Alluvione, auto elettriche e ibride messe in quarantena

Nel comune di Ravenna messe in quarantena per 15 giorni le auto ibride ed elettriche sommerse dall'alluvione

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

A seguito delle alluvioni che hanno colpito la regione Romagna la scorsa settimana, il sindaco del Comune di Ravenna, Michele de Pascale, ha emesso il 5 maggio 2023 un’inusuale ordinanza che riguarda i veicoli ibridi ed elettrici. In particolare, se tali veicoli sono stati sott’acqua o risultano umidi, devono rimanere parcheggiati e fermi per un periodo di quindici giorni, come precauzione per evitare il rischio di incendi. Tale decisione è stata presa in seguito all’incendio di un’auto elettrica presso un concessionario della zona.

L’ordinanza di quarantena del Comune di Ravenna

“A scopo precauzionale, i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità. In particolare tali veicoli devono essere posti per 15 giorni in quarantena, devono cioè essere tenuti in spazi esterni, con una distanza tra un veicolo e l’altro, da edifici e da altri veicoli di almeno cinque metri. Tali misure sono state disposte su richiesta dei Vigili del fuoco” recita infatti la nota che annuncia l’ordinanza disposta a riguardo dal Sindaco Michele de Pascale.

La sicurezza delle auto elettriche

La decisione di mettere in quarantena i veicoli elettrici e ibridi dopo l’alluvione in Emilia-Romagna ha suscitato dibattiti riguardo alla sicurezza di tali mezzi di trasporto. È importante comprendere le ragioni dietro questa decisione. La principale motivazione dietro l’ordinanza del sindaco è stata la preoccupazione per il rischio di incendi. Durante l’alluvione, molti veicoli sono stati sommersi d’acqua o sono diventati umidi, e in situazioni simili può verificarsi un cortocircuito o un malfunzionamento nei sistemi elettrici dei veicoli. Ciò potrebbe potenzialmente scatenare un incendio, rappresentando una minaccia per la sicurezza pubblica e l’incolumità delle persone.

La decisione di mettere i veicoli elettrici e ibridi in quarantena per un periodo di quindici giorni è stata presa come misura precauzionale. Durante questo periodo, si prevede che l’acqua presente all’interno dei veicoli si asciughi completamente e si riduca così il rischio di cortocircuiti o malfunzionamenti. La quarantena è stata impostata per un periodo di tempo significativo al fine di garantire la massima sicurezza e ridurre al minimo i rischi di incendio. È importante sottolineare che l’incendio di un’auto elettrica in un concessionario locale ha contribuito a giustificare la decisione del sindaco. Anche se è probabile che l’incidente sia stato un caso isolato, le autorità locali hanno preferito adottare misure preventive per tutelare la popolazione e prevenire ulteriori incidenti simili.

Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente le circostanze specifiche e l’efficacia di tali misure. Le decisioni prese dalle autorità possono variare in base alle condizioni locali e alle valutazioni del rischio. È importante monitorare l’evoluzione delle tecnologie dei veicoli elettrici e ibridi, nonché sviluppare procedure di sicurezza adeguate per garantire il loro utilizzo sicuro anche in situazioni di emergenza come le alluvioni.

Macchina elettrica sommersa dall’acqua, le precauzioni

È importante sottolineare che la misura adottata è di natura precauzionale e non indica che i veicoli elettrici o ibridi siano meno sicuri rispetto ad altre forme di alimentazione. Il problema sorge quando un veicolo elettrico viene immerso nell’acqua e viene acceso prematuramente, senza essere completamente asciutto. In questa situazione, possono verificarsi potenziali rischi legati alla creazione di ponti elettrici, che consentono alla corrente di fluire in punti in cui non dovrebbe arrivare, o al cortocircuito della batteria e di altre componenti.

Pertanto, è fondamentale attendere che il veicolo sia completamente asciutto prima di tentare di accenderlo, al fine di evitare potenziali problemi di sicurezza. Questo è un punto importante da considerare per garantire un corretto funzionamento e una maggiore sicurezza dei veicoli elettrici e ibridi dopo essere stati esposti all’acqua.

È fondamentale comprendere che la sicurezza dei veicoli elettrici dipende anche dalla corretta manutenzione e dalla gestione appropriata in situazioni di emergenza come alluvioni o altre circostanze in cui possono essere esposti all’acqua. La formazione degli operatori e degli utenti riguardo alle precauzioni da adottare può contribuire a garantire un utilizzo sicuro e consapevole dei veicoli elettrici e ibridi.

Cosa fare se la macchina elettrica o ibrida si bagna all’interno

È vero che, in generale, è possibile asciugare e ripristinare correttamente un dispositivo elettronico, inclusi i veicoli elettrici e ibridi, dopo essere stati esposti all’acqua, seguendo un processo di spegnimento, smontaggio, asciugatura delle componenti e successivo riavvio. Tuttavia, nella situazione di un’ampia alluvione come quella che ha colpito Ravenna, il Comune ha optato per la quarantena dei veicoli elettrici e ibridi per motivi pratici e di efficienza.

La decisione di mettere in quarantena i veicoli è stata presa per consentire loro di asciugarsi completamente in modo più efficiente. Smontare pezzo per pezzo l’intero veicolo e asciugare manualmente ogni singola componente richiederebbe molto tempo, lavoro e risorse considerevoli. La quarantena, d’altra parte, offre un approccio più pratico ed efficiente per permettere ai veicoli di asciugarsi nel loro ambiente naturale. La quarantena dei veicoli consente all’acqua presente all’interno dei veicoli di evaporare naturalmente nel corso del tempo, riducendo così il rischio di cortocircuiti o malfunzionamenti elettrici che potrebbero verificarsi se il veicolo fosse riavviato immediatamente. Inoltre, la quarantena permette anche di valutare eventuali danni o problemi che potrebbero essersi verificati durante l’alluvione, consentendo di prendere le misure appropriate per la loro riparazione o manutenzione.

In sintesi, la scelta di mettere in quarantena i veicoli elettrici e ibridi sommersi dall’acqua dopo l’alluvione è stata adottata per garantire un processo di asciugatura efficiente e per valutare eventuali danni o problemi. Questa soluzione permette di gestire in modo più pratico una situazione di emergenza e di garantire la sicurezza dei veicoli e delle persone coinvolte.

Il caso di Fornace Zarattini: una macchina andata a fuoco

Un caso del genere è avvenuto nel paese di Fornace Zarattini, situato a pochi chilometri da Ravenna e uno dei luoghi più colpiti dall’alluvione, si è verificato un incendio all’interno del parcheggio di una concessionaria che coinvolgeva una Nissan Leaf. La vettura in questione era stata sommersa d’acqua per diversi giorni durante l’alluvione. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, i Vigili del Fuoco avevano richiesto una mappatura di tutte le auto elettriche presenti nelle concessionarie locali.

L’incendio della Nissan Leaf ha dimostrato che i veicoli elettrici possono essere soggetti a problemi di sicurezza dopo essere stati esposti all’acqua per un lungo periodo di tempo. Pertanto, l’attenzione delle autorità e dei Vigili del Fuoco verso le auto elettriche durante l’emergenza dell’alluvione è stata fondamentale per garantire la sicurezza pubblica e prevenire potenziali incidenti.