Banca e solidarietà sociale: 100 dipendenti regalano un giorno di lavoro, scopri come

Una interessante e utile iniziativa è stata lanciata da una nota banca di Credito Cooperativo, al fine di applicare il principio mutualistico in tutta la sua ampiezza

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Talvolta il lavoro può diventare qualcosa di più dello svolgimento delle mansioni di cui al proprio contratto, dell’esercizio di un’attività imprenditoriale o di una professione intellettuale. Il lavoro può infatti avere anche risvolti ‘solidali’ e di supporto alla qualità della vita di una comunità, come succede grazie all’idea sviluppata e concretizzata dalla Banca di Cherasco, un noto istituto di Credito Cooperativo.

Cento suoi dipendenti hanno infatti regalato un giorno di lavoro, applicando un progetto di volontariato aziendale, frutto della loro inventiva e del loro spirito altruistico. Ma in che senso le ore del proprio lavoro vengono ‘donate’? E come funziona, in concreto, la benefica iniziativa? Scopriamolo insieme.

Il concorso “Green Team”

Alla base dell’appena citato progetto il concorso di idee “Green Team”, lanciato tra i lavoratori e istituito al fine di sviluppare e realizzare progetti innovativi correlati ai temi della trasparenza, della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale. Alla base, quindi, la volontà dell’istituto di rendersi protagonista di iniziative che toccano gli interessi della collettività nel suo complesso, senza mirare soltanto alla rete dei clienti.

Non a caso, il presidente della banca ha spiegato che l’iniziativa nasce a servizio della comunità territoriale al fine di rendere concreto e estendere il mutualismo, tratto essenziale in tutti gli istituti di Credito Cooperativo. Questi ultimi, infatti, sono istituzioni fondate sul principio della cooperazione e dell’aiuto reciproco tra i soci.

Dal citato concorso sono scaturite così decine di idee presentate da mini-team formati da due fino a quattro lavoratori della banca, a cui è seguita la premiazione di tre progetti poi messi in pratica. In particolare, nella sezione “benessere della collettività” aveva prevalso l’idea di volontariato aziendale di cui qui vogliamo parlare.

Come spiega lo stesso sito web della Banca di Cherasco, l’idea prevede una giornata di lavoro in ufficio donata alle associazioni e Onlus del territorio, che hanno manifestato interesse a volontà a collaborare con l’istituto di Credito Cooperativo.

Volontariato e lavoro in banca, un binomio possibile

Il progetto avrà attuazione nelle prossime settimane e, per l’autunno, coinvolgerà oltre al personale dell’istituto bancario, varie associazioni e reti solidali del Piemonte (ad es. parrocchie e Caritas). Come accennato poco sopra, i bancari – fornendo aiuto in prima persona – doneranno le loro competenze e il loro impegno, allo scopo di arricchire la comunità locale grazie ad una virtuosa fase di confronto e scambio. Al contempo, il personale della banca accrescerà le capacità di fare squadra e di collaborazione verso un obiettivo, con un impatto positivo sulla cultura aziendale.

Molteplici le realtà coinvolte nella lodevole iniziativa, attuata in più località del territorio piemontese. A Bra ci sarà la cooperativa Aghav che gestisce un centro diurno per disabili, la mensa sociale Caritas  – coinvolta anche nel comune di Frossasco in provincia di Torino – l’emporio solidale della parrocchia San Giovanni e l’iniziativa di volontariato “Compitando”, che offre sostegno scolastico alle famiglie in difficoltà.

Nella località Sommariva Bosco i lavoratori subordinati della banca svolgeranno attività di volontariato green, perché saranno impegnati nell’orto sociale messo a disposizione delle fasce più deboli della popolazione locale. Inoltre, nel Comune di Cherasco, i bancari aiuteranno la casa di riposo e l’associazione “Il Sorriso” con il suo centro di aggregazione.

Il fondamento dell’iniziativa

Interpellato dalla fonti di informazione, il presidente dell’istituto ha sottolineato che più della metà dei lavoratori ha scelto di compiere attività di solidarietà con questa iniziativa, specificando che già molti di loro svolgono attività di volontariato nel tempo libero. Si tratta di un circolo virtuoso di cui beneficiano tutti gli attori coinvolti, ma in particolare gli enti del terzo settore che partecipano all’iniziativa. Al centro delle attività, quindi, non c’è solo il sostegno economico, ma anche la promozione attiva del cambiamento sociale e culturale del territorio.

In termini più tecnici, come ha spiegato il presidente dell’istituto c’è una questione di responsabilità sociale d’impresa, correlata alle radici mutualistiche e cooperative, e cioè all’idea di fondo di fare del bene alla comunità nel suo complesso. Per la banca di Credito Cooperativo la responsabilità sociale d’impresa deve andare oltre i confini dell’ambiente di lavoro e dei servizi finanziari erogati a soci e clienti, favorendo il benessere delle comunità per mettere al centro le persone e le relazioni.

Prestare per un giorno i dipendenti ad attività di volontariato di vario genere, costituisce perciò un passo avanti significativo verso una maggiore coesione tra il mondo del lavoro e le necessità della comunità.

Ricordiamo altresì che il mese scorso Banca di Cherasco ha varato una differente ma complementare iniziativa, il “Social fund – Sosteniamo il sociale”. Essa mira a supportare gli enti del terzo settore grazie a uno stanziamento pari a un milione di euro e a condizioni agevolate sui finanziamenti.

Mutualismo e dintorni, ulteriori chiarimenti sul ruolo delle banche di Credito Cooperativo

Sopra abbiamo delineato la recentissima iniziativa della Banca di Cherasco ma, a ben vedere, il mutualismo delle Banche di Credito Cooperativo si può attuare in una pluralità di forme e modalità distinte, puntando anche e soprattutto iniziative di solidarietà sociale.

Oltre al sostegno ad enti del terzo settore, al volontariato e a progetti locali di tipo sociale, culturale, educativo e sportivo promossi da associazioni, scuole e organizzazioni del territorio, troviamo quindi:

  • fondi di solidarietà, in quanto alcune Banche di Credito Cooperativo destinano una parte degli utili a tali fondi, sfruttati per aiutare persone in difficoltà;
  • progetti di promozione della sostenibilità ambientale (ad es. in tema di agricoltura biologica);
  • corsi di educazione finanziaria per soci, famiglie e giovani, allo scopo di favorire una gestione responsabile delle risorse economiche e di rafforzare il legame tra banca e comunità;
  • forme di microcredito e inclusione finanziaria per individui e piccole imprese che, per i più svariati motivi, non sono in grado di accedere ai finanziamenti classici.

Concludendo, si tratta quindi di una rete di iniziative di solidarietà sociale che applicano il principio mutualistico in modo ampio, riflettendo l’impegno di queste banche a contribuire attivamente al benessere della collettività e al rafforzamento del tessuto sociale locale, andando oltre il semplice ruolo di intermediario finanziario e l’ottica del profitto.