Concorso Polizia, posti disponibili e come fare candidarsi

Tutte le informazioni per il nuovo concorso della Polizia di Stato: ecco i ruoli ricercati, come fare domanda e i tempi di scadenza del bando

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 17 Febbraio 2024 21:33

Nuova e interessante offerta di lavoro in Polizia. Svariati i ruoli richiesti, come indicato dal bando di concorso pubblico. Guardiamo nel dettaglio cosa viene richiesto, come fare domanda e quali sono i profili di interesse.

Il bando è stato indetto il 15 febbraio 2024 e le domande di partecipazione possono essere presentate dalle ore 00.00 del 17 febbraio 2024. Tempo per inviare la propria applicazione fino al 18 marzo 2024, ore 23.59.

Concorso in Polizia, requisiti

Il ministero dell’Interno ha indetto un concorso per individuare 177 vice ispettori tecnici della Polizia di Stato. Si ha la necessità di garantire nuove figure professionali nell’ambito della configurazione e manutenzione dei sistemi di sicurezza, così come in quello del monitoraggio e del rilevamento delle minacce. A ciò si aggiungono responsabilità di gestione di incidenti informatici. Si sottolinea, inoltre, come la ricerca non abbia limitazioni territoriali. Le domande potranno infatti essere inviate da soggetti residenti in tutto il territorio nazionale.

Di seguito riportiamo i requisiti principali richiesti dal bando di concorso pubblico:

  • richiesto che i soggetti candidati non abbiano ancora compiuto il 28esimo anno d’età;
  • i candidati devono vantare un documento che attesti il conseguimento del diploma. Gli indirizzi considerati validi sono: liceo scientifico, istituto tecnico, istituto professionale. Maggiore flessibilità in termini di indirizzo è invece garantita per i soggetti in possesso di un titolo di laurea;
  • necessarie garanzie per quanto concerne idoneità fisica, psichica e attitudinale allo svolgimento delle funzioni richieste;
  • richiesto possesso di credenziali SPID o CIE;
  • richiesto indirizzo di posta elettronica certificata personale (PEC).

Chiunque lo volesse, potrà leggere il testo integrale al seguente link.

Come presentare la domanda

Abbiamo già sottolineato quelle che sono le date relative alla presentazione della domanda, da effettuare attraverso la seguente piattaforma: https://concorsionline.poliziadistato.it.

Il candidato avrà modo di accedere attraverso il sistema SPID, utilizzando le proprie credenziali per conferma la sua identità. In alternativa è consentito sfruttare anche il sistema CIE, il che vuol dire adoperare la propria carta d’identità elettronica.

Una volta effettuato l’accesso, via desktop o dispositivo mobile, come spiegato nel documento ufficiale, si procederà alla domanda e, infine, si indicherà un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) personale. Si tratta di un passaggio cruciale. In assenza di un servizio del genere, disponibile online dietro pagamento, sarà impossibile procedere. A questa casella di posta elettronica infatti giungeranno le comunicazioni relative al concorso. Nessun formato cartaceo è previsto in questo caso.

I posti a disposizione

Il numero di posti previsti per il bando pubblico sono 177, come detto. Di questi, però, 29 sono riservati al personale attualmente in servizio, operante nel ruolo di sovrintendenti tecnici. Ciò vale ovviamente per coloro in possesso dei requisiti specifici indicati. Viene però a decadere in questi casi il limite d’età imposto.

Un posto è riservato ai soggetti in possesso di un attestato di bilinguismo. 44 invece sono per coniugi o figli superstiti del personale deceduto in servizio e per causa di servizio appartenente alle Forze di Polizia o alle Forze Armate. Ciò vale anche per i parenti entro il secondo grado.

4 posti, invece, per gli ufficiali che hanno terminato la ferma biennale senza demerito. 3 posti, infine, per chi ha ottenuto il diploma di maturità presso il Centro Studi di Fermo.