Le Daygum di Chiara Ferragni ritirate dal mercato, l’azienda: “Era una Limited Edition”

Via le chewing gum Daygum by Chiara Ferragni da bar e supermercati. L'azienda spiega che era tutto previsto già da tempo

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Chiara Ferragni chiude un’altra collaborazione: le chewing gum Daygum brandizzate Ferragni sono state ritirate dai supermercati e dai bar. L’azienda produttrice, Perfetti Van Melle, ha però spiegato che il ritiro è da imputare ad accordi preesistenti: il prodotto sarebbe una Limited Edition.

Ritirate le chewing gum Daygum di Chiara Ferragni

La notizia è stata inizialmente resa nota dalla giornalista e polemista Selvaggia Lucarelli, la quale ha utilizzato le Instagram Stories per mostrare il contenuto di una comunicazione interna di un supermercato Carrefour. In essa, la Perfetti avrebbe richiesto di “procedere al ritiro di eventuali stock” delle gomme da masticare Daygum brandizzate Ferragni.

Il tempismo dell’evento potrebbe indurre a intravedere una correlazione fra il ritiro delle gomme da masticare dagli esercizi commerciali e i recenti guai dell’influencer. Chiara Ferragni è infatti oggetto di una triplice indagine giudiziaria per truffa (caso pandoro Balocco, caso uovo di Pasqua Dolci Preziosi e caso bambola Trudi). E diversi brand, fra i quali Coca Cola e Safilo, le hanno voltato le spalle.

Sui conflitti di attribuzione dei presunti casi di truffa deciderà la Cassazione: la procura di Fossano si dichiara competente per indagare sul caso del pandoro Balocco; per esso l’Antitrust ha già comminato una multa da 1,1 milioni a due aziende riconducibili all’influencer.
La procura di Milano vorrebbe accorpare i tre casi in un’unica indagine perché, a suo dire, emergerebbero tratti comuni.

La scelta di Perfetti Van Melle, però, non sembrerebbe correlata a tali eventi. La testata online Fanpage ha contattato l’azienda per avere un chiarimento. La risposta del brand: “Trattandosi di una Limited Edition era già previsto il ritiro graduale dell’invenduto dal mercato dal mese di novembre delle scorso anno, anche se questa comunicazione è effettivamente recente ma in altri punti si è già provveduto in passato”. L’azienda avrebbe semplicemente espresso il “bisogno di liberare spazio, come sempre accade” al fine di lanciare nuove linee di prodotti sul mercato.

Il ddl Beneficenza

Intanto il governo Meloni ha recentemente varato il cosiddetto ddl Beneficenza, un decalogo rivolto a influencer e aziende per disciplinare il rapporto fra marketing e donazioni.

Le sanzioni vanno da 5.000 a 50.000 euro. In caso di violazioni reiterate si applica uno stop alle attività che va da un mese a un anno. In caso di violazioni di minore gravità la sanzione è diminuita fino a due terzi.
I produttori devono riportare sulle confezioni tutte le informazioni necessarie, tra le quali l’importo destinato alla beneficenza se predeterminato.
Aziende e influencer devono comunicare all’Antitrust le tempistiche dell’attività promozionale e il versamento della parte di profitto destinata alla beneficenza.

Chiara Ferragni commenta il ddl Beneficenza

Chiara Ferragni ha accolto favorevolmente il testo di legge e ha commentato tramite una nota di stampa: “Sono lieta che il Governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo. Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali. Questo dl consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore, ma dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un’attività illecita”.