90 anni fa “il martedì nero” del crollo di Wall Street: una depressione lunga 30 anni

Il 29 ottobre del 1929 il crollo della Borsa di Newy York che aprì la strada alla Grande Depressione

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 29 Ottobre 2019 10:32

Esattamente 90 anni fa, il 29 ottobre 1929, all’epoca un martedì come oggi, crollò la Borsa di Wall Street a New York. Un evento drammatico che aprì una gravissima crisi economico finanziaria conosciuta anche come Grande depressione.

La crisi colpì non solo gli Stati Uniti, ma si estese al resto del mondo e segnò gli anni Trenta del secolo scorso fino alle soglie della Seconda guerra mondiale. Il martedì nero di Wall Street, come venne chiamato, è un evento entrato nell’immaginario collettivo come simbolo di un tracollo fatale della speculazione senza regole del capitalismo.

90 anni fa “il martedì nero” del crollo di Wall Street

Gli anni precedenti al crollo del 29 ottobre 1929 erano stati all’insegna della crescita economica e nulla lasciava presagire un esito tanto drammatico. Eppure le avvisaglie, sottovalutate, si erano già manifestate con i primi segnali di recessione nell’economia reale, che furono tuttavia ignorati.

Lo stesso martedì nero non fu un evento improvviso. La crisi cominciò qualche giorno prima, il 24 ottobre, passato alla storia come giovedì nero. Fu dunque una settimana di scossoni in Borsa, fino al “Big Crash“, come è stato ribattezzato il tracollo di martedì 29 ottobre.

Giovedì 24 ottobre 1929 a Wall Street si registrò il primo pesante calo della Borsa, a sua volta anticipato dalle massicce vendite di titoli azionari nei giorni precedenti. Già lunedì 21 e martedì 23 ottobre, infatti, il mercato azionario era stato segnato da un repentino aumento delle vendite, che proseguì fino al primo grande crollo del 24 ottobre, che si verificò nonostante i tentativi di rassicurare gli investitori.

Quel giorno le contrattazioni iniziarono subito all’insegna del nervosismo, con vendite frenetiche di azioni che cominciarono a svalutarsi drammaticamente. Nessuno comprava per paura dei prezzi troppo bassi e nel corso della giornata più di 12 milioni di azioni vendute erano diventate praticamente carta straccia, con perdite ingenti per risparmiatori e investitori. Nonostante le rassicurazioni dei principali broker e delle grandi banche che i prezzi dei titoli sarebbero risaliti, la situazione era ormai fuori controllo.

Panico alla Borsa di New York

Le contrattazioni a Wall Street tornarono nella norma per pochi giorni, ma si trattò solo della calma prima della tempesta. Martedì 29 ottobre si scatenò un vero e proprio panico alla Borsa di New York, con una corsa forsennata alle vendite che portò alla cessione di ben 16,4 milioni di azioni. L’indice Dow Jones precipitò del 12% e il mercato perse 14 miliardi di dollari. I principali titoli azionari persero fino al 50% del loro valore.

Un dramma che scatenò reazioni di follia in tutta New York, con gente impazzita per strada e numerosi suicidi. Le conseguenze del tracollo di Wall Street ebbero ripercussioni in tutto il mondo, per quella che forse è stata la prima delle grandi crisi finanziare globali. Seguì un periodo di gravissima recessione economica, chiamato anche Grande depressione, e furono necessari anni prima che la situazione tornasse ai livelli precedenti al 1929.