Non più solo cerimonie tradizionali in ville storiche, hotel o spiagge esotiche, ma eventi immersi nella natura, tra filari di vite, uliveti, agriturismi e serre artistiche. È il fenomeno dell’agri wedding, un segmento in forte espansione che oggi in Italia vale oltre 300 milioni di euro, secondo una stima di Coldiretti e della Consulta florovivaistica.
L’interesse è così forse che ridefinendo due dei comparti più dinamici del Made in Italy, ovvero quello del florovivaismo e quello dell’organizzazione degli eventi nuziali.
Indice
Cos’è l’agri wedding, il nuovo trend dei matrimoni
L’agri wedding nasce da un desiderio sempre più diffuso tra le coppie: un matrimonio green e legato al territorio. È l’evoluzione del matrimonio sostenibile, oggi orientato non solo a fiori e decorazioni naturali ma alla valorizzazione di paesaggi rurali, prodotti enogastronomici locali e filiere corte.
Celebrarsi tra vigneti, uliveti, fattorie e aziende agricole non è più un’eccezione. Gli agriturismi diventano sempre più di frequente delle location di prima scelta e offrono esperienze personalizzate, dall’allestimento artistico all’organizzazione di banchetti basati su ingredienti a chilometro zero.
Il valore economico di questo fenomeno non si limita agli allestimenti, ma comprende fornitura di piante e fiori sostenibili, servizi di flower design e installazioni artistiche, cocktail e piatti gourmet con fiori commestibili, ospitalità rurale e ristorazione agrituristica. Oltre che esperienze immersive e attività per gli invitati.
Se fino a un anno e mezzo fa si parlava di un trend di nicchia, oggi l’agri wedding cresce costantemente e attira un pubblico eterogeneo. Non si sposano in campagna solo le coppie italiane, ma anche gli stranieri innamorati dell’Italia, che arrivano anche dall’Asia e dagli Stati Uniti per un destination wedding da ricordare.
Fiori edibili, piante e sostenibilità: la nuova frontiera dell’innovazione
Il fiore, protagonista indiscusso delle cerimonie, cambia ruolo e funzione. Non solo elemento estetico ma vero ingrediente. L’uso dei fiori eduli, petali colorati utilizzati in cucina per arricchire antipasti, primi piatti e dessert, si sta diffondendo rapidamente nel segmento wedding gourmet
Un altro elemento cardine dell’agri wedding è la riconversione degli addobbi floreali. Sempre più spesso si utilizzano piante in vaso invece dei fiori recisi, affinché possano essere ripiantate o portate a casa da invitati e sposi. Si tratta di un approccio sostenibile che riduce l’impatto ambientale del matrimonio e crea un ricordo vivo dell’evento.
Un settore in crescita record: numeri e prospettive
Il successo dell’agri wedding è parte di un fenomeno più ampio.
Il florovivaismo italiano ha raggiunto nel 2024 un valore di 3,3 miliardi di euro, con 19.000 imprese impegnate su 30.000 ettari. L’export, in crescita del 4% nel 2025, è previsto che raggiungerà 1,3 miliardi di euro.
L’agri wedding entra pienamente in questa strategia come segmento ad alto potenziale, capace di mettere insieme competenze agricole, design, turismo enogastronomico e turismo esperienziale.
Non è una moda passeggera, ma una trasformazione strutturale del modo di concepire l’evento matrimoniale e, più in generale, l’esperienza del Made in Italy. È un laboratorio naturale dove si incontrano sostenibilità, creatività, economia circolare e valorizzazione del territorio.
In un periodo in cui il consumatore chiede autenticità e rispetto ambientale, questo nuovo modello dimostra come l’Italia possa essere leader mondiale nella combinazione di bellezza, accoglienza rurale e innovazione verde.