L’Italia sta facendo i conti con gli effetti di un’inflazione in netto aumento. Pur considerando alcune frenate in tal senso, gli ambiti cruciali, come ad esempio la spesa, continuano a registrare prezzi in regolare aumento. Lo stesso dicasi per il carburante, che ormai da tempo ha un impatto sempre maggiore sull’economia interna delle famiglie italiane.
Con l’avvicinarsi di agosto, poi, tanti i biglietti aerei acquistati a prezzi maggiorati, per non parlare delle tariffe degli affitti in merito alle case vacanza. Tutto è più caro e negarlo è impossibile. Per questo motivo il governo Meloni ha deciso di intervenire. Le modalità sono ancora al vaglio ma a breve vedremo gli effetti benefici promessi. Per alcuni ambiti, però, potrebbe essere troppo tardi, come nel caso dei viaggi.
Prezzi alle stelle: l’intervento del governo
Il popolo si lamenta, ormai dall’inizio del 2023 con maggior forza, mese dopo mese, il governo risponde. Si pensa a un paniere di prodotti di largo consumo proposti con una tariffazione calmierata. Un modo per contrastare inflazione e speculazione, tenendo a bada il caro vita.
Se ne ha assolutamente bisogno, come ha evidenziato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che si è così espresso: “L’inflazione si sta riducendo ma va affrontata. Si deve accelerare la discesa per non far diventare tutto ciò strutturale”.
Ha avuto inizio un confronto, che vede coinvolto anche il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini. Si mira a raggiungere un’intesa con la grande distribuzione, ma non solo. L’obiettivo è quello di coinvolgere anche il sistema produttivo.
Come abbassare i prezzi
L’ultima settimana di luglio sarà cruciale per quanto riguarda i confronti con distributori e produttori. Ad oggi si è tentato di individuare una via comune e giusta con la filiera della pasta, insieme con il ministro Lollobrigida. Spazio poi alla GDO, ovvero la grande distribuzione organizzata, per passare in seguito alla realtà dei prodotti dell’infanzia. Come detto, attenzione rivolta ai beni primari, e quindi largo anche al settore biomedicale e alla farmaceutica, con l’ausilio del ministro della Salute, Schillaci.
Per quanto non rientri propriamente nei beni primari, il governo non può di certo ignorare la speculazione in atto sul fronte viaggi. Il mercato delle compagnie aeree vive di pratiche distorsive, evidenziate ormai da tempo, tanto dai consumatori quanto dalle associazioni di categoria e tutela. Da parte di Urso è stata organizzata una commissione di allerta rapida in merito all’aumento costante e ingiustificato dei voli, insieme con Benedetto Mineo, garante dei prezzi.
Viaggi e carburante
Assoutenti ha ben accolto l’iniziativa per puntare a far scendere i prezzi relativi ai prodotti di largo consumo. Si ricorda, infatti, come nell’ultimo anno si registri un aumento della spesa per singola famiglia di poco meno di mille euro. Parliamo nello specifico di +846 euro di media a famiglia.
Come detto, però, si parla anche di caro voli e carburante, non soltanto di spesa alimentare. Ogni ambito della vita prevede oggi un esborso sempre maggiore e, oggettivamente, eccessivo. Si attende un intervento normativo, forse un po’ in ritardo, vista la fine di luglio incombente, per il contrasto delle pratiche commerciali scorrette da parte delle compagnie.
Matteo Salvini è quasi pronto e, registrando una certa amarezza online tra i consumatori, farà la gioia di chi è solito acquistare biglietti lastminute o partire a settembre. Guardando sul lungo periodo, però, se la soluzione trovata avrà un netto impatto, si assisterà a una modifica del mercato evidente in vista della prossima grande finestra, quella delle vacanze natalizie.
E per i carburanti? In questo caso l’intervento è già in atto da un po’, per la soddisfazione di Urso. Ecco le parole del ministro: “Il prezzo industriale in Italia, al netto della fiscalità, è nettamente più basso rispetto a Germania, Francia e Spagna”. Che dire, gli effetti dei ribassi sono evidenti, per la gioia di lavoratori e viaggiatori. Si spera ora che il tutto duri il più a lungo possibile, al netto di alcuni aumenti purtroppo già strutturali.