Imprese in cerca di lavoratori, previste 566mila assunzioni

Il recente bollettino di Unioncamere e Ministero del Lavoro fornisce un quadro positivo per le assunzioni, con oltre 566mila posizioni ricercate a giugno e più di un milione nel trimestre estivo

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Opportunità lavorative in crescita in Italia, con le imprese che a giugno sono alla ricerca di lavoratori aprendo a migliaia di assunzioni. È quanto emerge dall’ultimo bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel quale si evidenzia un mercato del lavoro stabile e in linea con le previsioni del 2023, anche se in leggera flessione rispetto a quanto previsto. Ma i dati riconsegnano una fotografia che dà fiducia, con la situazione nel Sud e nelle Isole definita positiva.

Migliaia di assunzioni a giugno

Nel bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali diretto da Maria Elvira Calderone, si evidenziano 566mila opportunità lavorative offerte dalle imprese a giugno. Assunzioni che salgono a quasi 1,4 milioni nei tre mesi da giugno ad agosto. Secondo quanto evidenziato l’andamento sarebbe pressoché stabile rispetto a giugno 2023 (-0,3%), con un leggero incremento sul corrispondente trimestre (+0,6%).

Nel mese, a registrare una miglior dinamica sono le costruzioni (+16,6%), il commercio (+10,5%) e i servizi avanzati (+11,5%). In flessione, invece, il comparto manifatturiero (-5,6%). Anche a giugno è difficile reperire il 47,6% dei profili ricercati, con un balzo dell’1,6% rispetto all’anno scorso.

Gli introvabili, nello specifico, sarebbero circa 270mila, col borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior che segnala tra le professioni tecniche e ad elevata specializzazione di difficile reperimento le seguenti figure:

  • tecnici in campo ingegneristico con il 66,7% di difficile reperimento;
  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (58,5%);
  • tecnici della distribuzione commerciale (58,1%);
  • ingegneri e tecnici informatici (entrambi 56,7%).

I settori dove c’è più lavoro

Ma quali sono i settori dove c’è più richiesta? Il comparto manifatturiero è alla ricerca nel complesso di 84mila lavoratori a giugno e di 223mila nel trimestre. Le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie della meccatronica che ricercano 21mila lavoratori nel mese e 55mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (15mila nel mese e 39mila nel trimestre) e da quelle alimentari, bevande e tabacco (13mila nel mese e 46mila nel trimestre).

La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni si attesta invece su quasi 52mila assunzioni a giugno e oltre 130mila assunzioni nel trimestre giugno-agosto. Sono invece 430mila i contratti di lavoro offerti dal settore dei servizi nel mese di giugno e oltre 1 milione quelli previsti nel trimestre giugno-agosto.

A offrire maggiori opportunità di impiego, neanche a dirlo dato il periodo estivo, è il turismo che mette a disposizione circa 161mila figure ricercate nel mese e 351mila nel trimestre. A seguire c’è poi il commercio (76mila nel mese e 190mila nel trimestre) e il comparto dei servizi alle persone (71mila nel mese e 169mila nel trimestre).

La situazione tra Nord e Sud

Sotto il profilo territoriale, il Mezzogiorno registra il saldo tendenziale più consistente (+3,8mila su giugno e +19mila sul trimestre) sostenuto, in particolare, dalla dinamica positiva di costruzioni e commercio.

La flessione del manifatturiero, invece, penalizza le altre aree geografiche, soprattutto il Nord Est (complessivamente -4,4mila nel mese e -10,3mila nel trimestre). Più stabili, sempre rispetto a un anno fa, Nord Ovest e Centro.