Non solo elezioni Europee: all’Election Day dell’8 e 9 giugno gli italiani sono stati chiamati alle urne anche per le Regionali in Piemonte e le Amministrative: si è votato in 3.716 Comuni, 29 dei quali capoluogo, per eleggere sindaco e consiglio comunale. Le sfide elettorali di maggior peso politico sono state quelle a Firenze, Bari, Cagliari e Bergamo. Caltanissetta, Firenze, Bari, Perugia e Potenza andranno al ballottaggio. Cagliari, Bergamo e Modena vanno al centrosinistra mentre Campobasso e Pescara vanno al centrodestra. I seggi sono rimasti aperti fino alle 23:00 di domenica 9 giugno e lo spoglio è iniziato alle 14:00 di lunedì 10.
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I candidati alla presidenza in Piemonte
Già dagli exit poll immediatamente successivi alla chiusura delle urne è apparso evidente il vantaggio del presidente uscente Alberto Cirio (centrodestra) sulla sfidante Gianna Pentenero (centrosinitra). Minimo il risultato della candidata pentastellata Sarah Disabato.
Questa la situazione:
- Alberto Cirio (cdx) – 56,13%;
- Gianna Pentenero (csx) – 33,54%;
- Sarah Disabato (M5S) – 7,68%;
- Francesca Frediani (lista civica) – 1,5%;
- Alberto Costanzo – 1,15%.
La vittoria va dunque a Cirio. Si tratta della prima volta in 25 anni che in Piemonte un presidente della Regione si appresti a essere rieletto per un secondo mandato.
I complimenti di Gianna Pentenero
Nel pomeriggio del 10 giugno la candidata dem Pentenereo ha chiamato Cirio per complimentarsi: “Ho telefonato in questo momento al presidente Albero Cirio riconoscendone la vittoria e facendogli gli auguri di buon lavoro. Confidando di lavorare tutti insieme, ovviamente ognuno nel rispetto del proprio ruolo nell’interesse dei cittadini”.
La prima dichiarazione di Alberto Cirio
“Confermare un governo uscente non è mai scontato. Basta pensare a chi mi ha preceduto, tutte persone di valore come Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino, che furono eletti al primo mandato ma poi non vennero riconfermati”. Queste le prime parole di Alberto Cirio, rieletto alla presidenza del Piemonte. “Credo mi abbia premiato il fatto di essere una persona fra la gente, di ascoltare tutti, e di cercare sempre di trovare il punto di equilibrio fra diversi soggetti. Sono molto soddisfatto di questo risultato e lo sono soprattutto perché è una conferma”, ha aggiunto.
I candidati in Piemonte
I candidati alla carica di governatore in Piemonte erano cinque. Se a destra si era trovato l’accordo sulla riconferma del candidato uscente, il quadro a sinistra era più frammentato. I nomi:
Alberto Cirio, esponente di Forza Italia, sostenuto dall’intero centrodestra unito, che comprende anche Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati.
Il Partito Democratico ha scelto Gianna Pentenero, ex assessora comunale a Torino, supportata anche da Alleanza Verdi e Sinistra e dagli Stati Uniti d’Europa.
I Cinque Stelle hanno deciso di correre da soli, presentando come candidata Sarah Disabato, capogruppo in Regione.
Nei giorni scorsi un candidato dei Cinque Stelle, Marco Allegretti, aveva ritirato la sua candidatura come consigliere regionale in Piemonte, dopo essere risultato indagato per sottrazione fraudolenta delle imposte.
Tra gli altri candidati c’era l’avvocato Alberto Costanzo, sostenuto dalla lista Libertà di Cateno De Luca, che nel 2019, quando si candidò a sindaco di Casale Monferrato, era appoggiato da CasaPound.
C’era poi Francesca Frediani, ex esponente dei Cinque Stelle e attivista del movimento No Tav, che si è candidata con la lista Piemonte Popolare.
Affluenza in Piemonte
Sabato, quando si è votato dalle 15:00 alle 23:00, l’affluenza era del 17,54%. Domenica, alle 12:00, l’affluenza era salita al 29,24%. Alle 19:00, con i dati di tutte le 4.795 sezioni, era al 47,55%. L’affluenza finale si è attestata al 55,3%, in netto calo rispetto alle precedenti elezioni del 2019, quando aveva votato il 63,34% (-8%).
