Plastica nelle lasagne: i lotti ritirati dal commercio

Lasagne ritirate dal commercio, ancora richiami per i prodotti venduti nei supermercati. Dopo il caso Kinder, il ministero della Salute ha pubblicato altri avvisi

Lasagne ritirate dal commercio. Dopo il caso Kinder (qui i prodotti richiamati dai supermercati), il ministero della Salute ha pubblicato altri due avvisi che interessano due prodotti gastronomici, in cui è stata rilevata possibile presenza di plastica.

Possibile presenza di plastica nelle lasagne: l’avviso del ministero della Salute

A rendere noto il ritiro delle lasagne è stato, come anticipato sopra, il ministero della Salute, con un’ordinanza di richiamo pubblicata martedì 26 aprile sul proprio sito.

Le confezioni interessate sono delle lasagne al ragù, vendute dai supermercati, dei marchi:

  • Arte Gastronomica;
  • Bontal.

I prodotti in questione sono venduti dal produttore Piatti Freschi Italia Spa.

Lasagne ritirate dai supermercati: i lotti contaminati

Il primo richiamo ministeriale, con data 22/04/2022, riguarda il prodotto:

  • marchio “Arte Gastronomica”
  • denominazione di vendita “Lasagne al ragù”
  • nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato “Piatti Freschi Italia Spa Fratelli Bandiera, 12 20056 Trezzo sull’Adda”
  • lotto di produzione T902220510
  • marchio di identificazione dello stabilimento produttore IT 1784 L CE
  • nome del produttore “Piatti Freschi Spa”
  • sede dello stabilimento, Via Silvio Pellico, 8 20056 Trezzo sull’Adda (MI)
  • data di scadenza, 10-05-2022
  • peso 1KG
  • motivo del richiamo “Possibile presenza di frammenti plastici”

Ai clienti che hanno acquistato il prodotto prima del ritiro dai supermercati le autorità hanno ricordato di non procedere con il consumo o utilizzo ma di riportarlo al punto vendita per il rimborso.

Il secondo richiamo ministeriale, con data 22/04/2022, riguarda invece il prodotto:

  • marchio “Bontal”
  • denominazione di vendita “Lasagne al ragù”
  • nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato “Maxi di SRL, viale del Lavoro, 20 37050 Belfiore (VR)”
  • lotto di produzione T902220510
  • marchio di identificazione dello stabilimento produttore IT 1784 L CE
  • nome del produttore “Piatti Freschi Spa”
  • sede dello stabilimento, Via Silvio Pellico, 8 20056 Trezzo sull’Adda (MI)
  • data di scadenza, 10-05-2022
  • peso 1KG
  • motivo del richiamo “Possibile presenza di frammenti plastici”

Il prodotto è quindi lo stesso, a cambiare è l’etichetta con la quale viene venduto. Anche in questo caso, comunque, ai clienti che l’hanno acquistato prima del ritiro viene chiesto di riportare le lasagne dove le hanno acquistate, così da poter ricevere il rimborso, evitando ovviamente il consumo del lotto contaminato.

Sicurezza alimentare e prodotti ritirati dai supermercati

Periodicamente, e tutte le volte che è necessario, il ministero della Salute pubblica sul proprio sito gli avvisi relativi ai prodotti (alimentari e non solo) ritirati dal commercio per motivi di sicurezza.

Recentemente, per esempio, sono state richiamate delle uova di Pasqua vendute dagli esercenti anche nei giorni successivi alla festività (qui i lotti contaminati), e altra cioccolata del marchio Kinder Ferrero è stata segnalata in aggiunta al maxi ritiro per salmonella (qui le ultime segnalazioni).

La pubblicazione del richiamo nel portale internet del ministero è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’OSA, previa valutazione della ASl. Oltre ai richiami di prodotti alimentari, sono pubblicate online anche le revoche dei richiami successivi a risultati di analisi favorevoli, scadenza o per altri motivi.

In generale, però, anche i supermercati che risultano punti vendita dei prodotti segnalati sono tenuti ad avvisare i clienti. Pertanto, oltre alle comunicazioni ufficiali pubblicate online dalle autorità, gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di informare i la clientela sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato.

In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo e deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita.