Guido Carli

Guido Carli è un economista, ex ministro del Tesoro.

Guido Carli
Fonte: IPA

Dopo un'esperienza al Fondo monetario internazionale, Guido Carli nel 1953 diventa presidente del Medio credito centrale. Diventa poi ministro del Commercio con l'estero nel governo Zoli. È stato governatore della Banca d'Italia, presidente di Confindustria, ministro del Commercio con l'estero e ministro del Tesoro.

Nome completo: Guido Carli
Nascita: 28 marzo 1914
Luogo di nascita: Brescia
Morte: 23 aprile 1993
Luogo di morte: Spoleto
Professioni: economista, dirigente, politico, ministro del Tesoro

BIOGRAFIA

Guido Carli nasce a Brescia il 28 marzo 1914. Suo padre, Filippo, è sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista e per oltre vent’anni segretario della Camera di commercio di Brescia. Successivamente docente di Economia politica della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Pisa. Sua madre è Egina Chiaretti.

Il clima familiare è quello tipico dell’alta borghesia professionale italiana, caratterizzato da un’educazione volta a tramandare uno spiccato senso del dovere individuale e sociale, della parsimonia nei costumi di vita e dell’amore per l’erudizione e la cultura.

Dal punto di vista intellettuale è invece determinante l’ambiente con cui entra in contatto all'università di Padova, dove si laurea in Giurisprudenza.

La carriera  di Guido Carli inizia nel 1937 come funzionario dell'Iri, l'Istituto per la ricostruzione industriale.

Carli non è stato un militante antifascista, ma ha espresso pubblicamente in più occasioni la sua avversione alla politica economica del fascismo.

All’università ha come maestro Marco Fanno, economista di scuola neoclassica conosciuto anche all’estero, che lo indirizza verso le teorie del liberismo e col quale si laurea nell’anno accademico 1935-36 discutendo una tesi centrata sul periodo 1925-31 durante il quale era maturata la crisi del sistema aureo fino al crollo della sterlina.

Muore a Spoleto il 23 aprile 1993.

CARRIERA

La sua attività professionale si colloca tra diritto ed economia, con una specializzazione sui temi istituzionali della stabilità monetaria e della libera circolazione dei beni e dei capitali. È uno dei protagonisti della trasformazione istituzionale dell’Italia da società chiusa con economia protetta in società aperta a economia di mercato.

Dopo un'esperienza al Fondo monetario internazionale, dove è direttore esecutivo nel board (consiglio dei direttori), nel 1953 diventa presidente del Medio credito centrale. Mantiene l'incarico fino al 1956.

L'anno successivo, per volere dell'allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, diventa ministro del Commercio con l'estero nel governo Zoli. Termina il mandato il 2 luglio 1958.

Prosegue poi la sua carriera nella Banca d'Italia, diventandone direttore generale nel 1959 e poi governatore l'anno successivo. Rassegna le dimissioni nel 1975. L'anno successivo viene eletto presidente di Confindustria. Dal primo novembre 1978 è anche presidente dell'università Luiss di Roma, che successivamente ha preso il suo nome.

VITA PRIVATA

Non si conoscono molti dettagli sulla vita privata di Guido Carli. È stato sposato, ma il nome di sua moglie non è noto.

Le sue prime esperienze lavorative risalgono alla metà degli anni Trenta. Grazie alle referenze di un sacerdote originario della Val Trompia, amico dei Montini, la famiglia del futuro Papa Paolo VI alla quale i Carli erano legati da antica amicizia, fu presentato a Sergio Paronetto, capo della segreteria tecnica di Donato Menichella, direttore generale dell’Istituto per la ricostruzione industriale.

Secondo alcune fonti giornalistiche, sarebbe stato affiliato alla loggia coperta Giustizia e Libertà della Massoneria. L'informazione non è però mai stata provata con certezza.

In suo onore è stato istituito nel 2009 il Premio Guido Carli, promosso dalla Fondazione omonima di cui è presidente la nipote Romana Liuzzo.

INCARICHI

Sono numerosi e molto prestigiosi gli incarichi ricoperti da Guido Carli durante la sua lunga vita professionale. Sia nel mondo accademico sia in quello politico.

Oltre a essere stato governatore della Banca d'Italia è infatti stato:

  • ministro del Tesoro fra il 1989 e il 1992
  • presidente di Confindustria fra il 1960 e il 1975
  • ministro del Commercio con l'estero fra il 1957 e il 1958
  • senatore della Repubblica italiana fra il 1983 e il 1992

È inoltre autore di numerose pubblicazioni, fra le quali:

  • La disciplina dei prezzi
  • Le conseguenze economiche dell'evoluzione della tecnica
  • Economia e tecnica
  • La riforma industriale in Italia
  • Verso il multilateralismo degli scambi e la convertibilità delle monete
  • Evoluzione della legislazione italiana sul controllo degli scambi e dei cambi
  • L'economia italiana e la collaborazione economica internazionale
  • Intervista sul capitalismo italiano

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