Bonus 200 euro allargato: vale anche per gli invalidi?

Chi può beneficiare davvero del bonus una tantum che sarà erogato a luglio per fare fronte ai rincari? Ecco le informazioni sui pensionati

Il decreto legge contenente le “misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, meglio conosciuto come dl Aiuti, prevede l’erogazione di un bonus di 200 euro una tantum per varie categorie di cittadini. In tutto saranno oltre 30 milioni gli italiani beneficiari di questa misura, pensata come aiuto per contrare i rincari registrati in diversi settori.

La misura è interamente coperta dalla tassa sugli extra profitti delle aziende energetiche, che il governo Draghi ha aumentato dal 10% al 25%, che garantirà un gettito di circa 6,5 miliardi di euro

Interesserà i lavoratori dipendenti, quelli autonomi, i disoccupati, i percettori del reddito di cittadinanza, i collaboratori domestici e anche i pensionati. Inizialmente l’indirizzo del Governo sembrava quello di indirizzare i fondi solo verso i pensionati previdenziali, mentre dalla pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale sono emerse informazioni relative anche a chi riceve, ad esempio, trattamenti di invalidità.

Indennità di 200 euro per i pensionati: chi ne ha diritto

Possono ottenere il bonus di 200 euro (erogato una tantum, dunque una sola volta) i residenti in Italia titolari di uno o più trattamenti pensionistici con decorrenza entro il 30 giugno 2022. Di seguito le tipologie di pensione che sono interessate dalla misura, come scritto nel decreto legge Aiuti pubblicato il 17 maggio 2022 sulla Gazzetta Ufficiale.

  • Pensione previdenziale.
  • Pensione o assegno sociale.
  • Pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordi.
  • Trattamento di accompagnamento alla pensione.

I requisiti per ottenere il bonus una tantum da 200 euro

I cittadini che hanno diritto ai 200 euro devono avere reddito personale assoggettabile a Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 35 mila euro.

Sono esclusi dal computo i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata. Il bonus non costituisce reddito. Non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile.

Quando arriva e come il bonus una tantum da 200 euro

L’Inps corrisponde d’ufficio, dunque senza che sia richiesta esplicitamente dal cittadino, insieme alla mensilità di luglio 2022, l’indennità una tantum pari a 200 euro. Che sarà inserita in automatico sul cedolino della pensione. (I lavoratori lo riceveranno invece automaticamente nella busta paga di giugno o di luglio).

Possono ottenere l’aumento previsto solo per il mese di luglio anche i pensionati titolari di trattamenti non gestiti dall’Inps. In questi casi il casellario centrale dei pensionati individua l’ente previdenziale incaricato all’erogazione dell’indennità, che provvede a elargire la somma negli stessi modi e nelle stesse tempistiche dell’Inps.

Il mese di luglio sarà particolarmente ricco per tutti i pensionati, considerando che oltre al bonus da 200 euro ci saranno altri aumenti, come spiegato qua. Se non fate parte della categoria dei pensionati, potete leggere qua tutti i requisiti per avere l’indennità una tantum e le modalità per richiederla. Infatti è corrisposta in automatico solo per alcune fasce della popolazione.

Ci sono anche buone notizie per i lavoratori autonomi, inizialmente esclusi dal provvedimento. Aumentano infatti i fondi a favore di questa categoria, come anticipato qua.