All’inaugurazione dell’anno giudiziario il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha aperto a nuovi concorsi in magistratura per il 2024, consapevole che questo darà l’anno in cui “la giustizia sarà forza motrice di una rinnovata crescita del Paese”. Il Guardasigilli, infatti, si è detto interessato in prima persona ad avere nuove risorse per la giustizia in Italia, con l’obiettivo di immettere nel circuito della magistratura sempre più unità. Motivo per il quale la notizia di tre nuovi concorsi in magistratura, con la ricerca di oltre 1.300 magistrati ordinari, farà di certo piacere a chi nell’anno ha intenzione di partecipare.
Tre nuovi concorsi in magistratura
Nuove risorse, nuove leve per far fronte alla “croniche scoperture di organico”. Così le ha definite Carlo Nordio, parlando della possibilità nel 2024 di avere ulteriori tre concorsi in magistratura per puntare all’immissione di nuove figure per sostenere, in maniera concreta, gli uffici giudiziari per il raggiungimento degli obiettivi attesi.
Ricordando “l’essenziale apporto della magistratura onoraria che a breve sarà oggetto di una doverosa riforma“, infatti, il Guardasigilli ha svelato che sono in via di definizione tre concorsi per 1.300 posti di magistrato ordinario: per uno, quello bandito con decreto ministeriale del dicembre 2023, le prove scritte si sono già svolte nei giorni scorsi (il 22 e 23 gennaio), mentre per gli altri due si sta completando l’iter.
Si tratterebbe, dunque, di una sostanziosa apertura di posti, con l’obiettivo, ha riferito Nordio, di avere “più personale, dunque, ma anche mezzi più adeguati”. Motivo per il quale, tra le tante novità, ci sarà anche “la digitalizzazione, che malgrado le difficoltà della transizione, sarà attuata con risorse ordinarie e straordinarie”.
La fiducia di Nordio
L’inaugurazione dell’anno giudiziario è stato ricco di sorrisi per Nordio, che si è detto fiducioso per il 2024. Guardando e parlando al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente in sala, il ministro della Giustizia ha sottolineato di essere entrato con fiducia nel nuovo anno giudiziario.
Per Nordio, infatti, l’elemento che “più ci induce ad essere fiduciosi è l’immissione di nuove risorse, massiccia e da tempo in corso”. Ha fatto riferimento all’entrata in servizio, a vario titolo di “oltre 4.000 unità di personale amministrativo, pari a circa il 10% della intera dotazione organica. Si tratta di preziosa energia vitale che stiamo cercando di valorizzare, con strategie delineate anche sulle specificità territoriali”.
E a proposito di strategie, il Guardasigilli ha specificato che alcuni interventi sono stati resi necessari per attuare il Pnrr: “Sono stati infatti opportunamente revisionati i target di abbattimento dell’arretrato; abbiamo ottenuto la proroga dei contratti degli addetti all’ufficio per il processo e altre 4.000 unità entreranno a breve. A fronte di ciò, ci siamo impegnati a definire, entro il prossimo mese di marzo, ulteriori interventi per trattenere in servizio il personale assunto per sostenere gli uffici giudiziari nella riduzione dell’arretrato”.
Quanto guadagna un magistrato in Italia?
Ma quanto guadagna un magistrato in Italia? Non c’è una risposta univoca, perché oltre a essere una posizione ambita e ben remunerata ha diversi scaglioni di guadagno in base al ruolo.
Come vi abbiamo anticipato, però, stando ai dati dell’Aran lo stipendio medio di queste figure si aggira intorno ai 137.696 euro lordi all’anno, quasi 10 mila euro al mese per 14 mensilità. Ma lo stipendio cambia al variare degli anni di anzianità.