Un premio di produzione fino a 2.400 euro lordi rivolto ai 6mila dipendenti italiani della Ferrero. È quanto stabilito nell’accordo firmato tra il gigante italiano del settore dolciario e le sigle sindacali, nell’incontro per fissare il bonus ai lavoratori impiegati negli stabilimenti di tutto il territorio nazionale, che scatterà al raggiungimento degli obiettivi per l’esercizio 2023/2024 della multinazionale.
L’accordo tra Ferrero e sindacati
L’intesa è stata sottoscritta nella riunione prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, che ha avuto luogo il 19 settembre tra la Direzione Aziendale e i sindacati nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e con il Coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu e delle Rappresentanze Sindacali della Rete Commerciale.
Le cifre del premio sono state stabilite sulla base di due componenti, una unica del 30% legata al risultato economico di tutta l’azienda e per il restante 70% al risultato gestionale di ogni stabilimento o area.
I premi
Il bonus sarà corrisposto nella busta paga di ottobre dei circa 6mila dipendenti in tutta Italia, con importi differenti a seconda delle sedi o dei comparti in cui è impiegato ogni lavoratore: per il personale dello stabilimento piemontese di Alba sono previsti 2.387,85 euro lordi, 2.379,28 euro lordi nella sede di Balvano (Potenza), 2.416,44 euro lordi a Pozzuolo Martesana, nel Milanese, 2.382,14 euro lordi a Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), oltre, infine, a 2.207,78 euro lordi per Aree e depositi e 2.372,72 euro lordi per lo Staff.
Come previsto dall’intesa, i singoli dipendenti potranno anche decidere se convertire parte del premio nei cosiddetti “flexible benefits“, servizi o beni alla persona o alla famiglia, dall’istruzione alla formazione fino alle spese mediche e alla previdenza complementare.
Nello specifico, ogni lavoratore potrà destinare a sua discrezione una somma tra 300, 500, 750, 1000, 1250 o 1500 euro del Plo (Premio legato agli obiettivi) tra le seguenti categorie di benefits:
- ambito familiare (istruzione, formazione, cura dei figli, assistenza anziani e disabili);
- servizi vari (abbonamenti trasporti, pagamento rata passiva dei mutui, buoni benzina, buoni spesa, rimborso per bollette di acqua, luce e gas);
- tempo libero (sport, viaggi, cultura);
- assistenza sanitaria (visite specialistiche, esami di laboratorio, check up, cure dentali e odontoiatriche, alimentazione e benessere, fisioterapia e riabilitazione, attività sportive, terme e centri benessere) e previdenza complementare.
“L’azienda e le organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente piena soddisfazione per i risultati raggiunti – si legge in una nota condivisa da Ferrero e sindacati – sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali”.
Oltre a fissare i bonus per gli stipendi, nell’incontro con i sindacati sono stati analizzati gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali, oltre allo stato di applicazione dell’accordo Integrativo aziendale vigente.
Recentemente la produzione di Ferrero ha ricevuto una nuova spinta con l’annuncio del lancio della Nutella Vegana, la “Nutella Plant-Based”, disponibile in alcuni mercati europei a partire dall’autunno del 2024, in coincidenza con il 60esimo anniversario della nascita dell’iconico marchio della crema spalmabile.
Il nuovo prodotto si rivolge non solo ai consumatori che seguono una dieta vegana, ma anche a chi adotta uno stile alimentare flessibile e ai consumatori che sono intolleranti al lattosio o allergici ai latticini.