“Comuni Ricicloni”: le regioni messe meglio e quelle messe peggio in Italia

Il dossier di Legambiente fa il punto sull’impegno degli italiani e delle singole comunità nella raccolta differenziata e premia le realtà più virtuose

Foto di Federica Petrucci

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Si chiama “Comuni Ricicloni” il dossier di Legambiente che fa il punto sull’impegno degli italiani e dei singoli Comuni nella raccolta differenziata, premiando le realtà più virtuose.

Dal 2016 vengono premiati i comuni che contengono la produzione di rifiuti da avviare a smaltimento entro i 75 kg/ab/anno, i cosiddetti Comuni Rifiuti Free. Secondo la nuova edizione del report 2023 (dati del 2022) sono 629 (+39 rispetto alla scorsa edizione) i Comuni Rifiuti Free, cioè quelli in cui la produzione annuale pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 Kg. Il numero più alto finora raggiunto nell’ambito dell’iniziativa. Ma vediamo nel dettaglio il report che ci dice quali sono le regioni messe meglio e quali invece quelle messe peggio.

Rifiuti e raccolta differenziata: le regioni messe meglio in Italia

Secondo il report di Legambiente (qui la versione integrale), le regioni più virtuose restano quelle del Nord Italia con 423 (67,2%, +32 rispetto alla scorsa edizione). Non si arresta invece la crescita del Sud Italia, che conta 176 Comuni Rifiuti Free (il 28%, + 11 rispetto alla scorsa edizione). Fanalino di coda ancora per le regioni del Centro Italia, che registrano una lieve flessione: appena 30 Comuni (solo 4,8%, -2 rispetto allo scorso anno).

Tra le regioni che registrano una crescita maggiore:

  • la Sicilia che, rispetto alla scorsa edizione, ha più che raddoppiato il numero di Comuni Rifiuti Free (da 9 a 23);
  • la Sardegna che addirittura lo triplica (da 10 a 30 comuni) e che si aggiudica la prima posizione in ambito consortile con la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai nella speciale classifica “Cento di questi Consorzi” per la categoria al di sotto dei 100.000 abitanti;
  • il Piemonte che passa da 18 a 49 Comuni;
  • il Veneto che, dopo l’arresto dello scorso anno, aggiunge 18 Comuni arrivando così a 169 Comuni Rifiuti Free.

E a proposito di gestione dei rifiuti, qui il nostro articolo sulla normativa per la gestione dei rifiuti in Italia.

Le regioni meno “virtuose”

Stando a quanto riportato nell’analisi da cui ha preso spunto il premio “Comuni Ricicloni”, non tutte le regioni stanno facendo progressi in ambito di gestione rifiuti e raccolta differenziata, nonché riciclo in generale. Da quello che è emerso, nello specifico, sono peggiorate le performance in graduatoria di Abruzzo (-7 Comuni), Lombardia (-21 Comuni) e Campania (-20 Comuni). Rispetto a quest’ultima la diminuzione consistente è imputabile alla incompletezza di alcuni dati messi a disposizione da ARPA Campania, perciò utilizzabili solo in piccola parte.

Il punto della situazione in Italia

Gli esperti, oggi, sostengono che i dati dell’edizione 2023 di Comuni Ricicloni (relativi all’anno 2022), confermano “che la strada è quella giusta, anche se il traguardo è ancora distante”.

Con i Comuni Rifiuti Free a quota 629, ben 39 in più dell’anno passato, è stato per esempio superato il numero più alto mai raggiunto nell’ambito dell’iniziativa, pari a 623 comuni virtuosi, contati nell’edizione 2021. Superata la parentesi negativa dello scorso anno (590 Comuni Rifiuti Free), imputabile all’incremento dei quantitativi di rifiuto indifferenziato causati dalla pandemia, ad oggi la percentuale di cittadini che risiedono nei Comuni Rifiuti Free e che contribuiscono a contenere i quantitativi di rifiuti da avviare a smaltimento, rapportata al totale della popolazione italiana, è del 6%, con un aumento di 34.206 persone servite da sistemi di raccolta differenziata significativamente efficienti.

Va menzionato a tal proposito il caso della Sicilia che ha più che raddoppiato il numero di Comuni rifiuti free, ben 23 contro i 9 dello scorso anno, o della Sardegna che addirittura lo triplica (da 10 a 30). Anche il Piemonte ha aumentato la propria presenza nelle graduatorie, aggiungendo 31 comuni rifiuti free rispetto ai 18 della passata edizione. Poi c’è il Veneto, che lo scorso anno aveva subito una battuta d’arresto, ma che è riuscito a aumentare la propria schiera di virtuosi aggiungendo 18 comuni ai 151 dello scorso anno arrivando così a 169 comuni rifiuti free.

“Complessivamente il quadro che ci viene restituito dall’elaborazione dei dati pervenuti dai Comuni e dai Consorzi, è di relativa stabilità – si legge infatti nel report di Legambiente – e non mancano delle positive conferme provenienti dalle regioni storicamente meno blasonate all’interno del concorso”.