Gli italiani lasciano le grandi città: dove cercano casa

Il mercato immobiliare in Italia sembra non dare tante alternative a chi vuole comprare, ecco perché c'è chi preferisce allontanarsi dalle grandi città

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Grandi città come Milano, Roma e Napoli sembrano aver perso il loro fascino di una volta, quell’appeal che spesso portava i più giovani a lasciare i propri paesi alla ricerca della fortuna e, perché no, di una sistemazione abitativa diversa rispetto ai piccoli borghi. Oggi, infatti, il trend sembrerebbe essersi ribaltato, perché a causa dell’elevato costo degli appartamenti c’è chi preferisce allontanarsi dalle grandi città per acquistare in periferia o addirittura in provincia, dove i costi ancora sarebbero contenuti, seppur più alti rispetto a qualche anno fa.

È uno scenario che emerge dallo studio Tecnocasa, una ricerca che sottolinea ancora una volta l’andamento del mercato immobiliare in Italia e, soprattutto, la netta differenza dei costi delle abitazioni tra città, hinterland e provincia.

Dove comprano casa gli italiani

Secondo i dati rilevati da Tecnocasa, in uno studio al quale La Repubblica ha avuto accesso in anteprima, il 66,4% di chi risiede nelle grandi città ha acquistato nel medesimo centro urbano. Numeri che sembrerebbero essere dalla parte di Milano, Roma e Napoli, città prese in esame nella ricerca, ma non è così. Perché? Perché l’incidenza rispetto agli anni passati è calata di parecchio.

Soltanto nel 2022, infatti, nel primo semestre la percentuale era del 72,1%. Le vicissitudini dell’ultimo anno, con i rincari e i costi quasi inaccessibili per comprare casa, hanno portato gli italiani a “emigrare” verso l’hinterland o la provincia, addirittura c’è chi si è spostato ancor più in là.

A Milano, infatti, il 54% degli intervistati ha acquistato casa nel primo semestre del 2023 in città, ma è ben il 31% ad aver scelto l’hinterland e il 12% addirittura si sposta verso altre province. A Napoli i numeri sono in miglioramento per la città, col 62%, ma il 27% preferisce spostarsi comunque verso l’hinterland e il 6% verso altre province.

Chiude lo studio Roma, col 65% degli acquisti in città, mentre il 13% preferisce stare nell’hinterland e quasi alla pari in altre province. Ma risalta, almeno nel caso della Capitale, il dato degli acquirenti lavoratori nella Città Eterna ma residenti in altre Regioni (11%).

Si tratta di scelte indirizzate dai costi delle case e, soprattutto, per investimenti. Quello del mattone, infatti, risulta essere ancora un mercato importante e c’è chi ci punta con convinzione.

Il futuro è la mobilità territoriale

Dalla rilevazione di Tecnocasa, e nello specifico nei dati di Roma, emerge un nuovo trend: la mobilità territoriale. Infatti sempre più persone preferiscono acquistare lontano dai luoghi di lavoro, magari spostandosi di provincia o addirittura di Regione.

Non è quindi una sorpresa se chi lavora a Milano abita nel Brianzolo o addirittura in Piemonte tra Novara e altre province piemontesi. Così come non c’è da stupirsi se chi lavora nella Capitale preferisce prendere casa in provincia o addirittura tra Abruzzo, Umbria e Toscana.

“Rispetto al passato, aumenta di un punto e mezzo, arrivando a sfiorare il 6%, anche la quota di coloro che acquistano in altre province della stessa regione, mentre poco meno del 5% va addirittura fuori regione”, ha infatti commentato Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi del gruppo Tecnocasa, spiegando i risultati della ricerca.