Atalanta calciomercato 2025-2026: saldo negativo di 14 milioni di euro

Atalanta, il bilancio del calciomercato 2025/26: nuovi innesti in ogni reparto, cessioni pesanti e saldo leggermente negativo

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

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Dopo l’addio di Gasperini e la cessione economicamente storica di Mateo Retegui, l’Atalanta si presenta alla stagione 2025/26 con una rosa rinnovata e un saldo leggermente negativo sul fronte del calciomercato. La società bergamasca ha infatti investito in diversi innesti, ma allo stesso tempo ha salutato alcuni protagonisti importanti delle ultime stagioni, chiudendo con un passivo di circa 14 milioni di euro.

Gli acquisti dell’Atalanta: investiti oltre 121 milioni

La dirigenza nerazzurra ha deciso di rinforzare la squadra in più reparti, puntando su profili giovani e di prospettiva, senza rinunciare ad alcune operazioni di esperienza. Il colpo più costoso è stato l’ultimo. Per rinforzare l’attacco è stato scelto Nikola Krstović, arrivato dal Lecce per 25 milioni di euro. Una cifra importante per un giocatore che dovrà sostituire i gol di Retegui, ceduto in Arabia Saudita. Subito dietro c’è Odilon Kossounou, difensore centrale riscattato dal Bayer Leverkusen per 20 milioni di euro e chiamato a guidare il reparto arretrato. Per l’attacco è arrivato anche il ghanese Kamaldeen Sulemana dal Southampton per 17 milioni, cifra identica a quella spesa per Nicola Zalewski, esterno sinistro prelevato dall’Inter. L’Atalanta ha poi puntato forte sul giovane Honest Ahanor, classe 2007, arrivato dal Genoa per altri 17 milioni, confermando la volontà di investire anche sui talenti emergenti.

A centrocampo sono stati registrati gli obblighi di riscatto di Lazar Samardžić, trequartista costato in questa sessione 14,8 milioni, e Marco Brescianini con 10 milioni versati nelle casse del Frosinone. In porta, invece, spazio all’esperienza con l’acquisto di Marco Sportiello dal Milan per un milione simbolico. Complessivamente, il club bergamasco ha speso circa 121,8 milioni di euro per costruire una rosa competitiva e con più alternative rispetto alla scorsa stagione.

Le cessioni dell’Atalanta: incassati oltre 100 milioni

Sul fronte delle uscite, la cessione più significativa è stata quella di Mateo Retegui, passato all’Al-Qadsiah in Arabia Saudita per 68 milioni di euro. Una cifra record che ha garantito una plusvalenza importante anche se la perdita sul piano tecnico è rilevante. Altro addio pesante è quello di Matteo Ruggeri, terzino sinistro trasferitosi all’Atlético Madrid per 17 milioni. Nel computo del saldo vanno calcolati anche i riscatti di Roberto Piccoli, ceduto al Cagliari per 12 milioni, e Michel Adopo, anch’egli in Sardegna per 3,8 milioni. Niente da fare per El Bilal Touré girato in prestito per 3 milioni di euro con la possibilità di cessione definitiva in caso di determinate condizioni. Infine l’Atalanta ha salutato definitivamente il portiere Juan Musso, approdato anch’egli all’Atlético Madrid per 3 milioni di euro. In totale le cessioni hanno garantito circa 107 milioni di euro di entrate.

Operazioni Valore
Entrate (cessioni) 107,05 mln €
Uscite (acquisti) 121,80 mln €
Saldo -14,75 mln €

Le prospettive per la nuova stagione

Il saldo negativo è contenuto rispetto agli investimenti effettuati e testimonia la volontà della società di puntare su una squadra competitiva per affrontare al meglio campionato e coppe europee. Resta il nodo Lookman da risolvere e che potrebbe essere definito nelle ultime giornate di calciomercato. Il nigeriano è in rottura totale con la società bergamasca e ha chiesto la cessione senza però ricevere l’ok dalla dirigenza che non vuole perdere un altro attaccante dopo l’addio di Retegui. Da valutare quindi se l’Atalanta vorrà privarsi di Lookman e rinforzare la squadra in extremis per permettere a Ivan Juric di lavorare con serenità al suo primo anno sulla panchina degli orobici dopo le nove stagioni con Gasperini alla guida della squadra.