Armi mai viste prima: la nuova super minaccia di Putin

Il sodalizio fra Russia e Corea del Nord spaventa il mondo e in particolare l'Asia. L'accordo coinvolge però anche la guerra d'Ucraina e, dunque, noi europei. Ecco come

Pubblicato: 13 Settembre 2023 18:37

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

“Uniti contro l’imperialismo”. A questo grido hanno condotto e scatenato guerra diverse nazioni nel corso degli ultimi due secoli, anche quelle che l’imperialismo ce l’hanno nel Dna. E nel 2023 le cose non sono cambiate, perché a emanare questo potente ruggito di propaganda sono gli ultimi Paesi che sembrano “in diritto” di farlo: Russia e Corea del Nord. La prima è infatti responsabile di un’invasione e di una guerra in tutto e per tutto imperialistiche, in quanto volute da un impero (in termini prettamente geopolitici), la seconda la guerra sulla carta non l’ha mai fatta a nessuno, ma rappresenta una temibile minaccia nucleare.

I leader dei due Stati, Vladimir Putin e Kim Jong-un, si sono incontrati nell’Estremo Oriente russo per rilanciare la loro partnership (con tanto di piano nucleare, come abbiamo spiegato qui). Poco prima del bilaterale, però, il presidente russo ha parlato all’annuale Forum economico orientale di Vladivostok, tuonando con una nuova minaccia: l’annuncio di armi basate su “nuovi principi della fisica”. Di cosa si tratta? Dobbiamo preoccuparci? Cosa c’entra la Corea del Nord?

Intanto le banche cinesi “mangiano” la Russia: la mossa che cambia tutto.

Quali sono le nuove armi annunciate da Putin

Alla nuove armi la Russia ci sta già lavorando da un po’. “Se guardiamo alla sfera della sicurezza, i nuovi principi fisici delle armi garantiranno la sicurezza di qualsiasi Paese in una prospettiva storica prossima. Lo comprendiamo molto bene e ci stiamo lavorando”, ha dichiarato il numero uno del Cremlino. I principi della fisica cui fa riferimento non sono però “nuovi”. Nuove potrebbero invece essere le combinazioni e le implementazioni su tecnologie esistenti per realizzare armamenti inediti: si parla di laser, ultrasuoni e armi a radiofrequenza.

Impegnato nello stringere relazioni internazionali, tra rilancio del gruppo BRICS (qui trovate una scheda su cosa vuol dire per noi) e volontà di aumentare il proprio peso in Asia, Putin ha messo sul piatto dell’offerta, oltre agli abbondanti grano e idrocarburi, anche “armi all’avanguardia”. E tante: “Un’ampia scelta, praticamente di tutti i tipi. Inclusi sistemi di controllo e ricognizione di ultima generazione, armi ad alta precisione e robotica“. Con nuovissimi droni in prima linea. E con lo spettro delle testate atomiche e della tecnologia nucleare ad aleggiare sull’intero arsenale russo del prossimo (?) futuro.

Cosa c’entra la Corea del Nord e cosa rischiamo

L’annuncio di Putin non è arrivato casualmente a poche ore dall’incontro con Kim Jong-un. Innanzitutto perché la Corea del Nord è partner militare della Russia, come denunciato dagli Stati Uniti. Come ha confermato Jo Chun Ryong, capo del Dipartimento munizioni nordcoreano, tra i dossier discussi dai due leader figura anche la cessione di Pyongyang a Mosca di grandi quantità proiettili d’artiglieria, lanciarazzi anticarro e missili a corto raggio. La Russia restituirebbe il “favore” fornendo al Paese confinante tecnologia e competenza per lo sviluppo di un satellite-spia, oltre ad aver fornito il sottomarino nucleare tattico (di costruzione sovietica) che il regime di Kim ha inaugurato pochi giorni prima e a garantire la capacità di conversione e di gestione di altre unità della flotta nordcoreana.

Con ogni probabilità, la Corea del Nord vuole comprendere dai partner russi anche come “miniaturizzare le testate nucleari” e dunque di poter disporre di “testate nucleari multiple”. Il quadro di un’escalation atomico sembra servito su un piatto d’argento e aumenta i rischi sulle tensioni fra blocco occidentale e blocco russo-asiatico. Con la potente Cina (inevitabile sodale della Russia, come dimostra il patto Xi-Putin) in mezzo, geograficamente ed economicamente.