Allegri, Juventus valuta l’esonero per giusta causa: quanto pesa sulle casse del club

Massimiliano Allegri potrebbe essere esonerato dalla Juventus dopo il caos scoppiato al triplice fischio della finale di Coppa Italia vinta contro l'Atalanta

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Scoppia il caso in casa Juventus che potrebbe pensare all’esonero del tecnico Massimiliano Allegri dopo il post partita turbolento della finale di Coppa Italia. L’allenatore, infatti, si è reso protagonista di alcuni comportamenti che non sono passati inosservati agli occhi della dirigenza che starebbe valutando una possibile interruzione anticipata del rapporto. Matrimonio, quello tra la Juventus e Allegri, destinato comunque a concludersi al termine della stagione e che, dato il caos dopo la vittoria della Coppa Italia, potrebbe ora arrivare a conclusione per giusta causa.

Scossone Juventus, si valuta l’esonero di Allegri

La Coppa Italia porta tutt’altro che fortuna e vanto per i tecnici della Juventus. Dopo Andrea Pirlo, che aveva vinto la competizione nel 2021 da allenatore bianconero per poi essere sollevato dall’incarico al termine della stagione, lo stesso potrebbe capitare a Massimiliano Allegri. Un addio da vincente, già vissuto dall’allenatore livornese, che però nel 2024 potrebbe avere una motivazione diversa rispetto a quella ipotizzata a inizio stagione.

Se inizialmente l’addio alla panchina della Vecchia Signora era possibile per risultati mancati e scontri di vedute, poi il divorzio a fine stagione era stato dato per fatto con l’interessamento del club a Thiago Motta per risolvere il contratto con Allegri un anno in anticipo e per ripartire con un progetto che non avrebbe più visto il tecnico toscano in sella. Era dato quasi per sicuro fino al triplice fischio della finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta, salvo poi assistere all’impensabile.

Allegri, infatti, nell’immediato post gara è stato una furia con chiunque: dai dirigenti ai fotografi, passando anche per il direttore di Tuttosport che sarebbe stato aggredito dal tecnico dei bianconeri. Episodi che hanno procurato un danno d’immagine non da poco per il club che ora starebbe valutando l’esonero per giusta causa.

Perché esonero per giusta causa?

Secondo quanto riferito da Sky Sport, infatti, in casa Juventus sarebbero ore di profonda riflessione. Quanto successo a Roma, e nelle ore successive, non è piaciuto al club che potrebbe decidere per l’addio anticipato al tecnico.

Si parlerebbe di esonero per giusta causa dopo che Allegri avrebbe prima aggredito verbalmente il direttore Cristiano Giuntoli (cacciato, si fa per dire, durante i festeggiamenti in campo), poi anche il direttore di Tuttosport Guido Vaciago che sarebbe stato colpito dal tecnico dopo un violento scontro verbale.

Non bastasse, Allegri avrebbe anche danneggiato un set di LaPresse, dando un calcio alle luci di un set di fronte all’ingresso negli spogliatoi dell’Olimpico allestito dagli operatori per un fotoshooting per l’agenzia di stampa e per la Serie A. Insomma, un caos senza fine creato dal tecnico che ha attirato molte polemiche.

Quanto guadagna Allegri

Allegri potrebbe quindi rischiare il licenziamento da parte del club, con la Juventus che da settimane aveva intavolato le trattative per la risoluzione anticipata con tanto di buonuscita. Ma il tecnico, che ha un contratto fino al 2025, aveva rifiutato ogni ipotesi di accordo economico, pesando di fatto ancora per un altro anno sulle casse bianconere.

Max Allegri, infatti, al suo arrivo bis a Torino nel 2021 aveva firmato un quadriennale da sette milioni di euro netti a stagione, quasi 13 lordi. E considerando anche gli emolumenti al suo staff, a cominciare dal vice Landucci e a tutta la sfilza di collaboratori, il costo a bilancio di Allegri e Co. lievita a 20 milioni circa, rendendolo uno degli allenatori più pagati in Serie A.

Cifre che, seppur per un altro anno, non fanno di certo piacere alle casse della Juventus che deve pensare a come costruire una rosa vincente per la stagione 2024-2025, quella del ritorno in Champions League.

Ipotesi traghettatore

Di esoneri a stagione in corso, comunque, la storia della Juventus ne ha visti ben pochi. L’ultimo è quello di Ciro Ferrara nel 2010, con l’ex tecnico che venne sollevato dall’incarico 14 anni fa con Zaccheroni chiamato al suo posto. E se è vero che ormai la stagione volge al termine, in caso di esonero di Allegri servirà comunque un traghettatore.

Un allenatore, in poche parole, che possa guidare i bianconeri nelle ultime due gare della stagione che serviranno solamente per capire il piazzamento finale del campionato (terzo, quarto o quinto posto). Ecco allora che, in caso di addio anticipato ad Allegri, il nome in auge è quello di Paolo Montero, ex difensore dei bianconeri nonché attuale tecnico della Juventus Under 19 e, di fatto, già stipendiato dal club.

Allegri via, chi in panchina nel 2024-2025?

Ma Montero, come detto, nell’ipotesi di un esonero immediato di Allegri sarà da considerarsi solo un traghettatore. Niente in stile Daniele De Rossi con la Roma, va inteso, solo una figura che avrà il compito di portare a conclusione la stagione dei bianconeri per poi lasciare le redini all’allenatore del futuro. Un 2024-2025 che sembra ormai sempre più parlare italo-brasiliano.

Thiago Motta, infatti, è il nome che ormai da settimane è in cima alla lista del taccuino di Cristiano Giuntoli, col tecnico che sarebbe stato opzionato già da tempo. Artefice della favola Bologna, che si è qualificato alla prossima Champions League 61 anni dopo l’ultima partecipazione (quando era ancora la Coppa dei Campioni), l’ex 10 azzurro è il nome caldo per la panchina della Juventus, l’unica che lo porterebbe a lasciare l’Emilia-Romagna.

Sul piatto sarebbe stato messo un accordo biennale, con opzione sul terzo anno, a cifre ben più basse rispetto al contratto in essere con Allegri. In caso di matrimonio con la Juventus, infatti, Thiago Motta guadagnerebbe la metà del livornese, con un accordo al momento discusso sulla base di 3,5 milioni a stagione.

Ma per stringersi la mano e firmare nero su bianco l’accordo fino al 2026 con opzione sul 2027 mancano ancora alcuni step. In primis l’incontro di Thiago Motta col Bologna per comunicare le intenzioni per il futuro, appuntamento che potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Poi la Juventus limerà gli ultimi dettagli contrattuali e progettuali con il tecnico italo-brasiliano confermando, o eventualmente alzando in base alla richiesta, l’offerta per il biennale.

Ma tutto, inevitabilmente, dipenderà anche dal divorzio con Allegri che potrebbe portare con sé strascichi importanti a livello economico per il club che intanto è in cerca di un nuovo sponsor che possa sostituire Jeep, il cui accordo con la società bianconera si concluderà al termine della stagione.