Stop alla carne sintetica: la multa è da capogiro

Il Senato boccia la carne artificiale stampata in 3D: previste multe a partire da 10mila euro. Ma se l'Europa dovesse dare l'ok cambierebbe tutto

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Mentre gli Usa e Singapore hanno approvato produzione, commercio e consumo della carne sintetica e mentre l’Unione europea sta ancora valutando, arriva la stretta italiana: prevista una multa mostre per gli imprenditori e una serie di altre sanzioni durissime.

Carne sintetica: il Senato dice no

Il disegno di legge che vieta la carne coltivata, sia per l’alimentazione umana che per la produzione di mangimi animali, è passato al Senato: 93 i sì, 28 i no e 33 gli astenuti.

Con l’obiettivo di “tutelare il patrimonio zootecnico nazionale, riconoscendo il suo valore culturale, socio-economico e ambientale, assicurando al contempo un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei cittadini-consumatori” ma senza che ciò “vieti la ricerca in alcun modo”, il ministro dell’Agricoltura in quota Fdi Francesco Lollobrigida ha annunciato le sanzioni per gli operatori che dovessero produrre o commercializzare carne sintetica a fini alimentari.

Traduzione: la ricerca è consentita, mentre realizzare la carne artificiale al fine di farla finire nel piatto dei consumatori no.

Le sanzioni sono durissime:

  • prevista, naturalmente, la confisca della mercanzia;
  • prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che parte da un minimo di 10mila euro e che va ad un massimo di 60mila euro; in caso il fatturato annuo dell’azienda ecceda i 60mila euro allora la multa prevista è pari al 10% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio; in caso il fatturato sia superiore ai 60mila euro allora la sanzione massima non può comunque superare l’importo di 150mila euro;
  • stabilita la chiusura dello stabilimento di produzione da 1 a 3 anni;
  • gli imprenditori sanzionati, per un periodo pari agli anni di chiusura dell’azienda, non potranno accedere ad alcuna forma di bonus, contributi, finanziamenti o agevolazioni pubbliche, sia che provengano da enti nazionali che dall’Unione europea.

Carne sintetica: sintesi del voto in Senato

L’ipotesi di introdurre il cibo sintetico divide il mondo politico: ha votato contro in blocco la maggioranza, sia al fine di tutelare la filiera della carne made in Italy sia per un principio di precauzione legato alla tutela della salute pubblica; Italia Viva ha votato come il centrodestra; i senatori di Azione si sono astenuti: sono contro il consumo alimentare dei cibi sintetici, ma sono a favore della ricerca; hanno votato no il Movimento 5 Stelle, Avs e le Autonomie; il Partito democratico si è astenuto: per il Pd il cibo rappresenta sì “storia, cultura, tradizione dei nostri territori” tuttavia non lo si deve contrapporre a “un’idea di futuro, di modernità dell’agricoltura”.

Il no del Senato è il primo passo concreto per bandire la carne sintetica dalle tavole degli italiani, dopo la presentazione del disegno di legge lo scorso marzo.

Esulta Coldiretti, da sempre critica contro l’introduzione in Italia della carne artificiale ottenuta da cellule coltivate. Da mesi Coldiretti si è spesa contro l’ipotesi di liberalizzare in Italia la carne coltivata. Il voto al Senato, si legge sul sito dell’associazione, rappresenta una “risposta alla grande mobilitazione della Coldiretti che ha portato alla raccolta di oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento, con oltre 2mila comuni che hanno deliberato a favore spesso all’unanimità”.

In futuro se l’Europa dovesse approvare la carne sintetica, i prodotti potrebbero essere commercializzati anche sul suolo italiano anche se la produzione in loco continuerebbe ad essere proibita. In pratica gli italiani potrebbero comprare la carne coltivata altrove, ma non quella coltivata su suolo italiano.

Carne artificiale: aziende USA in prima linea

Intanto la ricerca va avanti: due società Usa hanno ricevuto l’ok per produrre e mettere in commercio la carne di pollo sintetica. Anche il colosso del food KFC ha annunciato che comincerà a stampare carne in 3D.