Bonus 200 euro, salta il click day: la nuova data per gli autonomi

Bonus 200 euro alle partite Iva, domande al via dopo il 20 settembre. L'Adepp rassicura: nessun rischio per chi ha i requisiti, le risorse basteranno per tutti

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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Non ci sarà il rischio click day per le partite Iva che devono richiedere il bonus 200 euro. Lo fa sapere l’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, aggiungendo che lo stanziamento del Governo è capiente e le risorse sono sufficienti per tutti gli autonomi e professionisti che ne hanno diritto.

Bonus 200 euro autonomi, domande al via dopo il 20 settembre

Al termine del confronto tra gli enti previdenziali coinvolti nella gestione del bonus 200 euro per le partite Iva, l’Adepp ha fatto sapere che i lavori per permettere ad autonomi e professionisti di presentare domanda online, all’Inps o alla Cassa professionale di appartenenza, sono stati avviati e tutto dovrebbe essere pronto nelle prossime settimane. Secondo l’associazione l’avvio delle domande è previsto dopo il 20 settembre e si avrà tempo fino al 30 novembre 2022, data che coincide con il termine ultimo per presentare la dichiarazione dei redditi.

“Come termine per la presentazione della domanda si ritiene che l’avvio della presentazione delle domande agli iscritti potrà avvenire trascorsi due giorni (per esigenze tecniche) dalla pubblicazione del Decreto in G.U., ma comunque non prima del 20 Settembre p.v.”. Fa sapere l’associazione sul suo sito.

“È stata individuata quale data perentoria entro la quale effettuare la presentazione delle domande il 30 Novembre p.v., che è anche il termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione fiscale all’Agenzia delle Entrate. Ciò consentirà ai beneficiari di poter effettuare l’autodichiarazione sul possesso del requisito del reddito con maggiore consapevolezza.”

Bonus 200 euro autonomi, scongiurato il click day

L’Adepp rassicura poi che le risorse stanziate dal Governo sono sufficienti a garantire l’una tantum a tutti i potenziali aventi diritto, così da scongiurare l’effetto click day. Si tratta 600 milioni di euro che dovrebbero bastare per tutte le partite Iva che hanno le carte in regola per richiederlo.

“La valutazione delle richieste inviate in base all’ordine cronologico e prevista dal decreto attuativo non lascerà fuori nessuno e, quindi, non sarà necessario nessun click day.

E’ stato effettuato un approfondimento sullo stanziamento operato dal Governo (e integrato da ultimo con il DL 115/2022) che si rivela capiente rispetto alla platea dei beneficiari, così come confermato dalla Relazione tecnica sul DL 115. Pertanto non c’è il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al bonus. Pertanto ha poco senso parlare di click day, essendoci la possibilità di presentare la domanda entro il 30 novembre p.v.”.