Con l’arrivo della stagione invernale il capo d’abbigliamento più gettonato continua ad essere il piumino, immancabile nei guardaroba di bambini, uomini e donne. La sua nascita è relativamente recente, le prime giacche imbottite con piume d’oca oppure lana sono apparse a cavallo degli anni venti/trenta, il loro utilizzo era prettamente montano, un capo unico nel garantire protezione dal freddo ad alte quote, ma furono i brand sportivi per primi ad adottare questo capospalla, capace non solo di garantire un certo tepore, ma anche una traspirazione unica, una leggerezza straordinaria e un’adattabilità al corpo, soprattutto nel facilitare i movimenti degli sportivi durante le loro performance.
Saranno gli anni ottanta a portare alla ribalta il piumino d’oca, soprattutto in Italia con il fenomeno giovanile dei “Paninari”, che adottarono in massa come capo irrinunciabile della propria divisa il piumino Moncler in tutte le sue colorazioni, un fenomeno di massa che porta nelle città e sulle strade metropolitane un capo d’abbigliamento che sino a quel momento era stato usato solo per praticare uno sport invernale, decretandone un successo assoluto. Per capire meglio il piumino bisogna capire come è composto, la parte esterna viene denominata ”guscio” ed è spesso in poliestere o nylon, ma l’evoluzione di questo capo d’abbigliamento ha visto nel tempo subire variazioni interessanti, il guscio in pelle o in tessuto naturale in lana o cachemire, costruito con materiali innovativi a basso impatto ambientale, nuovi elementi ed alcuni di questi con capacità di idrorepellenza in grado di poter garantire a chi lo indossa una protezione speciale da vento, acqua e altre avversità climatiche, rendendolo decisamente più glamour.
La parte interna si chiama imbottitura, il piumino ne ha di due tipi, la prima in piuma d’oca, la seconda in fibra sintetica, negli anni passati il consumatore preferiva la piuma d’oca perché considerata più calda e più chic, ma una nuova sensibilità verso la sostenibilità ed il green sta spingendo i consumatori e le griffe a fare scelte più consapevoli e le imbottiture in fibre sintetiche adesso sono la scelta maggioritaria, garantendo la stessa protezione, leggerezza ed eleganza, anche se il modello sintetico a detta degli esperti ha un tempo di durata minore rispetto a quello in piume d’oca, ma un vantaggio tecnico importante lo rende ancora più speciale, una resistenza all’acqua decisamente più alta. Ultimo elemento ma non meno importante della composizione dei piumini sono le cuciture e le chiusure, le prime devono garantire il contrasto con l’acqua, realizzate da sempre in nylon oppure fibre sintetiche, invece le varie chiusure sono variate nel tempo, inizialmente erano solo realizzate con zip, adesso invece troviamo piumini con bottoni di vari materiali, oppure chiusure di nuova generazione come la chiusura calamita o con botton down.
Ma come sempre è la moda a dare nuovo impulso a questo capospalla, rendendolo non più un semplice status symbol di una generazione che aveva l’apparire nel proprio Dna, ma un capo d’abbagliamento adatto a tutti e per tutte occasioni, nascono così nei primi anni del duemila piumini dalle mille sfaccettature, negli anni questo capo d’abbigliamento ha subito mille trasformazioni sino ad affermarsi come protagonista assoluto della stagione invernale, corti o lunghi come cappotti con l’interno in pelo oppure in cachemire, arricchiti da cappuccio o con il collo alto, piumini da giorno da indossare nella quotidianità o diversamente adatti per una serata di gala da indossare sopra a uno smoking o un abito da sera, piumini dai colori accesi che prendono il posto del classico bianco o nero, come vuole la tendenza del momento le nuance accese e fluo sono le scelte indicate dalla moda di questa stagione, i modelli hanno tutti linee oversize come quello lanciato per primo sul mercato da Balenciaga e i tessuti sono spesso super tecnologici.
Il brand che ha contribuito in modo importante a ridare lustro a questo capo è stato nuovamente Moncler, che con il progetto Genius ha coinvolto designer internazionali che hanno dato nuove linee stilistiche a questo capospalla, veri e propri giubbotti imbottiti dal design innovativo, anche gli altri brand non si sono fatti trovare impreparati ed ecco che vediamo ricomparire in tutte le passerelle e vetrine dei negozi il piumino in tutte le sue nuove declinazioni, per citare qualche modello glamour, troviamo il bomber piumino in nylon lucido di Dsquared2, oppure in nylon trapuntato di Armani Exchange, ancora il modello stretch trapuntato di Woolrich, quello con il cappuccio e super colorato di Stone Island, per chiudere con il leggerissimo ed elegante piumino di Blauer e il classico rivisitato di Herno.
In conclusione possiamo affermare che il piumino nella sua rinnovata vita sia adatto ad ogni persona e a qualsiasi esigenza, anche dal punto di vista economico è diventato un capo per tutte le tasche, Zara e H&M offrono una offerta molto valida, sia in termini di prezzo che qualità, basta armarsi di sana pazienza e andare alla ricerca del piumino perfetto per le vostre esigenze, ricordandoci che per gli sport invernali questo capo rimane da sempre il Re, allora come non citare i modelli sportivi di Ciesse Piumini, Rossignol, Colmar, Dainese o The North Face e tanti altri che avvolgono il nostro corpo durante le nostre azioni sportive rendendole sempre più performanti, per quanto riguardo lo sport metropolitano ci sono le offerte dei top brand come Adidas e Nike che ci propongono piumini dai tessuti tecnologici e dal confort ineguagliabile atti a soddisfare le esigenze dell’atleta più esigente, ma tutti questi modelli sono pronti a lasciare il posto di sera a quelli più eleganti e glamour, proposti dalle maison e dai brand più blasonati, per un evento speciale o una semplice cena a lume di candela, non vi resta che osare e scegliere.