Lo spopolamento dei piccoli comuni è ormai da anni una delle maggiori piaghe dell’Italia, in particolar modo nel Meridione. A partire dagli anni Settanta oltre cento tra villaggi rurali e borghi hanno perso almeno il 60% degli abitanti e oggi i paesi fantasma hanno superato quota 5mila.
Per contrastare il problema della desertificazione territoriale molte amministrazioni comunali, spesso supportate dalla Regione di appartenenza, portano avanti una serie di iniziative per convincere i cittadini a investire e restare. Tra i borghi che stanno lottando contro lo spopolamento c’è anche Presicce Acquarica, nel Salento: nato nel 2019 dalla fusione dei comuni di Presicce e Acquarica del Capo, è uno dei più belli d’Italia.
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Presicce Acquarica: cosa sapere del borgo
Situato nella provincia di Lecce, il tesoro di Presicce Acquarica risiede nel suo centro storico. Inserito nel 2001 nella prestigiosa lista dei “Borghi più belli d’Italia”, il piccolo comune pugliese conta oggi circa 9mila cittadini, ma solo la metà di essi risiederebbe in centro. Le sue origini risalgono al Medioevo: è a partire da quell’epoca che si svilupparono i primi insediamenti nei pressi di una fortezza saracena costruita dai monaci.
Oggi Presicce Acquarica vanta una importante tradizione olivicola. Non a caso viene anche definita come la “Città dell’Olio”. Il borgo è particolarmente apprezzato anche per la sua vicinanza al mare: a circa un quarto d’ora si trovano infatti le bellissime spiagge di Santa Maria di Leuca.
L’iniziativa del comune: fino a 30mila euro per la residenza
Per favorire il ripopolamento dell’antico borgo (nell’ultimo anno si sono registrate 150 morti a fronte di 60 nascite), l’amministrazione comunale ha allestito un bando denominato “Benvenuti a Presicce Acquarica”, per cui si stanno ultimando gli ultimi dettagli. Si tratta di una iniziativa che offre a coloro che vogliono trasferirsi un importante sostegno economico.
Per ogni cittadino che decide di andare a vivere nel borgo è prevista la copertura del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di una casa (ed eventualmente dei lavori di ristrutturazione) fino a un massimo di 30mila euro. Il fondo totale messo a disposizione ammonta a circa 150mila euro e probabilmente sarà confermato anche per i prossimi anni.
C’è comunque un requisito da non trascurare. Come sottolineato ai giornali locali dal sindaco Paolo Rizzo, il contributo singolo massimo spetta comunque solo a chi sceglie di spostare la sua residenza per almeno dieci anni dall’avvenuto acquisto dell’abitazione.
Come in tanti altri piccoli comuni italiani, nel corso degli anni per attirare nuovi residenti a Presicce Acquarica erano già state previste agevolazioni fiscali per l’avvio di attività commerciali e bonus bebè per le famiglie con bambini.
Il costo delle case da ripopolare
Come riportato da “Dove”, l’iniziativa contro la desertificazione ha trovato spazio persino su “Cnn Travel”. Grazie alla notorietà raggiunta alcune agenzie immobiliari della zona avrebbero registrato un’improvviso aumento delle domande per l’acquisto di immobili nel territorio.
“Ci sono molte case vuote nel centro storico costruite prima del 1991 che vorremmo vedere di nuovo vive con nuovi residenti”, ha spiegato a “Cnn Travel” l’assessore comunale Alfredo Palese, evidenziando come sia un peccato assistere allo svuotamento di “quartieri pieni di storia, architettura meravigliosa e arte”. Il prezzo per queste proprietà storiche si aggirerebbe intorno ai 500 euro al metro quadro, per un totale in media di circa 25mila euro.