Requisiti e procedura per diventare Poliziotto

Come diventare un poliziotto: ecco quali requisiti possedere, cosa fare e come funziona il concorso

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Alessandro Speziali

Esperto di Economia

Dopo la laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, durante gli studi magistrali vola all'Università della California dove ha modo di studiare la finanza da un punto di vista internazionale.

Pubblicato: 13 Gennaio 2022 17:23Aggiornato: 16 Aprile 2024 14:31

Diventare poliziotto comporta grandi responsabilità in quanto significa assumere il ruolo di pubblico ufficiale e membro delle Forze Armate. Un agente di Polizia ha l’importante compito di controllare il territorio allo scopo di contrastare le potenziali azioni criminali che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza pubblica.

Dal momento che, come appena detto, le responsabilità di un poliziotto sono particolarmente importanti, sono richiesti specifici requisiti, fisici e non solo, a chi desidera entrare in Polizia. Ciò nonostante, non mancano le richieste e, pertanto, superare il concorso pubblico per diventare poliziotto non è certo impresa facile. Per riuscirci è necessario, innanzitutto, conoscere alla perfezione l’iter burocratico richiesto per partecipare alla selezione e tutte le singole prove che è necessario superare.

Questa speciale guida, pensata in maniera specifica per togliere ogni dubbio in tal senso, non può non partire da un approfondimento dedicato alla particolare organizzazione della Polizia di Stato italiana.

L’organizzazione della Polizia di Stato

La Polizia di Stato dipende in maniera diretta dal Dipartimento della pubblica sicurezza, del ministero dell’interno. A capo di questo dipartimento c’è, non a caso, il capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, cioè il prefetto.

Il capo della Polizia di Stato è affiancato da altri tre prefetti, che assumono la qualifica di vice capo della Polizia. Più precisamente, essi sono:

  • Il vice direttore generale per l’espletamento delle funzioni vicarie;
  • Il vice direttore generale per l’attività di coordinamento e di pianificazione;
  • Il vice direttore generale, direttore centrale della direzione centrale della Polizia criminale.

La Polizia di Stato è organizzata in uffici centrali e territoriali. Per quanto riguarda l’organizzazione territoriale, è opportuno precisare che in ogni provincia sono presenti una questura e altri uffici che fanno riferimento ad alcune articolazioni periferiche, quali la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia Postale e delle Comunicazioni. È possibile, inoltre, che siano presenti anche ulteriori presidi, come i commissariati (che dipendono dalla questura) e altri uffici che si occupano di Polizia di Frontiera e Marittima, Reparti Volo, Centri di Formazione e Addestramento.

Da un punto di vista gerarchico, all’interno della Polizia di Stato si distinguono i seguenti ruoli:

  • dirigenti;
  • commissari;
  • ispettori;
  • sovrintendenti;
  • agenti ed assistenti.

All’interno dei singoli ruoli, è possibile poi distinguere ulteriori posizioni.

Per i Dirigenti, si tratta di:

  • Prefetto (Capo della Polizia);
  • Dirigente generale di PS di livello B;
  • Dirigente generale;
  • Dirigente superiore (Questore).

Per i Commissari:

  • Primo Dirigente;
  • Vice Questore Aggiunto;
  • Commissario Capo;
  • Commissario;
  • Vice Commissario.

Per gli Ispettori:

  • Ispettore Superiore Sostituto Commissario;
  • Ispettore Superiore sostituto Ufficiale di P.S.;
  • Ispettore Capo;
  • Ispettore;
  • Vice Ispettore.

Per i Sovrintendenti:

  • Sovrintendente Capo;
  • Sovrintendente;
  • Vice Sovrintendente.

Per gli Agenti:

  • Assistente scelto;
  • Assistente;
  • Agente Scelto.

Cosa fare per diventare un poliziotto

Il Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia è un passaggio fondamentale, necessario e imprescindibile per chiunque intenda diventare poliziotto. A partire dal 2016, a questa tipologia di concorso possono partecipare anche i civili. In precedenza, infatti, questi concorsi erano riservati esclusivamente a chi aveva servito nelle Forze Armate. Oggi, invece, solo una parte degli Allievi Agenti di Polizia è reclutata tra i VFP1 (cioè i volontari in ferma prefissata di un anno) e i VFP4 (i volontari in ferma prefissata quadriennale), mentre la parte restante dei posti previsti dai concorsi e è riservata a tutti i cittadini italiani in possesso dei requisiti richiesti.

Per partecipare al Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia è fondamentale controllare i bandi che sono pubblicati, con cadenza periodica, dal ministero dell’Interno sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Le selezioni per VFP1 e VFP4 sono pubblicate nella sezione “Concorsi” presente sul sito internet del poliziotto.

La domanda di partecipazione al concorso per diventare poliziotto va compilata solo ed esclusivamente online sul portale del reclutamento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, entro 30 giorni a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale. Il Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia si articola in:

  • una prova scritta;
  • una prova fisica;
  • una serie di accertamenti psico-fisici e attitudinali;
  • la valutazione dei titoli.

