Caro scuola, prezzi in aumento: come risparmiare a settembre

Il prezzo di libri e materiale scolastico nel 2025 è aumentato di circa l'1,7% rispetto all'anno precedente, ma esistono modi per risparmiare, dagli acquisti online all'usato

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

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Secondo i dati di Federconsumatori, il ritorno a scuola costerà a in media alle famiglie italiane circa l’1,7% in più rispetto allo scorso anno. Libri, materiale scolastico e zaini hanno subito aumenti di prezzo significativi, ma principalmente in linea con quelli generali e molto vicini all’inflazione di fondo.

Esistono però modi per risparmiare sull’acquisto del materiale necessario per la scuola. Come regola generale, ordinare su internet risulta in un risparmio significativo rispetto all’acquisto nei negozi fisici. Per i libri, l’opzione migliore rimane quella dell’acquisto dell’usato, evitando le grandi reti e rivolgendosi direttamente alle famiglie degli ex studenti, quando possibile.

Quanto costa il ritorno a scuola

L’Osservatorio nazionale di Federconsumatori ha stilato un rapporto sui costi del ritorno a scuola per i bambini e i ragazzi italiani, per l’anno scolastico 2025/2026. In media, rispetto allo scorso anno, il prezzo di libri, cartoleria e zaini sarà superiore dell’1,7%. Un aumento contenuto, pari a quello dell’inflazione di fondo dell’ultimo anno. Nel rapporto si legge:

Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 658,20 euro per ciascun alunno. Le voci più care si confermano quelle relative allo zaino, specialmente se si sceglie la versione trolley, per evitare di portare sulle spalle pesi eccessivi, oppure la versione hi-tech, con tanto di power bank integrato, per poter ricaricare i propri dispositivi.

Nel rapporto si fa menzione in particolare di alcuni prezzi, che possono pesare particolarmente sul bilancio famigliare:

  • trolley zaino di marca, fino a 137 euro;
  • astuccio di marca, tra 27 e 37 euro;
  • quaderni, fino a 2 euro l’uno;
  • set di matite, tra 8 e 9 euro l’uno.

Ridurre i costi del materiale scolastico

La stessa Federconsumatori sottolinea come i prezzi cambino, anche al pari dell’oggetto comprato, a seconda di dove si scelga di acquistarlo. Le variazioni sono anche sensibili, specialmente se si considera la differenza tra i prezzi nei negozi fisici e quelli offerti dai siti internet:

Dal momento che tale modalità di acquisto (gli acquisti online, ndr), ormai, è sempre più diffusa e spesso consente di risparmiare tempo e risorse. Mediamente, infatti, acquistando tali prodotti online si risparmia il 21,6% rispetto all’acquisto presso le cartolibrerie e il 3% rispetto all’acquisto presso la Grande distribuzione organizzata.

A dover fare attenzione in particolare sono le famiglie con figli che frequentano una prima. In media, uno studente al primo anno di medie spenderà 555 euro in libri e 658 materiale scolastico, in aumento del 20% rispetto al 2024. Va peggio alle superiori, con un totale per uno studente di prima di quasi 1.500 euro.

Come risparmiare sui libri scolastici

I libri scolastici rimangono la spesa più significativa per le famiglie al momento del ritorno a scuola. Nel 2025 però i prezzi sono calati significativamente. Il rapporto di Federconsumatori ha rilevato che:

Per ogni studente in media si spenderanno 537,10 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2024 è a favore delle famiglie, -9,2%.Vi è da notare che, mentre nel 2024 sono aumentati notevolmente i costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, quest’anno questi ultimi risultano più contenuti e a volte in calo, mentre segnano un forte incremento i costi dei testi delle scuole superiori di primo grado.

Lo stesso rapporto sottolinea che il modo migliore per risparmiare su questa voce di spesa sia acquistare libri già utilizzati negli anni precedenti. Esistono catene dedicate a questa pratica, ma risulta sempre più conveniente rivolgersi direttamente alle famiglie degli studenti. Per questo scopo, negli anni, sono nati molto gruppi sui social network per permettere a domanda e offerta di entrare in contatto.