La nazionale femminile di calcio ha una nuova maglia, perché è verde

Il nuovo kit UEFA Women’s Euro 2025 delle Azzurre mescola realismo e naturalismo rinascimentale in un brillante verde menta

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

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La nazionale femminile di calcio veste di verde, anzi, nello specifico di verde menta. La proposta di Adidas per le nazionali di diversi paesi ha una chiara direzione artistica.

A dispetto della ormai classica maglia blu della nazionale maschile, alla quale ci siamo abituati e abituate, dietro le divise delle calciatrici c’è una storia, nello specifico la storia dell’arte in Italia e in Europa.

La decisione del colore, perché verde menta

Un nuovo kit UEFA Women’s Euro 2025 per le Azzurre, ma la maglia non è del solito blu acceso, bensì di un brillante verde menta.

Sam Handy, GM of Football di Adidas, ha raccontato il motivo della scelta del colore. Non si poteva semplicemente scegliere un colore qualsiasi, perché la maglia, sia nel calcio sia nella cultura, ricopre un ruolo importante. Per Handy:

Rappresenta la speranza, la passione e lo spirito di squadra che uniscono una nazione in vista di un grande torneo.

È con questo spirito che è stata vinta Belgio – Italia dalle Azzurre.

Ma è anche con questo spirito che è stata pensata una maglia con tecnologie che puntano alle prestazioni, come una maggiore traspirabilità e un comfort dato dai materiali utilizzati che mantiene la pelle più asciutta. Infine, è stato scelto il colore e per la nazionale femminile italiana è verde menta.

In realtà, se volessimo fare i pignoli, sono diverse tonalità di verde menta. Sono state utilizzate per creare un effetto di rami di vite che si intrecciano sia sul fronte sia sul retro della maglia. Questa è ispirata all’arte, come anche le altre maglie delle nazionali femminili europee. Per l’Italia è stato scelto il realismo e il naturalismo rinascimentale.

Nazionali calcio femminile, tutti i design

Come abbiamo già detto, ogni nazione ha visto il design della maglia della squadra femminile di calcio rivisitato. L’obiettivo di Adidas era quello di mantenere una coerenza con il tema artistico e, per ogni Paese, è stato scelto un movimento e un artista capace di incarnare lo spirito della nazione. Se per l’Italia si tratta di realismo e naturalismo rinascimentale, gli altri Paesi variano dalla tradizione fiamminga alla street art, fino al cubismo e tanto altro.

Colpisce, per esempio, lo stile della nazionale belga, ispirato ai movimenti geometrici degli anni ’20, che incarna la tradizionale fiamma rossa della RBFA attraverso la scelta di un colore giallo, rosso e arancione. La Spagna, invece, ha una maglietta ispirata al cubismo, con forme geometriche nei colori rosa e grigi, su base bianca. Interessante anche la maglia della Germania (dopo le critiche che hanno portato al ritiro di una maglia che richiamava le SS), celebra la street art con tonalità rosso e rosa in uno stile da graffito.

Queste divise sono disponibili anche per la grande distribuzione e, per la prima volta, in formato donna, uomo e bambino a un prezzo di 130 euro per l’autentico e 85 euro per la replica.

Perché le maglie della nazionale maschile sono blu?

L’annuncio della prima maglia personalizzata per la nazionale italiana femminile di calcio è stato accolto con un certo orgoglio dalle giocatrici. Per la prima volta, infatti, si è scelto un design originale, personalizzato e che valorizza il ruolo delle atlete nel mondo dello sport, diversificandolo da quello maschile. È un primato quanto il primo album di figurine dedicato allo sport e alle sportive.

Anche la maglia della nazionale maschile potrebbe generare dei dubbi sul colore, perché è blu e non uno dei colori della bandiera italiana? Una domanda lecita, alla quale si può rispondere andando a pescare il retaggio monarchico dell’Italia. Infatti, il colore fu scelto nel lontano 1911, anno di esordio della nazionale di calcio maschile.

Il colore azzurro fa riferimento alla Casa Savoia, che aveva adottato il colore come simbolo fin dal XIV secolo. Non a caso si parla di “blu Savoia”, una tonalità compresa tra il blu pavone e il pervinca. Il colore fa riferimento al manto azzurro di Maria: in passato il blu era un colore usato dalle donne, mentre il rosa, che si avvicinava come tonalità al rosso, era utilizzato dagli uomini.

Nel 1946, con la nascita della Repubblica, si scelse di non cambiare colore, perché ormai quell’azzurro intenso identificava l’Italia degli sportivi, non solo nel calcio, e non più la monarchia. In generale, l’azzurro è un colore utilizzato come simbolo dell’Italia, infatti anche la compagnia aerea ITA Airways è colorata di azzurro.

Ma non esiste un “azzurro Italia”, cioè una codificazione cromatica unica e alla fine ogni singola selezione sportiva può scegliere la tonalità che preferisce. Se proprio dovessimo scegliere un colore alternativo all’azzurro, è molto probabile che vincerebbe il rosso, e in questo caso il riferimento è alla iconica Ferrari. Anche il verde menta scelto per la nazionale femminile italiana di calcio potrebbe diventare un colore simbolo per le atlete e non solo.