Pensioni, richiesta di detrazione familiare a carico entro il 12 febbraio: come fare

L'Inps ha dato le indicazioni per la domanda delle detrazioni di familiari a carico dei pensionati residenti all'estero, in uno Stato Ue o dello spazio economico europeo

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Per i pensionati residenti all’estero il 12 febbraio scade il termine per fare domanda all’Inps dell’attribuzione e revoca delle detrazioni per familiari a carico. La procedura interessa i contribuenti che ricevono un assegno previdenziale fuori dall’Italia, in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo, a condizione, specifica l’Inps, che sia un adeguato scambio di informazioni con il sistema fiscale del nostro Paese.

I requisiti

Nel messaggio n.245/2024 del 18 gennaio, l’Istituto di previdenza ha indicato i requisiti e le istruzioni per poter inoltrare la domanda ricordando, in particolare, che il reddito complessivo annuo del familiare per il quale si chiede la detrazione non può essere superiore a 2.840,51 euro (qui per conoscere il calendario dei pagamenti delle pensioni del 2024).

I pensionati residente all’estero che vogliano fare richiesta devono compilare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nella quale devono essere indicati:

  1. Lo Stato nel quale risultano avere la residenza fiscale
  2. Di aver prodotto in Italia almeno il 75 per cento del reddito complessivamente conseguito nel periodo di imposta, assunto al lordo degli oneri deducibili e comprensivo dei redditi prodotti anche al di fuori dello Stato di residenza
  3. Di non godere nel Paese di residenza e in nessun altro Paese diverso da questo di benefici fiscali analoghi a quelli richiesti nello Stato italiano
  4. I dati anagrafici e il grado di parentela del familiare per il quale si intende fruire della detrazione, con l’indicazione del mese nel quale si sono verificate le condizioni richieste e del mese in cui le già menzionate condizioni sono cessate
  5. Che il familiare per il quale si chiede la detrazione possiede un reddito complessivo, al lordo degli oneri deducibili e comprensivo dei redditi prodotti anche fuori dello Stato di residenza, riferito all’intero periodo d’imposta, non superiore a 2.840,51 euro.

Quest’ultimo limite di reddito complessivo è alzato a 4mila euro in caso di figli con età non oltre a 24 anni.

Come inviare la domanda

Due i canali attraverso gli aventi diritto possono inviare all’Inps la richiesta di detrazione per familiari a carico:

  • direttamente, accedendo al servizio online dedicato con la propria identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di secondo livello; CIE (Carta di Identità Elettronica) 3.0; CNS (Carta Nazionale dei Servizi), eIDAS (sistema di accesso tramite l’identità digitale fornita da un altro paese europeo). Il servizio è disponibile nel sito istituzionale http://www.inps.it al seguente percorso: “Pensione e Previdenza” > “Benefici previdenziali e detrazioni” > “Applicazione delle detrazioni fiscali per pensionati residenti all’estero” > “Utilizza il servizio”;
  • avvalendosi dell’assistenza gratuita degli Istituti di Patronato, che hanno a disposizione il medesimo applicativo nell’apposita sezione loro dedicata, accedendo dal sito istituzionale http://www.inps.it, attraverso il seguente percorso: “Pensione e Previdenza” > “Benefici previdenziali e detrazioni” > “Applicazione delle detrazioni fiscali per pensionati residenti all’estero” > “Accesso ai servizi per patronati” > “Servizi ai Patronati”.

La scadenza

La scadenza del 12 febbraio 2024 è valida per i pensionati che abbiano già beneficiato delle detrazioni a carico di famiglia nell’anno fiscale 2023 e che vogliano mantenere le stesse condizioni in maniera continuativa anche per il periodo d’imposta 2024 (qui abbiamo spiegato come cambiano le pensioni con la stretta ai pensionamenti anticipati).

Se la domanda viene inoltrata dopo questa data, l’Inps procederà, a partire dalla rata della mensilità di aprile 2024:

  • alla revoca delle detrazioni;
  • all’adeguamento dell’imposizione fiscale sull’imponibile pensionistico;
  • al recupero delle imposte dovute per effetto delle detrazioni provvisoriamente attribuite nelle mensilità antecedenti. In caso di incapienza della pensione a subire il prelievo delle imposte dovute per il relativo conguaglio, gli importi residuali saranno trattenuti sui ratei di pensione successivi al mese di aprile 2024 fino al completo recupero degli stessi.