Le nuove regole in Piemonte
Questa tornata di elezioni in Italia è stata la prima con le nuove regole, in vigore dalla scorsa estate. Il candidato presidente viene eletto direttamente, senza la possibilità di un eventuale ballottaggio. I premi di maggioranza per i consiglieri delle liste che sostengono il presidente eletto variano in base ai voti ottenuti. Se il presidente eletto ottiene meno del 45% dei voti, i seggi saranno 28. Se ottiene tra il 45% e il 60%, i seggi saranno 30. Se supera il 60%, la maggioranza ottiene 32 seggi. Le opposizioni avranno comunque garantiti almeno 18 seggi in Consiglio regionale.
Cambia anche il sistema elettorale: 40 seggi sono attribuiti con sistema proporzionale tramite liste circoscrizionali concorrenti, mentre 10 seggi sono assegnati con sistema maggioritario sulla base di liste regionali abbinate al candidato presidente.
Ecco la ripartizione dei seggi:
- Alessandria: 4
- Asti: 2
- Biella: 2
- Cuneo: 5
- Novara: 3
- Torino: 21
- Verbano-Cusio-Ossola: 1
- Vercelli: 2
Per il centrodestra la vittoria alle Regionali in Piemonte si somma alla gioia per i risultati ottenuti alle Europee, con la coalizione di maggioranza che ha rafforzato la propria posizione rispetto alle Politiche del 2022. Le Europee 2024 hanno visto l’elezione a Strasburgo di una serie di nomi noti, fra i quali Giuseppe Antoci, Cecilia Strada, Ignazio Marino, Antonio Decaro, Roberto Vannacci e Ilaria Salis.
I risultati delle Comunali 2024
Di seguito la situazione nei principali capoluoghi al voto per le Amministrative 2024.
I Comuni che hanno eletto un nuovo sindaco
a Bergamo Elena Carnevali (centrosinistra) è la nuova sindaca con il 54,95% delle preferenze. Gli sfidanti Andrea Pezzotta (centrodestra) e Vittorio Apicella (M5S) si fermano rispettivamente al 42,24% e al 2,80%;
a Modena vince Massimo Mezzetti (centrosinistra e M5S) con il 63,81%. Luca Negrini (centrodestra) va al 28,39% e il civico Marco Meschiari al 3,15%;
a Cagliari la vittoria è di Massimo Zedda (centrosinistra e M5S) che ottiene il 60,29% delle preferenze. Alessandra Zedda (centrodestra) si ferma al 34,22% e Giuseppe Farris con la sua lista civica va al 3,6%;
a Pescara è rieletto al primo turno il sindaco uscente Carlo Masci (centrodestra) con il 50,95% delle preferenze. Il candidato del centrosinistra, Carlo Costantini, ottiene il 34,24%. Il civico Domenico Pettinari è al 13,08%;
a Campobasso vince il centrodestra con Aldo De Benedettis che ottiene il 52,28%. La candidata del centrosinistra Marialuisa Forte ottiene il 32,07% e Pino Ruta (lista civica) si ferma al 15,65%.
Comuni che andranno al ballottaggio
a Firenze si va al ballottaggio fra Sara Funaro (centrosinistra) con il 43,17% ed Eike Schmidt (centrodestra) al 33,86%. Stefania Saccardi si ferma al 7,29%;
a Bari si va al ballottaggio fra Vito Leccese (Pd, Verdi) al 48,02% e Fabio Romito (centrodestra) al 29,12%. Michele Laforgia (M5S e Sinistra italiana) si ferma al 21,75%;
sfida al femminile a Perugia: vanno al ballottaggio Vittoria Ferdinandi (centrosinistra) al 49,01% e Margherita Scoccia del centrodestra al 48,29%. Massimo Monni (lista civica) si ferma all’1,4%;
a Potenza il ballottaggio si farà fra Francesco Fanelli (centrodestra) che ottiene il 40,6% e Vincenzo Telesca (Pd) che ottiene il 32,44%. Pierluigi Smaldone si ferma al 17,63%;
Caltanissetta va al ballottaggio fra Walter Tesauro (centrodestra) che ottiene il 34,42% e Annalisa Petitto (lista civica) che ottiene il 30,82%. Il sindaco uscente Roberto Gambino (M5S) si ferma al 27,86%.
Il primo sindaco eletto alle Amministrative 2024
A Ottati, piccolo comune del Salernitano, il primo sindaco nominato nelle Amministrative 2024 già nel primo pomeriggio del 10 giugno. L’affluenza alle urne, alle 23:00 di sabato 9 giugno, si è attestata al 41,55%. L’unico candidato sindaco e primo cittadino uscente, Elio Guadagno, ha riconquistato la fascia tricolore con 393 voti.