Dal 12 novembre 2025 Ryanair renderà obbligatoria la carta d’imbarco solo nella versione digitale. Si tratta della versione scaricabile tramite l’applicazione della compagnia. La decisione ha già incontrato diverse critiche e resistenze, oltre che preoccupazioni per i passeggeri meno digitalizzati.
Le critiche arrivano tanto dai consumatori quanto dalle associazioni che si occupano di tutelare i diritti dei passeggeri, per via delle possibili multe fino a 55 euro in caso di assenza della carta d’imbarco digitale. Le contestazioni arrivano anche dall’Associazione Italiana Agenti di Viaggio (AIAV), che parla apertamente di un obbligo discriminatorio nei confronti di milioni di viaggiatori.
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Carta d’imbarco digitale obbligatoria
Non si tratta di un cambiamento immediato, ma dal 12 novembre 2025 Ryanair eliminerà definitivamente la carta d’imbarco cartacea. La compagnia aerea low cost ha spiegato di aver posticipato la misura per agevolare la transizione e garantisce un periodo di prova in un momento di traffico aereo ridotto, come la stagione prima delle festività natalizie.
Ma ormai la decisione sembra presa. Chi non avrà effettuato il check-in online e quindi non presenterà la carta d’imbarco digitale rischia di andare incontro a una sanzione. La cifra non sembra essere stata chiarita ufficialmente, ma Assoutenti ha stimato una multa fino a 55 euro. La compagnia non gode di ottima fama per via del rapporto difficile con i clienti, che spesso si ritrovano oggetto di sanzioni anche per pochi centimetri di bagaglio in più, che non farebbero realmente la differenza all’interno della cabina.
Così questa ulteriore possibile sanzione, legata alla digitalizzazione della carta d’imbarco, va a colpire una fiducia già erosa da tempo. Ryanair si difende dicendo che già moltissimi dei suoi passeggeri si presentano all’imbarco con la versione digitale, ma proprio per questo risulta una decisione discriminatoria l’obbligo di sottoporre persone non digitalizzate o gruppi di viaggio alla procedura totalmente digitale.
Cosa cambia per i passeggeri: i rischi?
Le critiche non si sono fatte attendere. “Imporre un balzello agli utenti meno avvezzi alla tecnologia è ingiusto”, ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ricordando i rischi per chi ha lo smartphone scarico, guasto o per chi non possiede un dispositivo digitale.
Non è la prima volta che la low cost finisce al centro delle contestazioni: bagagli, assegnazione dei posti e supplementi vari sono già stati terreno di scontro con le associazioni dei consumatori. Ora, però, si apre un fronte legato ai diritti di accesso al trasporto aereo.
La denuncia di AIAV: “Obbligo discriminatorio”
La protesta si allarga con la presa di posizione di AIAV. “Questo obbligo risulterebbe discriminatorio nei confronti dei passeggeri con scarsa dimestichezza con i supporti digitali”, denuncia l’associazione, che rappresenta le agenzie di viaggio italiane.
“Se è vero che l’80% dei passeggeri già utilizza il sistema digitale, non si può ignorare il restante 20%, pari a circa 40 milioni di viaggiatori, molti dei quali anziani e senza smartphone”, ha spiegato il presidente Fulvio Avataneo.
AIAV chiede un tavolo di confronto con Ryanair, sottolineando che il provvedimento colpisce anche gruppi e clienti che si affidano alle agenzie per il check-in. “Per una compagnia che occupa una posizione dominante in Europa, l’inclusione non è solo auspicabile, ma doverosa”, scrivono.