Il Decreto energia è pronto per approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri con le misure a sostegno del potere di acquisto delle famiglie italiane, in particolare sul costo di luce e gas e sul prezzo dei carburanti. La principale misura del provvedimento è rappresentata dal bonus benzina, con la novità, inserita nell’ultima bozza, del caricamento del contributo nella social card.
Il bonus benzina
Per questo, nell’ultima versione del testo è previsto lo stanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per la carta ‘Destinata a te’ per “sostenere il potere d’acquisto dei nuclei familiari meno abbienti, anche a seguito dell’incremento del costo del carburante”. Nonostante un iniziale dietrofront sul bonus benzina per la mancanza di risorse, il contributo di 80 euro per il pieno dovrebbe riguardare circa 1,3 milioni di famiglie con Isee inferiore a 15mila euro.
“Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione – si legge nella bozza – con decreto del Ministro delle Imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sono stabiliti: l’ammontare del beneficio aggiuntivo per singolo nucleo familiare; le modalità di raccordo con le previsioni del decreto di cui all’articolo 1, comma 451, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, al fine di preservare l’unicità del sistema di gestione e del titolo abilitante; le modalità e le condizioni di accreditamento delle imprese autorizzate alla vendita di carburanti che aderiscono a piani di contenimento dei costi del prezzo alla pompa”.
I bonus sociali per le bollette
Altrettanto centrale nei 12 articoli del provvedimento è il rifinanziamento degli aiuti ai redditi più bassi per le bollette anche per il IV trimestre del 2023, nel quale, Arera “provvede alla determinazione dei bonus sociali prendendo a riferimento la spesa attesa nel medesimo trimestre, in regime di tutela, per ciascuna tipologia di bonus sociale, nel medesimo trimestre, in base ai livelli di riduzione della spesa previsti per l’energia elettrica e e per il gas”.
Cancellati fino a fine anno, inoltre, anche gli oneri generali di sistema del gas. Al fine di contenere, per il quarto trimestre 2023, si legge ancora nella bozza del provvedimento, “gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, Arera provvede a mantenere azzerate, per il medesimo trimestre, le aliquote delle componenti tariffarie relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas”.
Tra le principali novità contenute nel provvedimento rientra anche una mini pace fiscale su scontrini e fatture irregolari, di cui abbiamo parlato qui: “Al fine di promuovere l’adempimento spontaneo e l’emersione di base imponibile – si legge nella bozza – i contribuenti che, dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023, hanno commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi, possono rimuovere le predette violazioni con il pagamento integrale, entro il 15 dicembre 2023, di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili in base al tipo di violazione commessa, con un minimo di 2.000 euro”.
Il testo spiega che la sanatoria è valida se il contribuente osserva le seguenti condizioni:
- regolarizzazione delle violazioni e versamento delle sanzioni dovute;
- versamento delle maggiori imposte, interessi e relative sanzioni;
- presentazione delle dichiarazioni integrative, nel caso in cui le violazioni abbiano comportato anche una infedeltà dichiarativa ovvero un omesso o carente versamento dell’imposta sul valore aggiunto calcolata in sede di liquidazione periodica.
Infine con il decreto viene prorogato fino al 31 dicembre 2023 del ‘bonus prima casa‘ per gli under 36 che accendono un mutuo per l’acquisto della loro prima abitazione.