John Elkann presenta Ferrari Hypersail, quando il mare incontra Maranello

Dalla pista alle onde: il primo yacht firmato Ferrari è un gioiello di tecnologia, eleganza e sostenibilità. Una rivoluzione silenziosa pronta a cambiare per sempre il modo in cui navighiamo.

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Alessandro Rizzo

Esperto di nautical e yacht design

Appassionato di design e lifestyle milanese, è esperto di nautical e di yacht design.

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È una rivoluzione silenziosa, ma destinata a lasciare il segno. Si chiama Ferrari Hypersail e rappresenta il debutto assoluto del Cavallino Rampante nel mondo della nautica. A presentarla, nella sede di Maranello, John Elkann, presidente Ferrari, insieme al celebre velista Giovanni Soldini, scelto come volto e timoniere di questo ambizioso progetto. L’obiettivo? Volare sull’acqua, con eleganza e a impatto zero.

Il concept è futuristico ma concreto: un monoscafo foiling di 30 metri, sviluppato insieme all’architetto navale Guillaume Verdier, mente dietro a imbarcazioni leggendarie della Vendée Globe e dell’America’s Cup. L’essenza del progetto è racchiusa in una visione chiara: navigare senza combustibili fossili, sfruttando soltanto energie rinnovabili, in una sinergia perfetta tra aerodinamica, materiali innovativi e intelligenza progettuale.

Tecnologia da corsa per solcare l’oceano

L’anima Ferrari è evidente fin dal primo sguardo. Le linee tese, i dettagli in carbonio, l’efficienza studiata al millimetro: Hypersail non è solo una barca, è un laboratorio galleggiante di tecnologia estrema. Il monoscafo è dotato di chiglia basculante, foil laterali e un sistema sul timone ispirato alle sospensioni attive delle monoposto di Formula 1. Ma la vera svolta è sotto il cofano: nessun motore termico, solo energia solare, eolica e cinetica.

Hypersail: il primo yacht firmato Ferrari.
Ufficio stampa
Hypersail: il primo yacht firmato Ferrari.

A bordo, ogni elemento è autosufficiente: dalla navigazione al controllo remoto, passando per la comunicazione satellitare. Il tutto grazie a batterie avanzatissime sviluppate in collaborazione con il reparto R&D di Ferrari. Ad oggi sono stati già depositati nove brevetti, con ulteriori sviluppi in corso per rendere l’imbarcazione stabile e performante anche in condizioni meteo avverse. Il risultato? Una barca veloce, silenziosa e completamente green.

Design italiano, spirito sostenibile

Lo stile, come da tradizione Ferrari, è sobrio ma potente. Hypersail non cerca di stupire con effetti speciali, ma conquista con proporzioni perfette e un’estetica funzionale alla navigazione d’altura. Il design porta la firma di Matteo Lanzavecchia, CTO del progetto, e di Marco Ribigini, alla guida di un team di oltre 90 ingegneri e progettisti. L’obiettivo comune: fondere bellezza, tecnologia e sostenibilità in un’opera unica, espressione del miglior made in Italy.

Hypersail: il primo yacht firmato Ferrari.
Ufficio stampa
Hypersail: il primo yacht firmato Ferrari.

Una rivoluzione culturale, non una gara

Hypersail non correrà per vincere trofei. Ferrari ha scelto, in modo deliberato, di non partecipare ad alcuna competizione ufficiale, nemmeno alla prestigiosa America’s Cup. Il messaggio è chiaro: questa non è una sfida sportiva, ma una sfida culturale. Dimostrare che è possibile realizzare un’imbarcazione da record senza inquinare, cambiando per sempre il nostro rapporto con il mare.

Le prime prove in mare sono previste per il 2026, ma l’onda generata da Hypersail è già partita. E ha tutta l’aria di trasformarsi in un manifesto della blue economy, con Ferrari pronta a guidare la nuova mobilità d’élite sull’acqua.