Guerra in Ucraina: attacco russo su Kramatorsk, ucciso un consulente Reuters

Un missile russo ha colpito un hotel a Kramatorsk, uccidendo Ryan Evans, consulente Reuters, e ferendo due giornalisti. Distrutti anche edifici vicini

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 26 Agosto 2024 07:54

La guerra in Ucraina non dà tregua. Nella serata di sabato, un missile russo ha colpito un hotel nella città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, causando la morte di un consulente di sicurezza britannico che collaborava con il team di giornalisti di Reuters.

L’hotel Sapphire, ridotto a un cumulo di macerie, è stato l’epicentro di un attacco violento che ha lasciato due membri del team feriti, ora ricoverati. Il missile, un Iskander-M, ha spazzato via anche un edificio residenziale adiacente, gettando l’intera area nel caos. Ore di lavoro sono state necessarie per rimuovere i detriti e soccorrere i sopravvissuti, mentre l’angoscia cresce tra chi ha visto trasformarsi il proprio luogo di lavoro in un inferno di distruzione.

La guerra ora si combatte su due fronti: da una parte c’è l’incursione ucraina nella regione russa del Kursk, dall’altra parte la Russia continua l’avanzata nelle regioni ucraine ormai martoriate da una guerra che sta durando da troppo tempo. E la guerra si combatte a suon di droni.

Ryan Evans, consulente di sicurezza Reuters, ucciso a Kramatorsk

Ryan Evans, un ex militare britannico e consulente di sicurezza per l’agenzia di stampa Reuters, ha perso la vita durante un raid russo su Kramatorsk. L’hotel in cui si trovava, situato nella regione di Donetsk è stato colpito, provocando anche il ferimento di altri due giornalisti della stessa agenzia.

Evans aveva 38 anni, aveva iniziato a collaborare con Reuters nel 2022, fornendo supporto sulla sicurezza ai reporter in contesti critici come l’Ucraina, Israele e le Olimpiadi di Parigi. Al momento dell’attacco, faceva parte di un gruppo di sei persone che alloggiavano nell’hotel Sapphire, bersagliato da un missile Iskander, presumibilmente lanciato dalle forze aerospaziali russe.

Zelensky: avanzata in Kursk, la guerra si spinge oltre confine

Spostandoci sul fronte russo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto l’operazione nel Kursk definendola un successo delle forze ucraine nella regione russa di Kursk. Due villaggi sono tornati sotto controllo ucraino. Il Cremlino, incredibilmente colto ancora una volta alla sprovvista da questa mossa, dovrà ora fronteggiare l’inasprimento delle operazioni ucraine in territori sempre più vicini al cuore della Russia.

Droni ucraini e ritorsioni russe: escalation nei cieli

Le notti di guerra diventano sempre più drammatiche anche per la Russia, che si trova a respingere attacchi incessanti con droni. Nella regione di Saratov, le difese aeree russe sono riuscite ad abbattere venti droni ucraini, nove dei quali nel solo territorio di Saratov. Ma le conseguenze sono state pesanti: una donna è rimasta gravemente ferita, mentre le sue abitazioni sono state danneggiate dai detriti. Il governatore locale ha confermato che i soccorsi sono ancora al lavoro per garantire la sicurezza delle aree colpite.

Sull’altro fronte, nella regione di Kiev, le sirene antiaeree hanno risuonato ancora una volta nella notte, segnando un altro attacco con droni. Le forze ucraine, però, sono riuscite a intercettare e distruggere dieci velivoli senza pilota russi prima che potessero colpire la capitale. Serhiy Popko, a capo dell’amministrazione militare di Kiev, ha affermato che le difese sono sempre pronte a respingere gli attacchi, anche se la tensione rimane palpabile tra la popolazione della capitale.

La nuova arma di Mosca: dispositivi anti-droni per le truppe

Mentre la guerra si fa sempre più tecnologica, la Russia non resta a guardare. Il Cremlino ha svelato un nuovo sistema anti-drone, il “Chistulya-P“, che sta già venendo testato dalle forze speciali russe sul campo. Questo dispositivo portatile, in grado di bloccare i segnali di controllo dei droni nemici, mira a ridurre l’efficacia degli attacchi ucraini. Mosca spera così di proteggere le proprie truppe dai sempre più frequenti raid aerei senza pilota, che hanno messo in seria difficoltà l’esercito russo nelle ultime settimane.