Caso plusvalenze, la Juve torna a sperare grazie al Tar

Il Tar fa l'assist perfetto alla Juventus per il caso plusvalenze e ora il processo potrebbe portare alla revoca della penalizzazione per i bianconeri

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

La stagione della Juventus prosegue con la consapevolezza che i punti che la classifica del campionato di Serie A attesta ai bianconeri potrebbero essere molti di più, perché la penalizzazione inflitta nelle scorse settimane potrebbe essere revocata da un giorno all’altro. Lo spera il tecnico Massimiliano Allegri che di quel -15 non ne vuole sentire parlare, lo spera anche la dirigenza che con i legali si sta muovendo nel miglior modo per cercare di far luce sull’intricato caso plusvalenze che per la giustizia sportiva sembra essere giunto già a sentenza.

Ma i bianconeri hanno fatto ricorso e importanti novità arrivano dal Tar del Lazio che fornisce, in piena similitudine calcistica, l’assist perfetto alla Vecchia Signora per poter ribaltare il processo.

Caso plusvalenze, l’assist del Tar alla Juve

All’anti vigilia della sfida di Europa League contro il Friburgo, la Juventus ha appreso che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha emesso una sentenza nella quale ha concesso una settimana di tempo alla Covisoc, organo interno alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, per produrre una copia dei “chiarimenti interpretativi” sulla vicenda. I giudici amministrativi, comunicando la decisione in due sentenze depositate con omissis, hanno infatti aperto le porte alla difesa della Juventus per chiedere nuovamente la “carta segreta” che la Procura Federale ha più volte negato.

Secondo i legali della Vecchia Signora, infatti, potrebbe essere un documento capace di poter portare all’inammissibilità del processo davanti alla Corte d’appello federale. E quindi annullare la penalizzazione di 15 punti in classifica oltre che le squalifiche dei dirigenti.

La carta segreta è la cosiddetta “nota 10940” datata 14 aprile 2021 in cui la Covisoc chiede alla Procura Federale alcune interpretazioni legate al caso plusvalenze. Si tratta di un documento in cui l’organo di vigilanza segnala alla Procura alcune “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo“.

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Al centro c’è anche la risposta nella nota della Procura Federale, “che ha fornito indicazioni interpretative alla Covisoc ai fini dell’emanazione della nota, con la quale la Commissione ha proceduto a una segnalazione in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati”.

Con la sentenza del 7 marzo 2023 il Tar ha fatto sapere che va “ordinato alla Covisoc di ostendere al ricorrente copia della nota della Procura Federale, entro sette giorni dalla comunicazione, in via amministrativa, della presente sentenza ovvero dalla notifica, se antecedente”. La carta, infatti, era stata richiesta dalla difesa della Juve con un’istanza di accesso difensivo e di accesso civico generalizzato, ma la Procura Federale si era opposta.

Non solo plusvalenze, chiesta proroga sulla manovra stipendi

Ma non solo caso plusvalenze. Ventiquattro ore più tardi, l’8 marzo 2023, è arrivata la richiesta di proroga di 20 giorni per l’istruttoria sulla sospetta manovra che ha riguardato i pagamenti dei compensi dei giocatori bianconeri. A richiederla è stato il procuratore federale Giuseppe Chiné che ha chiesto il rinvio dopo aver ricevuto una corposa serie di nuovi atti dai pm di Torino che lavorano all’indagine “Prisma“, documenti importanti che richiedono tempi di studio più lunghi.

Quella di Chiné è la seconda richiesta di proroga dopo quella di 40 giorni già accolta lo scorso gennaio e andata in scadenza proprio il 7 marzo. Per il procuratore le nuove carte arrivate da Torino potrebbero essere un fondamentale crocevia dell’udienza preliminare per decidere sui rinvii a giudizio del club e di 12 suoi ex dirigenti il prossimo 27 marzo. Secondo quanto si apprende, in mano alla Procura ci sarebbero quindi documenti che riguardano una vasta area istruttoria da essere analizzata nel dettaglio: dalle side letter alle collaborazioni di mercato sospette della Juve con altri club.