Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha richiamato delle cozze ritenute pericolose. Si tratta di una confezione di 2kg “Mitiliolbia”.
I rischi legati al prodotto sono elevati, tanto che il ministero ha chiesto di non consumarle per colpa della presenza di un batterio che può causare conseguenze gravi alla salute: il batterio Escherichia coli.
Richiamo per cozze: presenza batterio
Con la nota del 19 dicembre il ministero della Salute (presente anche sull’app dedicata) ha deciso il richiamo di un prodotto pericoloso. Si tratta di una confezione di cozze.
Il sacchetto è del marchio “Mitili Olbia”. Il nome di denominazione di vendita è Mitili o cozze (mytilus galloprovincialis). Il produttore e il marchio di identificazione dello stabilimento è Mitili Olbia soc. Coop., via Estonia 18 – Olbia (SS), l’indirizzo dello stabilimento è: Loc. Sa Marinedda – 07026 a Olbia (SS).
Per identificare al meglio le confezioni sotto richiamo si può controllare il numero del lotto accusato:
- B5/16/12/24.
A far scattare l’allarme la presenza di Escherichia coli. Il richiamo, previsto dalla data 19 dicembre 2024 in merito al prodotto con data di scadenza non indicata, ha un’avvertenza. Nella nota si legge che il prodotto “non va consumato“. Il batterio infatti potrebbe causare una reazione grave.
Altri dettagli per riconoscere il prodotto
Per capire al meglio qual è la confezione incriminata da parte del ministero della Salute, sul quale pende il richiamo alimentare, ecco altri dettagli di riconoscimento:
- il sacchetto di cozze si chiama “Mitili o cozze”;
- sul sacchetto è presente il disegno di alcune cozze aperte e la bandiera della Sardegna;
- l’etichetta è gialla con ovale blu e celeste;
- la retina contiene 2kg di cozze.
Il motivo del richiamo, come descritto dalla nota del produttore è il seguente:
Contaminazione da Escherichia coli b-glucuronidasi positiva ai limiti normativi.
L’avvertenza descritta invece è: “Prodotto non idoneo al consumo”. Per i clienti che acquistato il prodotto, l’invito è a non consumarlo e di restituirlo presso il punto vendita.
I rischi per la salute legati al consumo di cibo contaminato da E. coli
Consumare alimenti contaminati da Escherichia coli (come il formaggio richiamato di recente) può avere conseguenze gravi per la salute, in particolare se si tratta di ceppi patogeni come l’E. coli O157. I sintomi più comuni includono:
- crampi addominali;
- diarrea acquosa;
- diarrea emorragica;
- nausea;
- febbre.
Questi disturbi gastrointestinali possono essere di breve durata, ma in determinate situazioni, soprattutto per i soggetti più vulnerabili, si trasformano in problemi gravi. Uno dei rischi principali è lo sviluppo della sindrome emolitico-uremica (SEU), una complicanza rara ma potenzialmente letale. I bambini sotto i 5 anni, gli anziani e le persone immunodepresse sono particolarmente esposti a questa condizione, che richiede spesso il ricovero ospedaliero e trattamenti come la dialisi.
Oltre agli effetti gastrointestinali e renali, il batterio può scatenare disidratazione severa, soprattutto in caso di diarrea intensa, e, nei casi più estremi, sepsi, un’infezione sistemica che può rivelarsi fatale se non trattata rapidamente. Altri tipi di infezioni, come quelle alle vie urinarie, sono meno comuni ma non impossibili, in particolare se l’E. coli si diffonde dall’intestino ad altre parti del corpo.