Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara l'8 maggio 1952. Dopo essersi laureato in Filosofia con il massimo dei voti, si è specializzato in Storia dell'arte. Durante la sua lunga carriera è stato critico d'arte, storico dell’arte, saggista, politico, personaggio televisivo e opinionista. Parallelamente si è dedicato alla politica. Dal 2 novembre 2022 al 10 febbraio 2024 ha ricoperto l'incarico di sottosegretario alla Cultura (carica che aveva già avuto tra il 2001 e il giugno 2002) nel governo Meloni. Non si è mai sposato, ha tre figli.
Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi è un critico d'arte e politico italiano.
BIOGRAFIA
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara l'8 maggio 1952. Figlio di due farmacisti, Giuseppe Sgarbi e Rina Cavallini, si è diplomato nella sua città natale e poi ha studiato Filosofia all'università di Bologna laureandosi nel 1974 con 110 e lode. Nello stesso ateneo si è perfezionato in Storia dell'arte.
Nel 1977 è assunto, come storico dell'arte, dalla Soprintendenza ai beni storici e artistici in Veneto. Lavoro che ha lasciato nel 2019 perché andato in pensione. Ha anche insegnato per tre anni come docente a contratto all'università di Udine.
CARRIERA
Nel corso della sua carriera si è sempre occupato di arte commentando alcune fra le opere più importanti dei pittori e scrivendo numerosi saggi e libri specializzati, fra i quali:
- Carpaccio
- I capolavori della pittura antica
- La stanza dipinta
- Davanti all'immagine
- Onorevoli fantasmi
- Lezioni private
- Lezioni private 2
- Ragione e passione. Contro l'indifferenza
- Clausura a Milano, Da Suor Letizia a Salemi
La sua carriera si è sviluppata con il lavoro come critico d’arte, ma anche da storico dell’arte, saggista, politico, personaggio televisivo, opinionista e collezionista.
Sono diverse le sue collaborazioni giornalistiche, fra le quali quelle con:
- Il Giornale
- L’Espresso
- Panorama
- Io Donna de Il Corriere della Sera
- net
- Oggi
Nel 2010 è stato nominato soprintendente del Polo museale di Venezia. Nel 2011 ha curato il padiglione Italia della 54esima Esposizione internazionale d'arte alla Biennale di Venezia, dal titolo L'Arte non è cosa nostra, allargando la mostra in 27 capoluoghi italiani in onore del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia.
Nel 2017 ha fondato il movimento politico Rinascimento con lo scopo di affrontare la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell'Italia.
VITA PRIVATA
Non si è mai sposato, ma avuto numerose relazioni. Le più durature con l’attrice Patrizia Brenner, scomparsa a causa di una leucemia, poi con Sabrina Colle, sua attuale compagna.
Ha avuto tre figli da tre donne diverse: Alba, Evalina e Carlo. Quest'ultimo, nato nel 1988 dalla relazione con la Brenner, è stato riconosciuto dal critico d'arte dopo una lunga battaglia legale.
Sgarbi è un collezionista di opere d’arte e libri antichi. La collezione, allestita inizialmente dai suoi genitori, è stata da lui progressivamente ingrandita con la collaborazione di sua sorella Elisabetta. Le opere sono state vincolate per un futuro museo attraverso la fondazione Cavallini-Sgarbi.
Sgarbi ha subito diverse condanne penali e civili, principalmente pene pecuniarie per i reati di diffamazione e ingiuria. Ha subito anche una condanna a sei mesi e dieci giorni di reclusione con la condizionale.
INCARICHI
Sono numerosi gli incarichi ricoperti in ambito politico. Sgarbi è stato parlamentare europeo fra il 1999 e il 2001. Successivamente è stato:
- Deputato nel corso di cinque legislature
- Presidente della settima commissione Cultura della Camera
- Sindaco di San Severino Marche (Macerata)
- Sindaco di Salemi (Trapani)
- Assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana
- Sindaco di Sutri (Viterbo)
- Sindaco di Arpino (Frosinone)
- Sottosegretario alla Cultura
Da Maggio 2006 a maggio 2008 ha ricoperto inoltre la carica di assessore alla Cultura del Comune di Milano ed è stato componente della commissione consultiva del prefetto per la cattedrale di Noto.