L’inflazione si ripercuoterà in maniera drastica sui risparmi delle famiglie italiane. È questo l’allarmante quadro emerso dal rapporto Wealth Insights 2022 di Prometeia e Ipsos, i cui dati sono stati pubblicati in anteprima dal Corriere della Sera. L’analisi evidenzia come nel 2023 i piccoli e i grandi patrimoni dei cittadini della Penisola, ovvero i loro risparmi, subiranno una brusca frenata. Il caro vita sarà responsabile della perdita di 270 miliardi di euro entro la fine del prossimo anno. E a farne le spese saranno soprattutto i nuclei familiari meno abbienti.
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Quanto pesa l’inflazione sui risparmi degli italiani
Due i trend analizzati. Ovvero quella dei flussi di risparmio e i rendimenti di mercato. Prometeia ha aggiornato al ribasso le previsione fatte nel 2021. La perdita media, intesa come mancata ricchezza accumulata, per le famiglie che sono riuscite a mettere da parte almeno 25 mila euro, ammonterà al 2,8%. Per chi ha risparmi tra i 25 mila e i 50 mila euro la percentuale salirà al 6,6%, mentre si fermerà a solo l’1,8% per chi ha più di 100 mila euro in banca.
A pesare sui piccoli risparmiatori saranno i rincari sui beni primari, che si tradurranno in spese alte per le utenze di luce, gas, acqua e spazzatura e per i beni alimentari. L’inflazione dei nuclei con minori possibilità economiche è pari all’11,2%, di oltre 3 punti percentuali l’8% che rappresenta l’incremento annuo medio dei prezzi. Per i più ricchi l’inflazione stimata è solo del 7,1%. Per i più abbienti, infatti, le voci di spesa che riguardano il cibo e l’energia sono affiancate da altre che non hanno subito così violentemente il peso dei rincari.
Quanto pesa l’inflazione sugli investimenti degli italiani
Per quanto riguarda gli investimenti, invece, sono i più ricchi a rimetterci. Per i portafogli le perdite medie saranno del 4%, che saliranno al 4,8% per chi ha almeno 100 mila euro impegnati, si fermeranno al 2,5% sotto quella soglia. La spiegazione è semplice, e va trovata nel cattivo andamento del mercato, con le cattive performance di bonus e azioni e la maggior esposizione ad asset rischiosi, quelli andati peggio, per le famiglie con patrimoni finanziari più elevati. Questi rappresentano il 18% del portafoglio per i più ricchi, e solo l’11% per i meno ricchi.
In sostanza l’inflazione colpirà diversamente i flussi di risparmi e i mercati finanziari, colpendo sia gli italiani con patrimoni più alti che quelli con patrimoni più bassi. Le famiglie con risparmi tra i 25 mila e i 50 mila euro subiranno comunque una perdita totale pari al 9,2%, quelle con risparmi tra i 50 mila e i 100 mila euro al 6,1% e quelle sopra i 100 mila euro al 6,6% Le Borse non stanno vivendo un periodo roseo, ma tra un anno potrebbero riprendersi e riservare sorprese positive a chi ha investito i propri risparmi.
Le previsioni negative per ora non tengono conto di un segnale positivo. L’inflazione sta lentamente tornando a livelli nella norma in tutta Europa. Ma i suoi effetti staranno con noi ancora a lungo. Nel 2023 aumenterà il numero di italiani in povertà assoluta. E per molti è già diventato difficile arrivare a fine mese.