I vincitori del concorso devono poi sostenere un periodo di formazione della durata di 6 mesi presso un’Accademia della Polizia di Stato. Nell’eventualità in cui il corso venga superato con successo, i candidati iniziano un periodo di 6 mesi da Agenti in prova, al termine del quale vengono nominati Agenti effettivi e assegnati ad un Reparto o Ufficio non nella regione di residenza.

Dopo 5 anni di permanenza nel grado di Agente, attraverso un meccanismo di avanzamento per anzianità, è possibile conseguire il grado di Agente Scelto (anche i gradi successivi di Assistente e Assistente Capo si conseguono, ogni 5 anni, attraverso il medesimo meccanismo).

Quali sono i requisiti per diventare un poliziotto

Come già accennato, sono diversi i requisiti che è necessario possedere se si desidera diventare un poliziotto. Innanzitutto, è opportuno precisare che al concorso della Polizia possono prendere parte tutti i cittadini italiani, sia uomini che donne, che hanno un’età superiore ai 18 anni e inferiore ai 30 (il limite massimo è alzato fino a 3 anni per chi ha prestato servizio militare).

I candidati, inoltre, devono:

  • avere il pieno godimento dei diritti civili e politici;
  • avere un diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media) o un titolo equipollente;
  • ottenere l’idoneità fisica, psichica e attitudinale.

I candidati, poi, NON devono:

  • essere stati espulsi dalle Forze Armate o destituiti o licenziati da uffici pubblici;
  • aver avuto condanne a pena detentiva per delitto non colposo e non essere stati sottoposti a misure di sicurezza o prevenzione.

Tutti i requisiti devono essere posseduti dal candidato alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso e devono essere mantenuti dallo stesso fino al termine della procedura concorsuale (a eccezione del requisito dell’età).

Come funziona il concorso della Polizia di Stato

Abbiamo già accennato al fatto che il Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia si compone di diversi step. Nello specifico, essi sono: una prova scritta, una prova fisica, gli accertamenti di tipo psico-fisico e attitudinale e la valutazione dei titoli.

La prova scritta del Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia consiste in un questionario a risposta multipla con domande basate su nozioni di cultura generale. Ai candidati è richiesta la conoscenza di una lingua straniera (è possibile scegliere tra il francese, l’inglese e il tedesco) e competenze informatiche di base.

Durante la prova i candidati non possono comunicare tra loro né verbalmente né per iscritto e non possono mettersi in relazione con altri che non siano i componenti della Commissione esaminatrice o gli incaricati alla vigilanza. Non è possibile, inoltre, usare telefoni cellulari, radio, calcolatrici o altri strumenti elettronici, informatici o telematici.

Al termine della fase della prova scritta, viene stilata una graduatoria in ordine decrescente dei candidati con le relative votazioni conseguite. Il test scritto è ritenuto superato in caso di punteggio minimo pari a 6 su 10.

La prova fisica del Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia si articola in una serie di esercizi obbligatori finalizzati ad accertare il grado di preparazione atletica dei candidati. Gli esercizi da svolgere sono, più precisamente, la corsa di 1000 metri, il salto in alto e i piegamenti sulle braccia. Tutte le prove hanno parametri differenziati per sesso. Anche il mancato superamento di un solo esercizio dei tre sopracitati comporta l’esclusione del candidato dal concorso.

I partecipanti al Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia devono presentarsi a questa fase muniti di idoneo abbigliamento sportivo e di un documento di riconoscimento valido e devono presentare un certificato di idoneità sportiva agonistica per l’atletica leggera.

Gli accertamenti psicofisici e attitudinali previsti dal Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia per chi ha superato le prime due fasi sono volti ad accertare l’idoneità psicofisica dei candidati e il loro possesso dei requisiti attitudinali e delle qualità indispensabili a ricoprire il ruolo di Agente di Polizia di Stato e a svolgere le mansioni previste da tale ruolo. I candidati sono sottoposti a un esame clinico, a una valutazione psichica e ad accertamenti strumentali e di laboratorio. Essi devono esibire:

  • un certificato anamnestico;
  • un esame audiometrico tonale e E.C.G. con visita cardiologica;
  • esami ematochimici.

Per quanto riguarda i requisiti fisici, l’accertamento prende in esame:

  • la sana e robusta costituzione fisica;
  • la composizione corporea, con una percentuale di massa grassa prefissata;
  • la forza muscolare;
  • la massa metabolicamente attiva;
  • la vista.

Possono costituire causa di inidoneità alcune imperfezioni e infermità, nonché alcune alterazioni volontarie dell’aspetto esteriore dei candidati (come i tatuaggi visibili, anche solo parzialmente, con la divisa indossata o, comunque, ritenuti non conformi al decoro della funzione degli appartenenti alla Polizia di Stato).

Agli accertamenti di tipo psicofisico e attitudinali, poi, segue infine la fase della valutazione dei titoli in possesso dei candidati al Concorso pubblico per Allievi Agenti di Polizia.

Il dettaglio dei titoli e dei requisiti, così come altri aspetti del concorso per diventare poliziotto, possono variare di selezione in selezione. Pertanto, è fondamentale leggere attentamente il bando del concorso a cui si desidera prendere parte, in modo tale da arrivare così adeguatamente preparati alle prove previste.