Inter e Roma giocano senza sponsor: caos sui mancati pagamenti

Nel fine settimana le due squadre hanno indossato le rispettive maglie senza il logo della società di criptovalute: perché è successo e cosa sta succedendo

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

L’ultima domenica di aprile ha visto l’attenzione di tutti gli appassionati di calcio concentrarsi su due palcoscenici in cui, nel giro di poco più di un paio d’ore, sono andati in scena altrettanti incontri assai decisivi per delineare i risultati finali della stagione in corso.

Mentre alle ore 12:30 l’arbitro Marco Guida decretava il calcio d’inizio tra Inter e Lazio nell’elegante atmosfera dello stadio San Siro (su cui grava ancora l’annosa questione del nuovo progetto), alle ore 15 la concentrazione di tutti si è trasferita al Diego Armando Maradona di Napoli, dove la squadra partenopea ospitava i vicini di casa della Salernitana.

Mentre il Napoli festeggia lo Scudetto, Inter e Roma sono alle prese con la grana dello sponsor

Da giorni si parlava del fatto che gli azzurri guidati da Luciano Spalletti sarebbero diventati i nuovi campioni d’Italia nel caso in cui fossero usciti vincitori dal loro match e, contemporaneamente, i biancocelesti di Maurizio Sarri non fossero riusciti a battere i nerazzurri di Simone Inzaghi. Così non è andata, ma il verdetto pare solo rimandato: già in questa settimana – con due turni di campionato in pochi giorni – il Napoli aggiungerà il terzo Scudetto della sua storia in bacheca

Se però c’è un elemento che è riuscito a distrarre i milioni di spettatori sintonizzati sugli schermi di DAZN (unica emittente con i diritti in esclusiva su tutte le partite di ogni giornata), quello è il mancato inserimento dello sponsor DigitalBits sulle maglie dell’Inter. Dopo che, da settembre ad oggi, la nota multinazionale attiva nel mondo del blockchain aveva sempre fatto la propria comparsa sul petto delle divise nerazzurre, durante la sfida di domenica la Beneamata è scesa in campo senza alcuna scritta nella parte centrale della casacca (cosa che a molti ha riportato alla mente le mute utilizzate dai calciatori fino agli anni Novanta).

A quanto ammontano i mancati pagamenti di DigitalBits nei confronti di Inter e Roma

La stessa cosa era già successa la sera precedente allo Stadio Olimpico, dove la Roma di José Mourinho (che ha pareggiato per 1 a 1 contro il Milan di Stefano Pioli) aveva fatto la stessa scelta, escludendo il marchio di DigitalBits dalle tenute dei propri giocatori in campo. Anche in questo caso, la questione aveva già fatto capolino sulle prime pagine dei quotidiani sportivi nei primi giorni dello scorso marzo, quando il presidente nerazzurro Stevan Zhang aveva illustrato in conferenza stampa i problemi con lo sponsor di cui ora si torna a parlare.

In sostanza è accaduto che la società di criptovalute non abbia rispettato né gli accordi stretti ad inizio anno con Suning (che si aspettava diversi pagamenti – per un totale di 25 milioni di euro – per inserire la scritta DigitalBits sulle maglie), né quelli stipulati con la società giallorossa di proprietà dei magnati americani Dan e Ryan Friedkin. In questo secondo caso le tempistiche pattuite erano diverse, con la Roma che avrebbe dovuto ricevere una prima tranche di denaro poche settimane fa. La transazione non è avvenuta e anche il rapporto con i vertici capitolini si è così interrotto.