Guai per l’architetto italiano di Putin, sequestro da record

Cirillo, definito da Navalny "l'architetto di Putin" per il palazzo d'Inverno, ha subito un maxi sequestro dalla finanza: a quanto ammonta

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Pubblicato: 4 Agosto 2022 21:00

Guai con la Guardia di finanza in Italia per Lanfranco Cirillo, “l’architetto di Putin” che avrebbe costruito allo zar russo la villa sul Mar Nero. L’imprenditore 63enne, architetto per una vasta cerchia di oligarchi russi, è infatti stato accusato di reati tributari quali contrabbando e dichiarazione infedele, ma anche riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, con un sequestro da parte della finanza da record.

Guai per l’architetto di Putin

La Guardia di finanza di Brescia, infatti, si è mossa nei confronti di Lanfranco Cirillo sequestrandogli beni per un valore di 141 milioni di euro. L’imprenditore italiano, che ha numerose case in giro per l’Europa e per il mondo, è finito nei guai dopo una vasta indagine che lo ha messo con le spalle al muro.

Cirillo, secondo l’accusa, non avrebbe dichiarato i giusti redditi tra il 2013 e il 2019, situazione saltata all’occhio degli inquirenti quando hanno notato “notevoli manifestazioni di ricchezza del tutto sproporzionate rispetto ai redditi imponibili dichiarati” e sulle quali sono scattate le indagini. Il primo fascicolo d’inchiesta, infatti, è partito da un elicottero, immatricolato in Russia ma per il quale non sarebbero stati assolti gli adempimenti doganali. Da qui, la scoperta di una presunta fittizia residenza all’estero e decine di milioni di euro non dichiarati al fisco.

D’altronde, i flio-putiniani ci sono anche in Italia, storicamente legati soprattutto, politicamente, ai forzisti del fu Silvio Berlusconi, ai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e alla Lega di Matteo Salvini.

Secondo quanto riferito da La Repubblica, date le evidenze del quadro probatorio il gip ha quindi disposto il sequestro preventivo per sproporzione di tantissimi i beni. Da lussuose abitazioni, un elicottero, disponibilità bancarie, denaro contante, gioielli e molto altro, tra i sequestrati risulterebbero anche tantissime opere d’arte, come tele Picasso, Cezanne, Kandinsky, De Chirico e Fontana. Un patrimonio da oltre 141 milioni di euro, un vero e proprio sequestro record.

Chi è l’architetto di Putin

Imprenditore 63enne diventato architetto di fiducia degli oligarchi russi negli anni ’90, Cirillo ha costruito ville per oltre 40 degli uomini più ricchi e potenti del Paese. Tra i lavori effettuati, spicca quello del “palazzo d’Inverno” di Gelendzhik, sul Mar Nero, di proprietà di Vladimir Putin. I lavori sono andati avanti per sei anni, dal 2005 al 2011, con l’architetto italiano che ha messo la firma sull’opera commissionata al suo studio di Mosca Masterskaya.

Il dettaglio dell’attribuzione del “palazzo d’inverno” a Cirillo è stato diffuso da un’inchiesta condotta dall’oppositore Alexei Navalny, dalla quale arriva appunto l’etichetta di “architetto di Putin”. Da quelle carte era emerso che sarebbe stato ricompensato con una villa adiacente al palazzo, ma in più casi ha smentito tale “pagamento”. L’architetto, infatti, ha residenze in Italia, Costa Smeralda, New York, Dubai e Mosca.

Proprio nella capitale russa ha avviato l’impresa con lo studio Masterskaya da 2.000 dipendenti ha realizzato numerosi progetti, ma da diversi anni è tornato a vivere in Italia per motivi familiari. Da alcuni, secondo quanto si sa, vive a Roncadelle, vicino a Brescia, dove era rientrato per stare vicino alla figlia malata, poi morta nel 2019.