Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il rapporto con Silvio Berlusconi

Tra Carlo Nordio e Silvio Berlusconi c'era stima e amicizia, nata all'inizio del Governo Meloni. Cosa pensava Carlo Nordio del Cavaliere

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Quando il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha presentato la sua riforma della giustizia penale, davanti ai giornalisti ha detto che era un tributo a Silvio Berlusconi, morto tre giorni prima e grande amico del Guardasigilli.

“Se da un lato è un tributo per la sua battaglia per una giustizia più giusta dall’altro c’è il rammarico di impedirgli di assistere al primo passo verso una riforma radicale in senso garantista che lui auspicava”, affermò Nordio il giorno della presentazione della riforma. La riforma della giustizia è stata uno dei punti fondanti dell’impegno politico di Silvio Berlusconi e di Forza Italia e per Nordio fu quindi d’obbligo dedicarla a Berlusconi.

Ma non c’è solo questo a testimoniare un rapporto cordiale tra i due: poche ore dopo la sua nomina, Nordio andò a Villa Grande a incontrare il Cavaliere. Un incontro che Carlo Nordio definì cordiale, ma che fece molto discutere sia gli analisti politici che gli stessi neoparlamentari di centrodestra. Il fulcro di questo incontro fu sulla decisione sul prossimo ministro della Giustizia, ruolo che andò proprio a Nordio.

L’appoggio di Berlusconi alla riforma sulla giustizia

Silvio Berlusconi non è estraneo all’approccio del ministro della Giustizia Carlo Nordio, ed è evidente che lo sostiene con grande convinzione, difendendolo da accuse, criticando apertamente la “faziosità, falsità e incultura giuridica” di alcuni settori. In un’intervista al Corriere di oggi, Berlusconi ha inizialmente respinto un’interpretazione che considera infondata: “L’idea che essere garantisti significhi essere meno determinati nella lotta alla mafia è semplicemente assurda.” In questo modo, ha rivendicato le sue azioni passate, inclusi i numerosi arresti di membri della mafia, compresi molti latitanti pericolosi.

Questi sono i motivi che lo spingono a riaffermare il suo sostegno al ministro della Giustizia e a difenderlo dalle recenti critiche. Ha chiarito che la riforma non è diretta contro la magistratura ma, al contrario, è a favore dei magistrati seri e corretti, che rappresentano la grande maggioranza. Riguardo a eventuali disaccordi all’interno della maggioranza, Berlusconi ha affermato che non c’è alcuna questione politica e che il centrodestra è unito, come dimostrato di recente in Parlamento, soprattutto su questi temi.

Nordio: “Berlusconi perseguitato? Errori da entrambe le parti”

Un altro momento in cui Nordio ha espresso parole positive per Berlusconi è stato pochi giorni dopo la morte del leader di Forza Italia. Il ministro Carlo Nordio ritiene che il conflitto tra l’ex fondatore e leader di Forza Italia e la magistratura sia iniziato, principalmente a causa di questa situazione, che ha avuto ripercussioni politiche significative, portando all’allontanamento di Umberto Bossi dal governo e alla caduta del governo stesso: “Silvio Berlusconi perseguitato dai giudici? Mi limito a menzionare un evento che, secondo me, è stato particolarmente grave e che ha segnato l’inizio del conflitto tra Berlusconi e la magistratura. Questo evento è avvenuto nel 1994, quando Berlusconi presiedeva il G8 e gli fu notificato un invito a comparire da parte della Procura della Repubblica di Milano attraverso un articolo del Corriere della Sera, violando, a mio parere, tutte le norme etiche e legali.”

Tuttavia, quando un giornalista ha chiesto se Berlusconi fosse effettivamente una vittima dei giudici, Nordio ha dichiarato che “vi sono stati errori da entrambe le parti, sia dalla magistratura che da Berlusconi. Abbiamo anche criticato le scelte legislative di Berlusconi che hanno ritardato le vere riforme liberali che aveva in mente.”