Come calcolare la tredicesima

Scopriamo come si calcola la tredicesima mensilità partendo da un elemento di base: lo stipendio.

La tredicesima mensilità corrisponde, mediamente, ad un dodicesimo della retribuzione lorda annuale, che deve essere calcolata sui mesi effettivi di lavoro svolto (per essere considerato un mese effettivo, il dipendente deve lavorare per almeno 15 giorni). Il datore di lavoro la deve versare entro il mese di dicembre.

Nel conteggio della tredicesima mensilità devono essere scomputati i contributi fiscali e previdenziali. Sugli importi erogati, non maturano le detrazioni Irpef per lavoro dipendente, né eventuali carichi di famiglia. Queste voci, in estrema sintesi, non concorrono a formare l’importo finale della mensilità.

Devono, invece, essere considerate altre voci che sono contenute all’interno della busta paga:

• indennità di contingenza;
• scatti di anzianità;
• EDR (Elemento Distinto della Retribuzione);
• trattamento di vacanza;
• terzi elementi;
• indennità di mansione;

Per il conteggio della tredicesima mensilità devono anche essere presi in considerazione i periodi coperti da contributi figurativi, come possono essere:

• ferie;
• malattia;
• infortunio;
• maternità:
• riposi per allattamento;
• congedo matrimoniale;
• cassa integrazione.

Dal conteggio vengono, invece, esclusi le ferie non godute e gli straordinari.

La formula standard per conteggiare la tredicesima mensilità è la seguente:

retribuzione lorda mensile X numero di mesi lavorati diviso 12

Dal risultato, che si è ottenuto, è necessario sottrarre le ritenute fiscali e quelle previdenziali. Quello che si otterrà è un importo leggermente inferiore rispetto allo stipendio pieno, che i lavoratori dipendenti hanno incassato nel corso dei dodici mesi dell’anno solare.