Pesce ritirato dal mercato per rischio di mercurio: i lotti interessati

Il ministero della Salute ha ritirato dal mercato un lotto di pesce spada che viene venduto sfuso per la rischiosa presenza di mercurio oltre le soglie limite.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 8 Luglio 2024 19:55

Il ministero della Salute ha provveduto a ritirare dal mercato un prodotto di pesce per la riscontrata presenza al suo interno di eccessivo mercurio che può portare a dei rischi per la salute umana. Nel documento pubblicato dal dicastero in data 3 luglio 2024 si legge che il richiamo interessa diversi tranci di pesce spada che vengono venduti nei supermercati italiani sfusi e surgelati in pezzi di forma irregolare. Propri quest’ultimo aspetto rende più difficile identificare i prodotti interessati dal richiamo che, tuttavia, possono essere riconosciuti mediante marchio e lotto.

Pesce ritirato dal mercato per il rischio mercurio

Così come riportato sul sito del ministero della Salute nell’apposita sezione dedicata ai richiami alimentari, il pesce ritirato dal mercato corrisponde a un prodotto venduto sfuso con il marchio DIMAR. Quanto al lotto, si tratta del numero 24132-585, con lotto interno 24025560. Il prodotto può anche riconosciuto attraverso il TMC, Termine minimo di conservazione, che in questo caso è fissato alla data del primo ottobre 2026. E ancora, il lotto di pesce ritirato dal mercato è stato prodotto a Pontevedra, in Spagna, dall’azienda Congelados Maravilla.

Pesce ritirato dal mercato, i rischi

Nella sezione del documento di ritiro dedicata alle motivazioni, il ministero della Salute segnala che nel prodotto in questione sono state rilevate delle quantità di mercurio che superano le soglie consentite dalla legge italiana. Il mercurio è un metallo pesante presente nel pesce spada, così come nel tonno e nella verdesca che, se ingerito dall’uomo in grandi quantità, può comportare dei rischi per la salute. Un’intossicazione acuta da mercurio può infatti portare a sintomi gastrointestinali e neurologici anche gravi. In caso di gravidanza, inoltre, può agire negativamente sul sistema nervoso del feto.

Cosa fare se è stato acquistato il pesce ritirato

Chi, in seguito a controllo, dovesse rendersi conto di aver acquistato i tranci di pesce spada ritirati dal mercato deve evitare di consumare il prodotto e recarsi nel punto vendita di acquisto (con regolare scontrino e fattura) per richiedere il rimborso delle somme spese o la sostituzione del prodotto ittico. Si ricorda, tuttavia, che è necessario che l’acquisto del pesce richiamato dal mercato sia avvenuto in una data precedente all’annuncio di ritiro.

Richiami alimentari, l’app per restare sempre aggiornati

I richiami alimentari sono ormai all’ordine del giorno, il che segnala che in Italia vi sia una grande attenzione verso la salute dei propri cittadini. Al fine di incentivare e ampliare la comunicazione sul ritiro di prodotti dal mercato potenzialmente nocivi per l’uomo, il ministero della Salute ha lanciato una nuova app che, in tempo reale, permette ai cittadini di avere conoscenza di tutti i cibi e le bevande oggetto di richiamo.

L’applicazione, che si chiama Richiami Prodotti Italia, può essere comodamente scaricata sul proprio device e, tramite notifiche, la stessa permette di aver sempre consapevolezza di eventuali problematiche riscontrate nei prodotti in vendita nei supermercati italiani. Tra le varie funzioni dell’app per i richiami alimentari c’è anche quella che prevede che i cittadini possano identificare in pochi semplici passaggi se un prodotto richiamato è presente all’interno della loro dispensa e se, in caso di richiamo, si abbia diritto o meno a ottenere un rimborso economico.