Il settore florovivaistico sta vivendo ufficialmente una nuova fase di crescita, oltre ai classici periodi di feste e matrimoni. Durante le festività pasquali, molti italiani hanno scelto di decorare le proprie case con fiori freschi e piante primaverili, approfittando della varietà stagionale. Questa tradizione non è solo un modo per rendere più accoglienti ambienti domestici, giardini e balconi, per molti terapisti è soprattutto un gesto che può avere benefici sul benessere psicofisico.
La Consulta Florovivaismo della Coldiretti e di Campagna Amica ha promosso, anche per Pasqua 2025, una campagna nazionale per sensibilizzare all’acquisto di fiori italiani, con iniziative nei mercati contadini di molte città, da Roma e Milano fino a Cosenza, Ragusa e Lecce. Gli esperti di Coldiretti sono stati presenti per fornire indicazioni utili sulla stagionalità, la cura e il significato dei fiori, suggerendo anche come realizzare composizioni originali.
Gli italiani spendono 80 milioni di euro nonostante i rincari
Secondo una stima della Coldiretti su dati Istat, per la Pasqua 2025 gli italiani spenderanno circa 80 milioni di euro per fiori e piante. Una cifra rilevante che conferma la centralità del florovivaismo nelle abitudini festive.
Nel corso del 2024, il settore ha toccato un valore record: secondo il Rapporto nazionale realizzato dal Centro Studi Divulga con Coldiretti e Ixè, il florovivaismo italiano ha raggiunto quota 3,3 miliardi di euro. Si tratta del valore più alto mai registrato, a conferma della crescita costante della domanda e dell’interesse per prodotti florovivaistici italiani.
Acquistare fiori coltivati in Italia significa anche sostenere un comparto che garantisce prodotti più freschi e più salubri, riducendo i trasporti e quindi lo stress per le piante. Coldiretti sottolinea come i fiori italiani siano coltivati nel rispetto delle normative europee, senza l’utilizzo di pesticidi vietati e lontano da pratiche di sfruttamento. Un ruolo centrale per l’incremento delle vendite risulta essere l’implemento dei mercati contadini come luoghi di incontro, cultura e diffusione della conoscenza del territorio e delle sue produzioni locali.
Numeri importanti considerando che, da un’indagine di Altroconsumo in 30 punti vendita, sono previsti rincari anche per i fiori. Di media gli aumenti in determinate varietà come ranuncoli, tulipani e fresie vanno 7% al 12,5%.
I fiori più venduti nel periodo pasquale
Aprile è uno dei mesi più ricchi dal punto di vista floreale. Coldiretti ha elencato le varietà più richieste durante Pasqua, tra cui:
- tulipani;
- rose;
- orchidee;
- narcisi;
- garofani;
- gerbere;
- iris;
- gigli.
A queste si aggiungono anemoni, calle, gladioli, bocche di leone, mughetti e violaciocche. Alcuni fiori meno tradizionali ma comunque apprezzati sono le strelitzie, le eustome e le speronelle. Persino i crisantemi, spesso associati al culto dei defunti, trovano spazio nelle composizioni pasquali grazie alla loro resistenza e ai colori vivaci.
Per vasi e balconi, gli esperti hanno consigliato gerani, petunie, ranuncoli e dipladenie. Per giardini e aiuole, invece, sono indicati rose, ortensie e dimorphoteche, che assicurano fioriture prolungate.