Disoccupazione – In Italia uno dei tassi più alti tra i Paesi sviluppati

Seppur in miglioramento, l’Italia è quinta per disoccupazione tra le nazioni dell’OECD. Ad agosto il tasso al 7,8%. Resta alta la differenza di genere

Aumento dei costi delle materie prime e caro bollette stanno mettendo a rischio l’economia reale del nostro Paese.
Il nuovo rapporto Caritas stima che nel 2021 il dato sulla povertà assoluta si sia confermato ai livelli dell’anno precedente, con un numero di famiglie in povertà pari a 1.960.000 per un totale di 5.571.000 persone. A livello percentuale si tratta del 9,4% della popolazione residente. Ma a che livelli è il tasso di disoccupazione italiano? E come sta andando questo parametro rispetto agli altri Paesi?

Italia quinta per disoccupazione

7,80%: questo è il tasso di disoccupazione in Italia ad agosto del 2022. Alto? Basso? Se prendiamo come riferimento le nazioni che fanno parte dell’OECD, l’Italia non si posiziona di certo in buona posizione. Il nostro Paese è infatti al quinto posto per tasso di disoccupazione. Peggio di noi fanno solo Turchia, Colombia, Grecia e Spagna. Nel Paese iberico si registra un tasso di disoccupazione pari a 12.40 punti percentuali. La nazione dove invece il tasso di disoccupazione è più basso è la Repubblica Ceca: qui la quota percentuale di disoccupati è pari solo al 2.40%.

Se il dato italiano non è dei migliori – comparato con le altre nazioni – allo stesso tempo non mancano però alcuni segnali positivi. Rispetto ad agosto del 2021 il tasso di disoccupazione è ad esempio sceso di 1.3 punti: da 9.10% è infatti passato a 7.80%.

Non solo, la diminuzione della disoccupazione sembra essere un trend oramai costante. Negli ultimi anni il dato si era infatti sempre mantenuto al di sopra anche dei 10 punti. Nel luglio del 2020 aveva raggiunto quota 10.10% a causa della pandemia, ma anche nei periodi precedenti la situazione non era positiva. Nel febbraio del 2019, per esempio, il dato della disoccupazione italiana era pari a 10.50%.

Disoccupazione femminile: Italia al 9,3%

Come cambia il dato a seconda del genere? La disoccupazione maschile in Italia ad agosto di quest’anno è pari al 6,7%, mentre quella femminile al 9.3%. Proprio quest’ultima è uno dei punti di difficoltà del nostro Paese. Se il dato è comunque anche in questo caso in leggero miglioramento, soprattutto rispetto al periodo Covid-19, la differenza tra i due generi rimane ancora troppo ampia.

Chi sono i disoccupati?

I disoccupati sono persone in età lavorativa che non hanno un lavoro, sono disponibili a lavorare e hanno intrapreso azioni specifiche per trovare un’occupazione. L’applicazione uniforme di questa definizione consente di ottenere stime dei tassi di disoccupazione più comparabili a livello internazionale rispetto alle stime basate sulle definizioni nazionali di disoccupazione. Questo indicatore è misurato in numero di disoccupati come percentuale della forza lavoro ed è destagionalizzato. La forza lavoro è definita come il numero totale di disoccupati più gli occupati. I dati si basano sulle indagini sulle forze di lavoro (LFS). Per i Paesi dell’Unione Europea in cui non sono disponibili informazioni mensili sull’IFL, i dati mensili sui disoccupati sono stimati da Eurostat.