500 lavoratori licenziati e sostituiti dall’intelligenza artificiale in Ocado

Il caso Ocado rappresenta un chiaro esempio di come l’intelligenza artificiale e l'automazione stanno cambiando il mondo del lavoro e il numero di occupati nelle aziende

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 4 Marzo 2025 15:40

Ocado, il gigante britannico della spesa online, ha annunciato il licenziamento di 500 dipendenti, principalmente nelle sue divisioni tecnologiche e finanziarie, a causa dell’adozione sempre più diffusa dell’intelligenza artificiale.

La decisione presa dalla compagna fa parte di una strategia volta a ridurre i costi e ottimizzare la produttività attraverso l’automazione e, di fatto, segna un punto di svolta nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.

Perché Ocado sostituisce i lavoratori con l’intelligenza artificiale

Ocado ha deciso di sostituire 500 lavoratori con l’intelligenza artificiale principalmente per ottimizzare i costi e aumentare la produttività.

Infatti, sebbene abbia registrato una crescita del 14% nelle vendite, l’azienda ha anche dovuto affrontare perdite significative (374,5 milioni di sterline), principalmente a causa degli alti costi legati alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie.

Di fatto, scegliere di introdurre e integrare maggiormente l’intelligenza artificiale, a livello aziendale, ha permesso a Ocado di ridurre il numero di dipendenti necessari per compiti legati all’ingegneria e alla gestione dei sistemi tecnologici (e quindi di ridurre anche i costi).

La strategia, poi, è stata quella di investire in Ia, migliorando l’efficienza dei team di ricerca e sviluppo, che prima richiedeva un maggiore impegno umano, ma ora riesce a portare avanti progetti complessi con un carico di lavoro ridotto.

In questo modo, per esempio, è stata possibile l’adozione di robot nei magazzini e l’automazione della selezione dei prodotti.

Due processi questi che hanno ridotto la necessità di manodopera per compiti ripetitivi, come il picking e la gestione delle scorte, per oltre un terzo degli articoli. Si prevede che questa cifra aumenti fino al 70% nei prossimi anni.

Sempre più robot in azienda e maggiore automazione

Il ceo di Ocado, Tim Steiner, ha dichiarato che le riduzioni del personale sono state una scelta difficile e non presa alla leggera. “Non è mai facile dover annunciare tagli di personale. È un giorno molto difficile per noi”, ha spiegato.

Tuttavia, lo stesso ad ha sottolineato che le tecnologie avanzate, inclusi i sistemi di intelligenza artificiale, sono ormai essenziali per il futuro dell’azienda, che non può prescindere dal miglioramento continuo della sua produttività.

“La nostra crescita futura dipenderà dalla capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale per ridurre i costi operativi,” ha infatti aggiunto.

Ocado ha puntato infatti molto su robotica e automazione industriale dei magazzini per far fronte all’aumento della domanda di prodotti online.

L’azienda ha già introdotto soluzioni robotiche in alcuni dei suoi centri di distribuzione, tra cui uno dei suoi magazzini più avanzati a Luton, dove i robot gestiscono una parte significativa della selezione dei prodotti.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sui lavoratori

La necessità di assumere nuovi lavoratori per far fronte alla crescita delle vendite è diminuita, dato che i robot sono in grado di gestire un numero maggiore di ordini con una ridotta necessità di manodopera umana.

Sebbene la decisione di licenziare 500 lavoratori sia stata dolorosa, Ocado è determinata a sfruttare l’innovazione per ridurre i costi e incrementare la propria efficienza. Probabilmente altre aziende seguiranno il suo esempio.

Con il futuro che appare sempre più legato all’automazione, quindi, le sfide per i lavoratori si moltiplicano e riguardano la necessità di adattarsi a un ambiente di lavoro che cambia rapidamente.