Joe Biden e il suo sfidante repubblicano Donald Trump hanno spadroneggiato nelle primarie in tutto il paese durante il Super Tuesday, dove si è votato in 15 Stati e un territorio (le Samoa Americane). Una competizione senza vincitori né vinti, della quale già si conosce da tempo il risultato: Donald Trump e Joe Biden, praticamente privi di avversario, saranno i due candidati a contendersi la Casa Bianca il prossimo novembre.
Hanno infatti stravinto quasi dappertutto, con la sfidante repubblicana Nikki Haley, l’ultima grande rivale dell’ex presidente Trump, che ha vinto solo nel Vermont. L’unica sconfitta di Biden è avvenuta invece nel territorio delle Samoa Americane, perdendo contro l’imprenditore del Maryland Jason Palmer.
I risultati del Super Tuesday 2024
Solitamente, il Super Tuesday è uno dei momenti più seguiti in ambito politico, il giorno in cui va al voto il maggior numero di Stati americani. Ma mai come quest’anno era già tutto deciso prima ancora di cominciare: Joe Biden e Donald Trump hanno trionfato quasi dappertutto in queste primarie e ormai aspettano solo l’ufficialità per essere nominati rispettivamente candidati per i democratici e per i repubblicani.
Il presidente e il suo predecessore hanno ottenuto vittorie significative in Texas, Alabama, California, Colorado, Maine, Oklahoma, Virginia, Carolina del Nord, Tennessee, Arkansas, Minnesota e Massachusetts. Inoltre, Biden ha conquistato le primarie democratiche anche in Utah, Vermont e Iowa. Attualmente, tutti gli sguardi sono rivolti verso Nikki Haley, i cui risultati, seppur non disastrosi, l’hanno spinta al ritiro dalla competizione, ponendo fine a questa gara che, dati alla mano, non è mai davvero iniziata.
La miglior performance di Haley è stata nel Vermont, dove è riuscita a superare Trump di 4 punti percentuali, circa il 50% contro il 46. Tuttavia, l’ex presidente ha conquistato altri Stati che potenzialmente sarebbero stati favorevoli a Haley, come il Virginia (63,1% contro 34,8%) e il Maine (72,1% contro 26,2%), che contano su ampie fasce di elettori moderati, simili a quelli che l’hanno sostenuta nelle primarie precedenti.
Anche Joe Biden ha subito la sua prima sconfitta in queste primarie, perdendo nelle Samoa Americane contro Jason Palmer (51 a 40), un imprenditore amico di Bill Gates. Sebbene in gioco ci fossero solo sei delegati, questa perdita ha interrotto il suo costante trend positivo, anche se non mina il suo cammino complessivo.
Alla fine di questa intensa giornata elettorale, il magnate ha trionfato in dodici Stati: Virginia, Alabama, Arkansas, Carolina del Nord, Colorado, Massachusetts, Minnesota, Tennessee, Maine, Oklahoma, Arkansas, e Texas. È ancora in corso lo spoglio nello Utah, ma con Trump che registra oltre il 66%, anche se solo meno dell’1% dei voti è stato scrutinato, mentre si attende ancora la chiusura dei seggi in Alaska, dove l’ex presidente è il favorito.
Le dichiarazioni
Strada spianata quindi per Donald Trump, che sarà a tutti gli effetti il candidato repubblicano per le elezioni che si terranno a novembre. Anche e soprattutto dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato all’unanimità la decisione dello Stato del Colorado di escludere Trump dalle elezioni.
Il tycoon ha salutato i risultati del Super Tuesday parlando di “una serata formidabile” e “una giornata incredibile”. “Il partito repubblicano sarà presto riunito, è un partito straordinario” ha detto Donald Trump in un discorso ai suoi sostenitori a Mar-a-Lago. “Il nostro Paese è diviso oggi, Biden è il peggior presidente della storia”, ha sottolineato il tycoon. “Il 5 novembre – ha aggiunto – sarà ricordato come il giorno più importante nella storia del nostro Paese”.
La sfidante di Trump Nikki Haley ha risposto indirettamente all’appello all’unità del partito repubblicano sostenendo che “l’unità non si raggiunge dicendo semplicemente ‘siamo uniti”. In un comunicato della campagna dopo i risultati del Super Tuesday, l’ex ambasciatrice all’Onu sottolinea che “resta un ampio gruppo di elettori repubblicani profondamente preoccupati da Trump, questa non è l’unità di cui il nostro partito ha bisogno per avere successo. Affrontare queste preoccupazioni renderà il partito e l’America migliori”.
In una dichiarazione, Biden ha nuovamente definito Trump una “minaccia per la democrazia americana”. “I risultati di stasera – ha detto – lasciano al popolo americano una scelta chiara: continueremo ad andare avanti o permetteremo a Donald Trump di trascinarci indietro nel caos, nella divisione e nell’oscurità che hanno caratterizzato il suo mandato?”.