Smart working, congedo parentale, nuovi bonus: cosa cambia per il lavoro nel 2023

La Manovra di bilancio varata dal Consiglio dei ministri il 29 dicembre ha apportato importanti modifiche in materia di lavoro in Italia: le novità

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Cosa cambia sul fronte lavoro per questo 2023? La Manovra di bilancio varata dal Consiglio dei ministri il 29 dicembre ha apportato non poche modifiche in materia di lavoro nel nostro Paese, andando a mettere mano agli stipendi, ridefinendo alcuni sostegni al reddito e soprattutto fissando nuove regole e modalità per smart working e congedo parentale. Ma vediamo nel dettaglio tutte le principali novità per quest’anno.

Taglio cuneo fiscale e aumento stipendi

Il governo Meloni ha dato il via libera al taglio del cuneo fiscale per l’anno 2023, cioè l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori. La misura riguarda i rapporti di lavoro dipendente, ad eccezione di quelli di lavoro domestico.

Rispetto al 2022, il taglio del cuneo viene aumentato al:

  • 2% per i redditi annui fino a 35mila euro
  • 3% per i redditi annui fino a 25mila euro

Smart working

Lo smart working nella Legge di bilancio è stato prorogato soltanto per i lavoratori fragili, fino al 31 marzo 2023.

Fino al 31 marzo 2023, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati cosiddetti fragili, il datore di lavoro è tenuto ad assicurare il lavoro agile anche assegnando loro una diversa mansione, compresa nella stessa categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione dello stipendio.

In caso di contratti collettivi nazionali di lavoro più favorevoli, si applicano quelli.

Qui tutti i lavoratori per cui salta lo smart working nel 2023.

Congedo parentale

Rinforzato anche il congedo parentale. Il governo ha previsto 1 ulteriore mese di congedo facoltativo di maternità o, in alternativa, di paternità, retribuito all’80%, fino al 6° anno di vita del bambino.

Qui tutti i nuovi aiuti alle famiglie per il 2023, dall’Assegno unico al Reddito alimentare a quello di libertà.

Agevolazione assunzione donne e giovani

Ok all’agevolazione per tutte quelle imprese che assumono donne e giovani. L’agevolazione è prevista per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, di dipendenti donna e giovani.

Qui le novità per il Reddito di cittadinanza.

Aumento Fondo lavoratori dello spettacolo

Buone notizie anche per i lavoratori dello spettacolo. Il governo ha stabilito un aumento per i prossimi 3 anni del Fondo per il sostegno economico temporaneo – SET a favore dei lavoratori iscritti nel Fondo pensione lavoratori dello spettacolo:

  • 60 milioni di euro per l’anno 2023
  • 6 milioni di euro per l’anno 2024
  • 8 milioni di euro per l’anno 2025.

Bonus 13 mensilità per i dipendenti pubblici

Novità del 2023 è uno speciale bonus per i dipendenti pubblici, una tantum (cioè corrisposto una sola volta). Il Ministero del Lavoro ha chiarito che solo per quest’anno verrà erogato un emolumento in più, per ben 13 mensilità, nella misura dell’1,5% dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.

Previdenza agricola

Novità anche per i nuovi iscritti under 40 alla previdenza agricola. Il governo ha esteso a tutto il 2023, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’IVS per le nuove iscrizioni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni.

Buono portuale

Altra novità 2023 è il Bonus portuale. Nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato infatti istituito il Fondo per l’incentivazione alla qualificazione del lavoro portuale, con una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.

Il Fondo è destinato alla concessione, per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026, di un contributo, denominato “buono portuale”, pari all’80% della spesa sostenuta, per le imprese titolari di autorizzazione o di concessione, finalizzato a incentivare modelli di formazione funzionali alla riqualificazione dei lavoratori e al mantenimento dei livelli occupazionali rispetto all’avvio di processi di automazione e digitalizzazione.

Con decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e politiche sociali, sentite le parti sociali rappresentative, vengono stabiliti termini e modalità di presentazione delle domande per il Bonus.

Qui tutti gli aiuti al reddito 2023.

DSU per ISEE

Novità in arrivo anche per l’ISEE. Dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) da parte del cittadino avverrà prioritariamente in modalità precompilata, e quindi online, ferma restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria.

Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti l’INPS, l’Agenzia delle entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, individuano le modalità operative, le ulteriori semplificazioni e le modalità tecniche per consentire al cittadino la gestione della dichiarazione precompilata resa disponibile in via telematica dall’INPS.

Aumento Fondo vittime amianto

Ok anche all’aumento dei trattamenti previsti dal Fondo per le vittime dell’amianto. Dal 1° gennaio 2023, viene elevata dal 15 al 17% della rendita in godimento la prestazione aggiuntiva a carico dell’INAIL e da 10mila a 15mila euro la prestazione di importo fisso in favore dei malati di mesotelioma, il tumore maligno causato dall’amianto.

Qui le novità per le prestazioni di lavoro occasionali.

Enti previdenziali

Il governo Meloni ha poi stabilito nuove linee di indirizzo per la gestione degli enti previdenziali. Entro il 30 giugno 2023, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentita la COVIP, sono definite norme di indirizzo in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, di conflitti di interessi e di banca depositaria, di informazione nei confronti degli iscritti, nonché sugli obblighi relativamente alla governance degli investimenti e alla gestione del rischio.

Prorogato inoltre al 31 gennaio 2023 il termine per la modifica dello statuto e dei regolamenti interni dell’INPGI, la cassa previdenziale dei giornalisti. Superato il termine, i ministeri vigilanti nomineranno un commissario ad acta, che, entro 3 mesi, adotterà le modifiche statutarie previste dalla legge e le sottoporrà all’approvazione ministeriale.

Indennità per personale INL e ANPAL

La Manovra 2023 riconosce infine un bonus di amministrazione per il personale di lNL e ANPAL.

Nel solco dell’armonizzazione dei trattamenti economici accessori, a decorrere dall’anno 2023 al personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro appartenente alle aree previste dal sistema di classificazione professionale applicabile è riconosciuta l’indennità di amministrazione nelle misure spettanti al personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La Manovra 2023 in versione integrale la trovate pubblicata qui in Gazzetta Ufficiale (legge 29 dicembre 2022, n.197)