Mutuo prima casa, come risparmiano le famiglie italiane

Dall'arredare casa gratis ai bonus per mobili ed elettrodomestici, dagli incentivi per allestire giardino e terrazzo a quelli per gli animali domestici

Foto di Davide Frigoli

Davide Frigoli

Data journalist

Dopo la laurea in Lettere alterna l'attività di data journalist con quella di copywriter, si occupa di energia, green economy e nuove tecnologie.

Il momento giusto per comprare casa, soprattutto la prima, non può essere esclusivamente deciso in base ai tassi sui mutui e al cambiamento dei prezzi al mq, quando arriva il momento di comprare casa, infatti, potrebbe essere difficile decidere di aspettare ancora per accendere un mutuo. Quindi se siete tra le persone che hanno deciso di comprare casa anche se i tassi sono in rialzo, o state semplicemente iniziando a pianificare i costi della vita famigliare, vi tornerà sicuramente utile scoprire quali sono, dopo il mutuo, le principali spese delle famiglie italiane successive all’acquisto di una casa: ristrutturazione, arredamento, allestimento del giardino e del terrazzo ma anche cura degli animali domestici.

Risparmiare sul mutuo, tutte le soluzioni

Molte famiglie per risparmiare sul mutuo in questo momento di alti tassi per l’acquisto di un immobile decidono di comprare una casa da ristrutturare, tuttavia prima di optare per questa soluzione è indispensabile conoscere i prezzi aggiornati per ristrutturare casa e come calcolare, voce per voce, le spese al fine di riuscire a calcolare online la spesa di ristrutturazione. Detto questo passiamo alla prima informazione indispensabile, le due principali tipologie di spese nel preventivo di ristrutturazione:

  • Opere a corpo: lavori il cui compenso è fissato in anticipo per ciascuna opera, come ad esempio per l’installazione di porte o finestre.
  • Opere a misura: lavori il cui compenso è calcolato in base ai metri quadrati, come ad esempio la posa delle piastrelle.

Il preventivo per ristrutturare casa sarà quindi la somma di opere a corpo e opere a misura, mentre saranno essenzialmente due i parametri che determineranno il costo finale. Per le opere a corpo la qualità dell’elemento di arredo, per le opere a misura la grandezza della superficie interessata dai lavori a cui va aggiunto sempre il prezzo dei materiali, in linea di massima quindi più è grande la casa più costerà ristrutturarla.

I prezzi al mq per ristrutturare casa

Va da sé quindi che i costi possono variare sensibilmente, tuttavia se state per ristrutturare casa potete tenere a mente questo semplice schema dei costi al metro quadro:

  • Ristrutturazione semplice: 300/500 euro al mq
  • Ristrutturazione media: 600/900 euro al mq
  • Ristrutturazione completa: 1200/1500 al mq

Arredare casa spendendo poco

Dopo aver ristrutturato casa è arrivato il momento di arredarla, i costi per l’arredo di una nuova casa possono essere abbattuti e controllati molto di più di quelli per la ristrutturazione. L’arredamento low cost può essere una valida alternativa per risparmiare e arredare la propria casa in maniera eco-sostenibile e unica: qualche esempio per arredare casa senza spendere soldi o con una spesa minima?

  • Mobili vintage economici: puoi armarti di mouse e navigare alla ricerca di mobili usati, oggi arredare casa utilizzando solo mobili usati e rigenerati non è solo un modo per risparmiare ma un vero e proprio stile di design chiamato shabby chic.
  • Mobili usati gratis: pensi che non sia possibile arredare casa completamente gratis? E invece devi ricrederti sono infatti molti i gruppi sui social network o le App di vicinato dove è possibile trovare annunci del tipo “te lo regalo se lo vieni a prendere”.

Bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi

Se invece preferite arredare la casa con elementi nuovi ricordate che fino al 31 dicembre 2024 è possibile usufruire del bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi, ma come funziona? Ecco le regole per attivare il bonus mobili ed elettrodomestici:

Bisogna comprare mobili ed elettrodomestici nuovi nell’ambito di una ristrutturazione, questa non deve essere iniziata prima del 1° gennaio dell’anno precedente l’acquisto dei mobili.

  • I mobili e gli elettrodomestici devono essere comprati entro il 31 dicembre 2024.
  • Il bonus mobili consiste in una detrazione è del 50%.

Per gli elettrodomestici, la detrazione è applicabile all’acquisto di prodotti con le seguenti classi energetiche:

  • Classe A per forni
  • Classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie
  • Classe F per frigoriferi e congelatori

Bonus mobili 2023, come inviare la comunicazione ad ENEA

Nel bonus mobili ed elettrodomestici 2023 sono incluse anche le spese di trasporto e installazione. Ma come inviare correttamente la comunicazione per ottenere il rimborso del bonus mobili?

  • Il pagamento deve essere effettuato obbligatoriamente con bonifico o carta di credito o debito.
  • Bisogna conservare tutti gli scontrini e tutte le fatture per ogni singolo elemento (meglio farne una diversa per elettrodomestico).
  • Inviare tutta la documentazione utilizzando il portale “Detrazioni fiscali ENEA“.

Il bonus verde 2023

Se si acquista casa è obbligatorio fare un piano spesa che comprenda anche le eventuali spese per il verde, il giardino privato o condominiale e le spese per gli animali. Per quanto riguarda il primo punto è possibile accedere a un bonus verde anche nel 2023, non si può dire lo stesso invece per il bonus animali domestici non approvato dal Governo Meloni nella Legge di bilancio.

Come richiedere il bonus verde

Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi, valgono anche quelli di manutenzione:

  • creazioni di giardini in aree scoperte private
  • realizzazione di giardini non a diretto contatto con il suolo (giardini pensili)
  • creazione di impianti di irrigazione

La detrazione è valida anche per il 2024.

Il bonus animali in vigore nel 2023

In Italia quasi una famiglia su due vive con un animale domestico, i costi annuali tra alimentazione e spese per il veterinario possono raggiungere anche 1.500 euro all’anno. Per questo tutti i proprietari di un animale domestico nutrono forti speranze sull’attivazione del bonus animali che, nel caso, venisse ripescato, consisterebbe in un bonus di 150 euro per ogni animale che vive insieme a un nucleo famigliare che non superi un ISEE di 15 mila euro.  Tuttavia bisogna ricordare che una parte del bonus animali domestici è tutt’ora in vigore. Per la precisione è possibile detrarre il 19% delle spese veterinarie degli animali domestici fino a un limite massimo di 550 euro, il minimo di spesa veterinaria affinché parta la detrazione (franchigia) è di 129,11 euro.