Falsa immagine del Pentagono in fiamme scatena il panico. Cosa è successo

Un'immagine falsa generata presumibilmente dall'intelligenza artificiale è diventata virale online e ha causato un leggero calo a Wall Street.

Foto di Paolo Viganò

Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

Un’immagine falsa del Pentagono in fiamme, generata presumibilmente dall’intelligenza artificiale e diffusa da un account Twitter (verificato con spunta blu) che promuove la teoria cospirativa QAnon, è diventata virale online e ha causato un leggero calo a Wall Street per una decina di minuti, anche se non tutti gli analisti lo attribuiscono a questo episodio.

La smentita ufficiale

La Difesa Usa è stata costretta a smentire: “Possiamo confermare che si tratta di una notizia falsa e che il Pentagono non è stato attaccato oggi”, ha detto un portavoce. Anche i vigili del fuoco di Arlington, in Virginia, hanno reagito, assicurando sui social media che non si sono verificate esplosioni o incidenti al Pentagono o nelle vicinanze.

Le immagini da intelligenza artificiale

L’incidente segue altri episodi analoghi che hanno creato scalpore su Internet, come l’arresto dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’immagine di Papa Francesco in un piumino enorme. E rilancia i timori sull’utilizzo della tecnologia in questione, che preoccupa in vista delle prossime elezioni presidenziali americane.

Intelligenza artificiale, l’allarme di Bill Gates

Secondo Bill Gates, al di là dei timori sugli utilizzi propagandistici e sulla prevedibile emorragia di posti di lavoro, l’utilizzo sempre più massivo dell’intelligenza artificiale porterà ad un vero e proprio sconvolgimento anche rispetto a ciò che sono oggi aziende come Amazon o Google. Secondo il fondatore di Microsoft, l’impatto di un futuro assistente personale dotato di intelligenza artificiale sarà così profondo che la prima azienda a svilupparlo avrà un vantaggio sui concorrenti. “Sarà uno sconvolgimento epocale: chiunque realizzerà per primo un agente personale dotato di intelligenza artificiale farà sì chen essuno andrà più su un motore di ricerca, su un sito di produttività, su Amazon”.

Gates ha detto, durante un’evento a San Francisco sul tema dell’intelligenza artificiale, che c’è una probabilità del 50% che questo futuro vincitore dell’IA sarà una startup o un gigante della tecnologia. “Sono impressionato da un paio di startup, inclusa Inflection” ha aggiunto, riferendosi a Inflection.AI, co-fondata dall’ex dirigente di DeepMind Mustafa Suleyman.