Chi vincerà le elezioni europee e con quanti seggi: cosa dicono i sondaggi

Poche certezze alle urne, se non l'ordine di arrivo dei partiti: ci sono formazioni che rischiano di rimanere fuori dall'Europa per la prossima Legislatura

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Via alle elezioni europee, per cui è possibile votare in Italia nelle date di sabato 8 e domenica 9 giugno. Una delle questioni chiave è la soglia di sbarramento, vale a dire la percentuale minima di voti che un partito deve ottenere per entrare nel Parlamento Europeo. Ma chi ha deciso questo numero? Quali partiti rischiano di non andare a Strasburgo? Quanti seggi corrispondono alle percentuali di voto rilevati dagli ultimi sondaggi politici.

Cos’è la soglia di sbarramento

Alle elezioni europee 2024 si vota sabato 8 e domenica 9 giugno. Le soglie di sbarramento sono meccanismi utilizzati nei sistemi elettorali proporzionali per impedire che partiti con un supporto limitato ottengano seggi parlamentari. Questo strumento è utilizzato per ridurre la frammentazione politica e favorire una maggiore governabilità.

Per le elezioni del 2024, le soglie di sbarramento variano notevolmente tra i vari stati membri dell’Unione Europea, che hanno scelto in autonomia quale percentuale applicare:

  • soglia del 5% in Croazia, Francia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria;
  • soglia del 4% in Italia, Austria e Svezia;
  • soglia del 3% in Grecia;
  • soglia dell’1,8% a Cipro.

Ben 13 dei 27 Paesi membri dell’Ue non applicano alcuna soglia di sbarramento per questa tornata elettorale. Alcuni scelgono di non adottare soglie di sbarramento per promuovere una maggiore rappresentanza politica e garantire che anche i partiti minori possano ottenere seggi al Parlamento Europeo.

Tale decisione può derivare da un impegno verso un sistema politico più inclusivo e diversificato, che riflette la pluralità delle opinioni presenti nella società. Favorisce inoltre il dialogo e la collaborazione tra un numero più ampio di partiti.

Quanti eurodeputati ci sono

Attualmente il Parlamento Europeo conta 705 seggi, ridotti rispetto ai 751 che erano presenti prima dell’uscita del Regno Unito dall’Ue il 31 gennaio 2020. Tuttavia, in vista delle elezioni, è stata approvata una decisione che porterà il numero a 720 seggi per la Legislatura 2024/2029.

La distribuzione dei seggi tra i Paesi membri dell’Ue segue il principio della proporzionalità degressiva sancito nel trattato sull’Unione Europea. Questo principio garantisce che i Paesi più piccoli abbiano un numero minimo di rappresentanti, mentre quelli più grandi abbiano un numero maggiore di seggi. Bisogna notare che nonostante questo ogni eurodeputato degli stati più grandi rappresenti un numero maggiore di cittadini.

In base a queste regole:

  • Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta hanno il numero di seggi inferiore, cioè 6;
  • la Germania ha il numero massimo di seggi, cioè 96.

Quanti seggi vanno all’Italia

Per quanto riguarda l’Italia, il numero dei seggi è rimasto invariato a 76 seggi. Questo numero la rende uno dei Paesi con il maggior numero di rappresentanti: siamo al terzo posto dopo la già citata Germania e la Francia, che invece conta 81 rappresentanti.

I seggi italiani al Parlamento Europeo sono attribuiti in maniera proporzionale ai voti conseguiti a livello nazionale attraverso il sistema dei quozienti interi e dei maggiori resti. I seggi ottenuti da ciascuna lista sono successivamente distribuiti alle circoscrizioni in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna di esse.

Una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascuna lista in ogni circoscrizione, vengono proclamati eletti i candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti di preferenza. Questo sistema garantisce una rappresentanza proporzionale dei voti espressi dagli elettori italiani.

Le percentuali per ogni partito

Il 30 maggio sono usciti gli ultimi sondaggi politici. Come riporta Ipsos, secondo le ultime stime di voto pubblicate sulle pagine del Corriere della Sera, ecco una fotografia delle intenzioni attuali degli italiani, che tuttavia non necessariamente rappresentano il possibile esito finale del voto:

  • Fratelli d’Italia: 26,5%, con un netto calo, di ben 2 punti rispetto ad aprile
  • Forza Italia con Noi Moderati: 9,2%, in crescita dello 0,6%, si conferma dunque il buon andamento
  • Pd: 22,5%, il risultato più alto dall’insediamento della segretaria Elly Schlein, in crescita di più di 1 punto nell’ultimo mese
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%, registra di nuovo un altro piccolo calo, di mezzo punto nell’ultimo mese, e ben di 2  punti nell’ultimo periodo
  • Alleanza Verdi Sinistra: 4,6%
  • Stati Uniti d’Europa: 4,1%.

Non passerebbe invece la soglia di sbarramento del 4% Carlo Calenda con Azione, oggi stimata al 3,6%.

Come sono andare le ultime elezioni europee

Alle scorse elezioni europee, quelle del 2019, le percentuali di voto e l’assegnazione dei seggi sono state le seguenti:

  • Lega Salvini Premier: 34,26% – 28 seggi;
  • Partito Democratico – Siamo Europei: 22,74% – 19 seggi;
  • Movimento 5 Stelle: 17,06% – 14 seggi;
  • Forza Italia: 8,78% – 6 seggi;
  • Fratelli d’Italia: 6,44% – 5 seggi;
  • Südtiroler Volkspartei: 0,53% – 1 seggio.

I 3 seggi ulteriori spettanti all’Italia sono stati divisi tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.