Carte di credito: quali smettono di funzionare e quando

Mastercard annuncia la rivoluzione delle carte di credito, che non avranno più la banda magnetica e sarà sostituita da nuove tecnologie più sicure

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Cambia la tecnologia e cambia anche uno strumento che usiamo quotidianamente. Mastercard, colosso dei pagamenti digitali, ha infatti annunciato che sparirà la banda magnetica, presente su tutte le carte di credito da circa 50 anni. La piccola striscia è stata rivoluzionaria. Ha infatti permesso maggiore sicurezza e l’autorizzazione in tempo reale delle transazioni, disincentivando l’uso del più scomodo contante in tutto il mondo.

Pensata inizialmente per identificare il personale della Cia, la banda magnetica è stata ben presto adottata dalle banche per associare le informazioni dei conti correnti alle carte di pagamento.

Addio alla banda magnetica sulle carte di credito dal 2024 al 2030

Ma, dicevamo, la tecnologia si è ormai evoluta verso nuove direzioni, e Mastercard ha messo una data di scadenza alla celeberrima striscia. Sparirà progressivamente dal 2024 fino al 2030, quando non sarà più presente sulle sue nuove card, ed è prevedibile che tutte le altre compagnie seguano l’esempio nei prossimi anni.

Il chip già presente sulle carte di credito e di debito è infatti dotato di microprocessori capaci di contenere più informazioni e allo stesso tempo rendere più sicuri i pagamenti. Quelli biometrici sono inoltre associati a dati univoci, come l’impronta digitale, ancora più a prova di furto.

La rivoluzione del contactless ha poi reso inutile e fastidioso “strisciare” la carta, con la banda magnetica ormai relegata a cimelio del passato e mera decorazione anacronistica sulle carte. Addirittura 1 cittadino americano su 9 dichiara che senza la striscia, considerata poco sicura, utilizzerebbe di più i pagamenti elettronici.

Carte di credito senza più striscia magnetica, funzioneranno solo i microchip

Oggi i chip Emv, introdotti intorno alla fine degli anni ‘90, sono utilizzati nell’86% delle transazioni a livello mondiale. Con la rivoluzione del settore da parte di Mastercard, è lecito pensare che spariranno totalmente i dispositivi che leggono anche le bande magnetiche.

Entro il 2033, secondo la roadmap, nessuna carta di credito della compagnia avrà la striscia, considerando che le ultime prodotte scadranno e saranno sostituite quell’anno dai nuovi modelli con chip biometrici.

Per adeguarsi, i concorrenti e i produttori di Pos hanno dunque 12 anni davanti, in cui è possibile però che a farla da padrone saranno i pagamenti digitali tramite smartphone, oggetto diventato ormai indispensabile nelle nostre vite grazie alla sua versatilità e facilità di utilizzo.

Come si devono muovere i diretti interessati

Generalmente i titolari delle carte di credito vengono avvisati in anticipo del della possibile disattivazione della carta di credito, che possono sostituire e quindi non rimanerne sprovvisti. Nel caso in cui questo non fosse avvenuto, è possibile rivolgersi alla filiale che ha rilasciato la carta e chiederne la sostituzione. Ovvia che per un certo periodo si potrebbe rimanere senza lo strumento di pagamento, anche se molti istituti sono in grado di garantire le emissioni in tempi molto brevi. Le nuove carte di credito rispettano i nuovi standard e quindi posso essere utilizzate senza alcun tipo di problema dai diretti interessati.