Addio a Paco Rabanne, lo stilista spagnolo ribelle e futuristico

La moda saluta Paco Rabanne, il creativo amato dal jet set mondiale e dalle dive del cinema.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

La moda mondiale perde un altro suo grandissimo protagonista e dice addio a Paco Rabanne, lo stilista spagnolo muore all’età di 88 anni in Francia. Paco fu davvero un creativo dall’animo futuristico che aveva inserito nelle sue avanguardiste collezioni il metallo. La stessa Coco Chanel lo aveva definito “il metallurgico della moda”. La sua carriera inizia negli anni 60 al fianco di Dior, Balenciaga e Givenchy ideando gioielli di altissima qualità creativa, mischiando i metalli tra di loro con magistrale eleganza. Nella creazione dei suoi capi usava gli stessi metalli, unendoli alla carta e alla plastica : non cera nessun materiale che potesse fermare l’innovativa creatività di questo assoluto genio, capace di essere irrimediabilmente audace nella sua visione della moda.

La prima sfilata con il suo marchio fu nel 1966 e rimarrà nel ricordo di tutti gli addetti ai lavori e della stampa, che non capirono immediatamente questa nuova forma creativa, anzi, in molti lo contestarono nel vedere abiti realizzati con materiali che sino a quel momento non erano mai stati utilizzati, come quelli in maglia metallica. Basti pensare che Paco usava pinze al posto dell’ago e del filo. La sua sfilata fu anche la prima con musica in sottofondo cosa davvero inusuale per il periodo storico; lo stesso Salvador Dalì lo definì un genio creativo, il più grande dopo di lui ovviamente.

Il giovane Paco Rabanne nacque in Spagna nei Paesi Baschi nel 1934, ma per via della guerra civile, la madre si traferì con lui a Parigi, la città che ha visto la crescita professionale dello stilista e che ne decretò il successo mondiale. Il jet set internazionale si accorse immediatamente del giovane creativo, tanto che i suoi protagonisti vollero indossare immediatamente le sue creazioni per gli eventi più prestigiosi e mondani. Anche il cinema percepì il valore aggiunto di questo stilista dalla visione futuristica : famose sono le creazioni degli abiti dei film “Barbarella”, con l’iconica Jane Fonda e “Due per la strada” interpretato dalla diva per eccellenza, l’elegantissima Audrey Hepburn. In tutti gli anni 70/80/90 Paco Rabanne impose il suo geniale e ribelle animo creativo; le sue sfilate erano le più seguite e chiacchierate perché generavano creatività e innovazione allo stato puro. Nonostante avesse un carattere chiuso e non amasse apparire, le sue creazioni parlavano per lui e conquistavano il cuore dei consumatori in tutto il mondo. Fu nel settore della profumeria che lo stilista consolidò per l’ennesima volta il suo grande successo a livello internazionale, con la creazione del suo primo profumo “Ultraviolet”.

Proprio il mondo delle fragranze accompagnò il marchio Paco Rabanne nel nuovo millennio, con One Million e Lady Million, sino all’ultimo Invictus. Lo stilista spagnolo decise di uscire dalla scena mondiale qualche tempo prima del duemila, lasciando che fossero gli abiti e le fragranze a raccontare la sua storia. Proprio il millennio che lui aveva anticipato e disegnato a metà degli anni 60, non lo vide mai sotto i suoi riflettori, ma la sua storia e le sue creazioni, rimarranno per sempre come segno indelebile del passaggio su questo pianeta di un visionario e futuristico creatore di moda, facendolo diventare punto di riferimento e oggetto di studi da parte delle nuove generazioni e dei nuovi creativi che amano fare ricerca e necessitano di spunti e idee per il futuro.